Così dopo la vittoria contro la Virtus Francavilla, il tecnico del Benevento Matteo Andreoletti.

“Il risultato è la cosa più importante perché ci toglie la pressione di dosso in un momento in cui la condizione non è al top. Non abbiamo mollato un pallone questa sera. Sono contento della prestazione della squadra.
Se il gruppo è unito la strada non sarà in salita e possiamo fare un campionato di un certo livello.
L’aspetto più pericoloso in queste partite quello di non chiuderle. In casa è importante, perché diventa difficile per gli avversari recuperare. Abbiamo rischiato nel finale, ma la fortuna è stata dalla nostra parte e ci teniamo stretta questa vittoria.
Talia ha giocato in un ruolo non suo e ha fatto molto bene. Ci ha messo entusiasmo e sacrificio.
Capellini è un calciatore giovane e gli è mancato l’esperienza per non rischiare il secondo giallo. Sono contento comunque per quanto ha dato alla squadra.
DUE PUNTE – Questa squadra è costruita su un sistema di gioco diverso e oggi abbiamo dovuto cambiarlo per necessità. Marotta non era molto in condizione ma ha compensato con l’entusiasmo e la voglia. Giocare con due attaccanti è qualcosa che possiamo ripetere in futuro perché ci consente di verticalizzare di più.
Nel primo tempo non siamo andati a prenderli alti per stanarli e attaccare gli spazi. Quando sali troppo devi essere bravo a schiacciarli. Oggi la palla scottava un po’. In casa troveremo molte squadre che giocheranno sotto la linea della palla e dobbiamo avere pazienza nel trovare gli spazi.
Al di là della condizione finale, oggi la squadra è stata pimpante.
PUBBLICO – Ero curioso di capire come lo stadio ci avrebbe accolto dopo la deludente stagione scorsa. I tifosi ci hanno sostenuti dall’inizio alla fine. Abbiamo bisogno di loro perché questa squadra ed io da soli non ce la facciamo.
Karic? Sono convinto che sia una mezzala di inserimento per la gamba che ha e potrebbe fare tra i sei e i sette gol quest’anno.
DIFESA – Il giocatore che deve prendere la squadra in mano è quello che gioca davanti alla difesa. Kubica è il giocatore giusto per quel ruolo ma non ha ancora la condizione per poter giocare dall’inizio. Invece, Talia è più un adattato, sebbene abbia fatto bene. Berra lo vedo bene come braccetto, ma è un calciatore che può ricoprire più ruoli.”

di Edoardo Porcaro