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VIDEO. Benevento Calcio, Vigorito: “C’è amarezza, non delusione. Ripartiremo come sempre fatto”

Scritto da il 3 giugno 2024 alle 01:09 e archiviato sotto la voce Calcio, Testata, Video. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

In sala stampa ha parlato solo il patron del Benevento Calcio, Oreste Vigorito. Queste le sue riflessioni, dopo la gara di ritorno della semifinale playoff Benevento-Carrarese terminata 2-2. Un risultato che apre le porte della finale alla compagine toscana.
Una partita come questa ha lasciato l’amaro in bocca a tutti e abbiamo preferito lasciare tranquilli allenatore e calciatori. Sono venuto io qui a parlare con voi.
La prima cosa da dire e che voglio ringraziare il pubblico per quello che riesce a fare sempre nei momenti difficili. Hanno applaudito nonostante una sconfitta bruciante.
E’ importante vincere, ma anche perdere con dignità. Noi ci rialzeremo come sempre. Continueremo il progetto. Noi avevamo due obiettivi: fare un campionato dignitose e valorizzare i giovani. Oggi se non hai un vivaio sei calcisticamente morto. Non siamo riusciti a salire di categoria, ma abbiamo valorizzato i giovani, che ci ritroveremo l’anno prossimo. I vari Talia, Viscardi, Perlingieri hanno mostrato di amare i colori di questa città.
Quest’anno siamo dovuti ripartire da tanti calciatori di Serie B per via della retrocessione e ci siamo ritrovati a gestire una rosa di 33 giocatori. Siamo arrivati a un passo dal sogno. Ma per le condizioni iniziali non potevamo fare meglio. Questa categoria non la facevamo da diverso tempo e non eravamo più abituati.
Non posso garantire la B, ma posso assicurarvi che finché sono qui ci proveremo sempre. Non partiremo mai per fare un campionato autonomo.
Questa squadra la acquistammo perché volevamo comprare un’emozione.

FUTURO – Devo dare atto ad Auteri che non è mai venuto a bussare alla mia porta per avere il rinnovo. Attualmente è sulla sua sedia ma senza contratto. Col tecnico abbiamo parlato. Se c’è accordo sui programmi rinnoveremo. Non corriamo più dietro a nessuno. Devo dire che il tecnico e il dt Carli si parlano e fanno quello che è il volere della società. Credo che Auteri è un buon punto di partenza ma non ha il contratto.
L’anno prossimo avremo una situazione diversa. In questa stagione venivamo da una squadra che veniva dalla retrocessione e questa situazione ci ha impedito di costruire. Tranne qualche giocatore su cui abbiamo il diritto di riscatto, il resto sono di proprietà. Adesso abbiamo le basi solide per ripartire.
Sicuramente vogliamo fare un campionato dignitoso e qualcos’altro. Certo dipendesse da me vorrei sempre vincere il campionato.
Purtroppo, abbiamo perso punti con squadre come Monopoli, Monterosi che poi sono retrocesse e che magari ci avrebbero fatto arrivare a vincere il campionato. Rimane l’amarezza, ma non abbiamo lasciato nulla al caso. Sono sereno in questo momento. Dopo la retrocessione, non è stato neppure semplice ripartire. Ho scelto per la seconda volta di rimanere nel mondo del calcio per quello che si vede in giro. Non è facile quando ci metti i soldi. Quest’anno ci ho messo altri 12 milioni. Alcuni calciatori per farli giocare li abbiamo mandati fuori e lo stipendi o lo pago io.
Sono rammaricato perché si era aperta una possibilità e non siamo riusciti a sfruttarla. La delusione ci sarebbe stata se avessi pensato di doverlo vincere. Siamo usciti alla fine con due calci piazzati.
VIVAIO – Tutte le formazioni del settore giovanile sono arrivate nelle fasi finali dei campionati. Questo significa che potremmo avere altri giocatori da inserire in prima squadra.
CARLI – Il giudizio su Carli è legato ai risultati ma non solo. Così come se avessimo vinto non è detto che l’avrei riconfermato. L’esperienza e la capacità di Carli nel destreggiarsi in questo mondo è stata d’aiuto. Ma il problema è stato non riuscire a fare la campagna acquisti che volevamo. Da qui poi nascono una serie di illazioni come il fatto che non voglia salire.
RIENTRI DAL PRESTITI – I calciatori che rientreranno dal prestito li valuteremo e li faremo allenare perché non possiamo fare diversamente, altrimenti incapperemo in punti di penalizzazione e quant’altro.
Sarà un’altra stagione difficile, ma almeno partiamo da una buona rosa. L’obiettivo è scendere intorno ai 24 calciatori.
SCADENZE – Se i calciatori in scadenza rimarranno è presto per dirlo. C’è da parlare col tecnico, il quale dirà se i calciatori sono adatti al suo modo di giocare oppure no. Dipenderà in prima battuta dal tecnico.
PLAYOFF – Per me i playoff sono la sconfitta del calcio. Nascono per mantenere interesse in tutte le squadre. In questi playoff accedono anche squadre che neppure pensavano di potersi qualificare. Arrivare secondi in campionato e non riuscire a salire, confrontandoti con squadre che neppure conosci, giocando dopo tre giorni, per me non ha senso. Specie se devi affrontare squadre degli altri gironi.
A me non piace neppure in Lega Pro per i campi, ma anche per il fatto che ci sono squadre che giocano nel campo degli altri.
Per quanto riguarda gli orari delle partite in notturna abbiamo chiesto spiegazione e ci hanno risposto ‘per esigenze televisive’: 30 su 38 sono però troppe.
Da questa stagione tiro fuori comunque un esperienza positiva perché siamo partiti da una situazione difficile, siamo diventati gruppo e fare comunque un campionato importante. A Roma ho perso 10 giorni con alcuni elementi per fargli capire che se si ricade poi bisogna avere la dignità di rimediare, ma è stato inutile: solo con due ci sono riuscito. Questa cosa non la farò più. Nel mondo del calcio ho capito che la riconoscenza non c’è.

Di Edoardo Porcaro

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