Queste le parole del tecnico dei giallorossi Matteo Andreoletti alla vigilia del derby Casertana-Benevento.
“Le difficoltà per questa gara ci sono. Affrontiamo una squadra di cui si conosce poco o nulla. L’allenatore era il secondo di Zeman. Abbiamo visionato quanto fatto nella passata stagione e ci aspettiamo un 4-3-3 base abbastanza offensivo. Abbiamo lavorato sulle nostre certezze. Le contromisure sono da trovare in campo, dove avremo tutti gli strumenti per farlo”.
“Tello è tornato a disposizione, sono molto soddisfatto. Ha fatto un discorso alla squadra molto apprezzato, sentendosi parte di questa squadra. E’ un calciatore forte che ha caratteristiche tecniche e fisiche di categoria superiore. Sono convinto che ci darà una mano nelle prossime partite.
“Abbiamo assenze importanti. Nessuno è rientrato, a eccezione di Alfieri. Non so se sarà utilizzabile, ma sono convinto che fargli respirare la squadra e la partita sarà molto importante già da domani”.
“Terranova e Ciciretti saranno a disposizione, ma è chiaro che non hanno grande minutaggio. Per il ruolo che ricopre, Terranova può gestirsi meglio durante la gara rispetto a Ciciretti. Se ne avessimo bisogno le qualità di Ciciretti ci farebbero comodo anche solo per dieci minuti”.
“Simonetti è in crescita. Sono contento per come è entrato in campo contro la Virtus: ci ha messo cuore e gamba. E’ un giocatore che nel centrocampo a tre può darci una grossa mano già da domani: è una mezzala muscolare che ha tecnica e tempi di inserimenti”.
“Probabilmente giocheremo a tre in fase di costruzione. In questo momento abbiamo trovato una buona stabilità con il sistema di gioco. Facciamo meno fraseggio, ma riusciamo ad andare più in verticale. Siamo un po’ corti in difesa e ancora non ho deciso se farò fare il braccetto a un esterno di destra o di sinistra. In questo momento devo mettere più calciatori possibili nelle condizioni di fare bene. Talia ha fatto bene nel ruolo in cui ha giocato e sarebbe stupido creare situazioni alternative. Metterlo davanti alla difesa dall’inizio, in questo momento, è una buona soluzione, tenendo conto che con i rientri di Kubica e Alfieri siamo ben coperti anche in quel ruolo”.
“Venendo da una realtà calcistica diversa o necessità di capire dove mi trovo. Mi piace interfacciarmi con la gente del posto per capire l’importanza della partita. E’ sentita in maniera diversa rispetto a quella di Torre del Greco. L’ultima volta c’è stato un risultato sonoro. Ci sono tante motivazioni, affrontiamo una squadra che viene da un ripescaggio e che affronta la prima partita tra i professionisti con lo stadio tutto pieno. Ci sono anche delle difficoltà, il Benevento ci ha vinto solo tre volte a Caserta: è uno stadio un po’ ostico, cercheremo di sfatare questo tabù e dare continuità al nostro processo di crescita. Dobbiamo arrivare a giocare bene per step, trovando di volta in volta un punto di miglioramento. Quello di domani è un altro passaggio per crescere dal punto di vista tecnico-tattico.
Giocare partite ravvicinate è sicuramente positivo per noi. Abbiamo bisogno di giocare, lo sforzo che fai in partita non è uguale all’allenamento. Giocare più partite ci dà vantaggi, ne abbiamo bisogno e può permettere ai calciatori che ne hanno bisogno di mettere più minuti nelle gambe”.
“Il lavoro settimanale ci impedisce di avere troppa euforia. L’obiettivo è di lavorare già dal giorno dopo la partita e pensare alla successiva. La pressione del derby si sente. La storia del Benevento ci porta a dire che non sarà una passeggiata, quindi ci aspettiamo tanto dal punto di vista umorale”.
“Credo che si possa decidere di prendere più alto o più basso l’avversario, in base alla partita e al rischio che si intende prendere. Dal punto di vista dei principi generali, voglio una squadra che sia brava nel concedere poche imbucate, a portare la palla esterna per soffocare la manovra avversaria, riconquistare il pallone facendo densità in zona palla e ripartire. Per fare un campionato importante è necessario fare una buona fase difensiva. Vedo ampi margini di miglioramento”.
“Penso che Viscardi sia stato uno dei calciatori che più mi ha impressionato per qualità e voglia di migliorarsi. E’ un giocatore a cui mi piacerebbe dare spazio nei momenti giusti. Il mio compito è anche quello di tutelare i giovani ed evitare di bruciarli. Viscardi è bravo, può darci una mano, ma metterlo in campo in un derby così sentito, in una squadra che non è ancora perfetta diventa difficile. Dobbiamo toccare il meno possibile e trovare le certezze. Subentrare in corsa è molto più facile che giocare dall’inizio”.
“Abbiamo una rosa molto ampia, con parecchi ragazzi che potenzialmente possono essere calciatori del Benevento. Qualcuno è più vicino all’obiettivo, altri più lontani. Stiamo cercando di creare un percorso alternativo per velocizzare il processo di crescita e avere più giocatori a disposizione che potrebbero garantire anche soluzioni di gioco diverse da proporre”.
“Non siamo favoriti per la vittoria del campionato. La differenza potrà farla lo spirito di gruppo. Senza quello non si va da nessuna parte. L’ho detto più di una volta: ‘sotto la cenere c’è qualcosa che arde’. Ci sono tanti calciatori che hanno un ruolo importante nello spogliatoio, al di là delle qualità tecniche. Tello è uno di questi, è un calciatore forte da cui mi aspetto molto: dovrà essere trascinante per questa squadra. Anche Paleari è uno di questi. Come molti di loro non aveva molto piacere a restare a Benevento, ma poi ha switchato ed è diventato un punto di riferimento per il Benevento, motivando e trascinando gli altri”.
“I due attaccanti ci danno il vantaggio di essere più verticali. Anche se siamo meno belli in questo momento sono importanti i risultati. Sono una scorciatoia ma ci consente di lavorare meglio e la squadra si sente più sicura in campo”.
“A questa squadra chiedo tanto tutti i giorni. In loro vedo qualità ancora inespresse. La mia idea di calcio è molto lontana rispetto a quello che proponiamo. Sarà un lavoro lungo e non immediato, per questo motivo non si può chiedere nulla se non dal punto di vista dell’atteggiamento e della fatica.
Nelle ultime partite abbiamo avuto molte occasioni per fare gol, non siamo stati sterili da questo punto di vista, ma bisogna lavorare per finalizzare di più. La cosa positiva è che sebbene la manovra non sia ancora brillantissima, riusciamo a essere pericolosi. Quando saremo più cinici, allora arriveranno risultati ancora più importanti”.
“La Casertana ha fatto un mercato importantissimo. Solo in attacco può contare su un tridente di tutto rispetto con Carretta (in B con il Sudtirol), Montalto e Curcio (che hanno vinto il campionato rispettivamente con Reggiana e Catanzaro). In difesa hanno preso Aya (non dovrebbe giocare) e a centrocampo Proietti. Non sarà facile. Mi aspetto un approccio forte da parte loro. Dobbiamo solo reggere all’urto iniziale, perché non potranno tenere un ritmo alto per tutta la gara non essendo in condizioni ottimali, quindi con il passare dei minuti potrebbero calare e dovremo essere pronti ad approfittarne”.
di Edoardo Porcaro