Lunedì 6 luglio alle ore 17.30 presso il Seminario Arcivescovile di Benevento si terrà la manifestazione conclusiva della seconda edizione di “CIVES – Laboratorio di formazione al bene comune”, che ha visto coinvolto un gruppo di 25 persone, prevalentemente giovani laureati in varie discipline della provincia di Benevento. L’attività formativa, svoltasi da ottobre 2008 a maggio 2009, è stata promossa dall’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Benevento, dal Centro di Cultura “Raffaele Calabria”e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il tema scelto per l’evento conclusivo è:”Guardare il futuro. Idee e proposte per lo sviluppo e la felicità pubblica nel Sannio”. Tale appuntamento è particolarmente importante in quanto costituirà l’occasione in cui i giovani partecipanti, organizzati in vari gruppi di lavoro, presenteranno alla comunità locale e ai rappresentanti istituzionali alcune proposte concrete per lo sviluppo del territorio, nell’ottica del perseguimento della felicità pubblica nel Sannio.
I lavori prevedono il saluto di Pasquale Gallucci Presidente del Centro di Cultura “R. Calabria”, l’introduzione di Ettore Rossi, responsabile dell’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Benevento e l’illustrazione delle proposte da parte dei partecipanti al Laboratorio. Seguiranno poi gli interventi – coordinati da Antonio Assante dell’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro – di Paolo Rizzi direttore del Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica e di Luigino Bruni Docente di Economia Politica presso l’Università Bicocca di Milano. Le conclusioni saranno svolte da Mons. Andrea Mugione Arcivescovo di Benevento.
Ripetendo una formula positivamente sperimentata in occasione della precedente edizione di CIVES, tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, impegnati ai vari livelli, sono stati invitati a partecipare alla manifestazione chiedendo ad essi di porsi “in ascolto” delle idee e delle proposte che avanzeranno i giovani partecipanti al percorso formativo.
E’ stata scelta tale modalità perché “riteniamo che ascoltare e recepire le istanze dei cittadini attivi – spiega Ettore Rossi responsabile dell’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro – costituisca un diritto-dovere per chi opera nelle istituzioni, a maggior ragione quando ad esprimersi sono giovani qualificati che hanno a cuore le sorti del proprio territorio e la felicità pubblica di quanti in esso vi abitano”.