L’intervento di Lucio Lonardo, presidente Asia:
“Viva viva Sant’Eusebio protettore dell’anima mia…”, colonna sonora del film “Per grazia ricevuta”, è il motivo che mi è venuto da canticchiare vedendo lo scempio del viale Mellusi colonizzato da bancherelle e da luminarie di una tristezza unica per una delle tante feste di queste giorni che si distinguono per la commistione di sacro e profano.
Come Presidente ASIA, in queste situazioni, sono preoccupato per le condizioni igienico-sanitario delle strade interessate.
Come privato cittadino mi chiedo se non sia il caso di promuovere in Consiglio Comunale un accordo bipartisan che regolamenti e definisca, nell’interesse della Città, le modalità di svolgimento delle attività collaterali alla sacralità della ricorrenza religiosa. Mi spiego. Se siamo una Città d’Arte, con manifestazioni culturali nel carnet di interesse nazionale, se sono in atto riconoscimenti prestigiosi per i nostri monumenti dall’UNESCO che senso hanno ancora bancarelle e luminarie di un trash incredibile da festa paesana?
È proprio difficile interessare i fedeli a concomitanti eventi culturali sfruttando Arcos, il Museo del Sannio, i percorsi storici e dimenticati della nostra Città, convegni a tema? Se proprio si vogliono accontentare gli aficionados populisti delle nocelle, castagne del monaco, delle griffe falsate, si individui l’area antistante lo stadio Santa Colomba come tempio del tempo che fu.
Non ci lamentiamo poi, che anche per festeggiamenti elettorali, si opti per le canzonette invece che per distinguo in tema di impegno civico a livello europeo.
E quest’anno ci è andata anche bene con la Tatangelo, ma Maria Nazionale e Gigione sono alle porte per le Regionali! E allora non mortifichiamo le nostre potenzialità che pure sono tante, godiamoci il Premio Strega, Città Spettacolo, i tanti eventi culturali che si organizzano in Città e lasciamo ad altri, che questo non hanno, il compito di organizzarsi ed inventarsi spiccioli di folklore paesano.
Lucio Lonardo