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Benevento, Cannavaro: “Ternana squadra forte, ma ce la giocheremo senza paura”

Scritto da il 14 ottobre 2022 alle 16:27 e archiviato sotto la voce Calcio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Queste le parole del tecnico del Benevento Fabio Cannavaro alla vigilia di Benevento-Ternana.

“La Ternana è una squadra che ha subito solo quattro gol su azione, è solida e sarà molto difficile da affrontare in questo momento. Domani dovremo affrontarla con la massima determinazione, concentrazione e cattiveria. Giochiamo in casa e questo potrà aiutarci.

“Acampora e Simy non sono convocabili. Rientra Forte. Capellini lo stiamo gestendo per un problema che ha da tanto. Ci adeguiamo. Andiamo avanti con quelli che abbiamo. I disponibili stanno crescendo di condizione, iniziano a capire ciò che mi interessa. Chi non c’è si perde la partita (dice il tecnico ridendo, ndr). Devo pensare a coloro che sono disponibili, devo tirare fuori il meglio da loro.
Stiamo cercando di gestire tutti al meglio perché solo una decina di loro hanno fatto il ritiro qui, gli altri sono arrivati a fine mercato con condizioni fisiche non delle migliori. Ma questo già lo sapevamo. Domani è uno scoglio importante che dobbiamo superare. L’importante è che i ragazzi scendano in campo con la stessa determinazione e attenzione mostrata col Sudtirol. Vediamo se in difesa i tre centrali mantengono.”

“Gli infortuni? Non dipendono tanto dal tipo di lavoro, che non è poi cambiato così tanto. Il fatto è che ci sono troppe situazioni da gestire. Qualcuno si porta dietro dei problemi da un bel po’ come Acampora, Forte, lo stesso Capellini. Simy è forse l’unico che ha pagato una condizione fisica precaria, ma era prevedibile. Come lui, ce ne sono altri in questa situazione. La condizione fisica era quella che mi preoccupava di più. L’aspetto del gioco migliora giorno dopo giorno. Dobbiamo superare questo momento tutti insieme: chi andrà in campo è quello che ha la migliore condizione e sicuramente darà il massimo”.

“Se andiamo a fare la guerra con loro rischiamo di perderla. Dobbiamo essere intelligenti, capendo che loro hanno tanti punti di forza ma anche qualche punto debole. Dovremo sfruttarli nel migliore dei modi. In zona palla sono molto aggressivi e fisici, sulle seconde palle ci arrivano sempre e quasi sempre le vincono. Dovremo essere bravi a sfruttare le nostre caratteristiche”.

“Alla mia punta chiedo di attaccare l’area e non la bandierina. Forte e La Gumina hanno caratteristiche diverse ma sono calciatori che hanno qualità, che in passato hanno segnato e continueranno a farlo. Il fatto di aver recuperato Forte può permettermi di gestirli”.

“Viviani sta bene. Ha paura perché durante il recupero ha avuto una ricaduta. Stiamo lavorando con lui per farlo rientrare la prossima settimana”.

“De Rossi? Gli ho già fatto gli auguri per la sua prima esperienza da allenatore: ha l’esperienza e le capacità per fare al meglio questo lavoro. Mister Lippi cercherà di seguire tutti ma avrà un occhio di riguardo per il capitano (ride, ndr)”.

“I gol subiti su palla inattiva? Quando analizzo un gol vado molto indietro nell’azione. Subire gol su calcio piazzato è solo la parte finale. Ho analizzato la nostra azione, ci sono stati molti errori: abbiamo fatto un lancio lungo e abbiamo dato palla a loro; abbiamo fatto fallo e non ci siamo fermati sul pallone per ritardare la ripresa; abbiamo fatto una corsa sbagliata sull’esterno; su palla fuori ci siamo girati tutti credendo fosse fuorigioco… Il calcio piazzato è una questione solo di attenzione perché non ci sono schemi. Non devi fidarti di nessuno. Sono cose che col tempo si aggiustano, non mi preoccupano”.

“Penso che sia normale giocare con due tocchi nel calcio di oggi. Se ne fai tre ti mangiano. Devi essere orientato in avanti. Giocare a un tocco ti aiuta a pensare prima. Sono tutte cose che cerco di provare durante l’allenamento perché i ragazzi devono abituarsi alla pressione degli avversari. Per l’uscita da dietro gli do dei concetti, gli dico dove devono andare a occupare gli spazi, li porto fino alla trequarti, poi resta la qualità del calciatore, che è la base del calcio”.

“Con l’attuale condizione arriviamo a 65′ massimo al 70′. Qualche calciatore ha forse 45 minuti nelle gambe ed è poco. Questo lo sapevo. Devo essere io a gestirli al meglio. I ragazzi hanno dato disponibilità, sono contento perché in tre settimane hanno capito ciò che ci interessa.
Ci sono meno lanci lunghi, cerchiamo di partire con palla a terra. Il sistema di gioco è diverso. Il 5-3-2 ti portava alla ricerca della palla lunga per giocare sulla seconda palla. Ciò che mi interessa è solo quello di recuperare i calciatori. Difficile giocare senza quelli. Noi allenatori viviamo di giocatori. Al di là di tutto ho la loro disponibilità e questo è molto importante. Stiamo portando più uomini in area, ma bisogna fare punti perché i calciatori mi stanno dando tanto”.

“Anche in passato mi è capitato di dover gestire diversi infortuni, magari non proprio così. In virtù di questo ho sempre cercato, in passato, di allenare le squadre allo stesso modo, non posso permettermi di puntare su pochi calciatori perché in una stagione così lunga c’è bisogno di tutti, anche dei ragazzi del settore giovanile. Sono convinto che giocheranno tutti”.

“La rivalsa può esserci da parte di qualcuno perché l’anno scorso con la Ternana si è interrotto un sogno. Questa però è un’altra stagione, affronteremo una squadra più forte e noi stessi siamo diversi. Non è una questione personale di nessuno perché dobbiamo ragionare come squadra”.

“Per me gli equilibri sono fondamentali per questo prediligo un trequartista che possa dare anche copertura, altrimenti giocherei con tre punte. La cosa positiva è che tra i calciatori che hanno dato massima disponibilità c’è Farias. Per come sta lavorando mi sta mettendo in difficoltà. Tutti stanno lavorando bene. Chi non mi sta mettendo in difficoltà sono gli infortunati (ride, ndr). In questo momento la gestione della rosa è la chiave, al di là delle posizioni in campo. Devo dare equilibrio, serenità e sicurezze ai miei calciatori. Affrontiamo una squadra forte. Però ce la giochiamo senza paura e col massimo rispetto. Poi il calcio è bello per questo”.

Di Edoardo Porcaro

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