La nuova stagione del Benevento Calcio inizia da Fabio Caserta, il tecnico scelto dalla società per ripartire dopo la retrocessione in Serie B.
OBIETTIVI – Mi fa piacere far parte di questo nuovo progetto e di questa piazza importante. So che potrà essere un anno difficile per le ferite che ci portiamo dietro per la retrocessione. Ma c’è tanta voglia da parte mia di ripartire e di fare un campionato importante. Lotteremo su tutti i campi.
CONSIGLI PER LA RIPARTENZA – Il consiglio lo do a me stesso: non bisogna guardare a l’anno scorso ma a quello che dobbiamo fare. Dobbiamo voltare pagina, iniziare a lavorare per riportare l’entusiasmo. Solo l’entusiasmo può dare i risultati.
MODULO – Preferisco il 4-3-3 perché dà tanti vantaggi, ma la scelta del sistema di gioco dipenderà molto dai calciatori che si hanno in rosa. Per questa ragione nella mia carriera ne ho cambiati tanti.
ROSA – In rosa ci sono ottimi elementi ed è competitiva. Del mercato parleremo con la società e dobbiamo vedere cosa ci offre.
PERUGIA – Ringrazio tutti per quanto fatto l’anno scorso, dai magazzinieri ai calciatori che ho allenato. Ringrazio il presidente Santopadre per avermi dato l’opportunità di allenare in una piazza gloriosa come Perugia. Ringrazio anche i tifosi per come ci hanno sostenuto. Di tutto il resto non parlo, anzi si è parlato pure troppo. La scelta che ho fatto di andar via non è dipesa dal Benevento e il presidente Santopadre lo sa. Ora inizia una nuova avventura per me e voglio essere aprezzato per il lavoro fatto sul campo. Sono abituato a lavorare h24.
MERCATO – Questa è un’opportunità importante, la storia del club, il suo blasone parlano da sole. Per quanto riguarda le scelte le farà il direttore. A me piace lavorare sul campo: il diesse conosce le caratteristiche che cerco nei giocatori. Lavoreremo in sinergia perché sarebbe impensabile agire da soli.
EX COMPAGNI – Con Sau e Improta ho giocato assieme. Sono giocatori importanti e potranno aiutarci. Al Perugia quest’anno mi è capitato con Burrai. Dopo i primi giorni, in cui i ruoli possono sembrare strani, diventa tutto normale e non sarà un problema allenarli.
IMPATTO CON L’AMBIENTE – Non conoscevo di persona il presidente Vigorito. L’ho incrociato solo dà avversario. Ora che l’ho conosciuto di persona mi ha fatto un’ottima impressione: è ambizioso, vuole vincere, non ama perdere. Con Foggia è lo stesso: è uno che vuole vincere.
TIPO DI ALLENATORE – Tra giochisti e risultatisti scelgo una via di mezzo. Mi piace vedere il bel calcio e giocare le partite, ma ci sono momenti in cui non si riesce a fare e devi adattarti. Non ho un unico credo: se c’è necessità di giocare con palle sporche dobbiamo adattarci.
Un modello di allenatore? Per me è Antonio Conte, perché tutti lo seguono e questa è una cosa difficile al giorno d’oggi.
TIPO DI SQUADRA – La mia sarà una squadra che lotterà dal primo minuto. Questo voglio vedere in campo. Al di là di giocare bene, non la voglio mai vedere mollare.
GORI – Ci darà una grossa mano facendoci capire anche la piazza. Conosce pregi e difetti della città e ci aiuterà molto. L’ho conosciuto, è un ragazzo serio.
di Edoardo Porcaro