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direttore Antonio De Cristofaro

Confcommercio, l’appello di Romano: “Non morire di crisi”!

Scritto da il 31 marzo 2020 alle 13:27 e archiviato sotto la voce Attualità, Foto, Lavoro. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Confcommercio, l’appello di Romano: “Non morire di crisi”!

Confcommercio scrive a Palazzo Chigi, alla deputazione sannita ed a tutti i sindaci della provincia

NON MORIRE DI CRISI

Nicola Romano -Presidente Confcommercio- tuona: “utopistico anche immaginare di riversare (a credito) sui lavoratori autonomi i costi di questo tsunami economico-sociale mondiale !”

Gli aiuti statali destinati a favorire l’auto indebitamento deve rappresentare una opportunità e non può essere la soluzione.

Confcommercio Benevento riscrive a Palazzo Chigi e chiede al Presidente del Consiglio risposte veloci e sostanziali basate su aiuti che la smettano di favorire, solo,  l’auto indebitamento degli imprenditori.

La lunga nota è stata inviata anche al governatore della Campania, a tutta la deputazione sannita nonché al

Sindaco Mastella, al Presidente della Provincia ed ai Sindaci sanniti nell’auspicio di una ampia condivisione. La maggiore associazione di rappresentanza, partendo da una analisi politico-finanziaria e sociale, illustra la sua ricetta per trovare l’enorme liquidità per le azioni da mettere in campo, pena i fallimenti a catena delle imprese a lockdown terminato.

Il tessuto del commercio, dei servizi, del terziario e del turismo in Italia ha bisogno di risposte e sostegno urgenti

CONCRETE” -ha riferito Nicola Romano, Presidente di Confcommercio.

Le prime misure devono essere quelle dell’istituzione di ulteriori forme di sostegno a favore delle PMI, privilegiando tutte quelle con sede fiscale in ITALIA,   con effetti almeno al 31.12.2022 che prevedano: la

franchigia totale di imposte e tasse, nazionali, regionali, provinciali e comunali impegnando tutti i titolari di

partita IVA a comunicare all’Agenzia delle Entrate unicamente i documenti di acquisto e vendita a salvaguardia solo dei saldi dell’imposta dell’IVA, la sospensione, almeno per lo stesso periodo, di tutte le azioni esecutive fiscali e non, l’intervento sul DOPO Cassa integrazione in deroga avvantaggiando le imprese che provvederanno alle riassunzioni con l’esonero contributivo per almeno un triennio (bonus), la ridefinizione della moratoria delle scadenze dei finanziamenti a micro, piccole e medie imprese che riguarda mutui, leasing, aperture di credito e finanziamenti, il differimento a data da destinarsi di qualsiasi titolo di credito in scadenza vietandone l’eventuale protesto e/o segnalazione nelle banche dati di “gestione dei rischi”,   la sospensione dei prestiti bancari e dei mutui garantendo la protezione della credibilità bancaria attraverso una urgentissima sospensione degli attuali parametri e la contestuale ridefinizione di diversi in coerenza con la pandemia, la rideterminazione dei tributi locali.

La valorizzazione “ESTREMA” del prodotto Made in Italy.

E’ sottolineata, poi, l’indispensabile affiancamento anche di un grande piano straordinario di investimenti che punti a realizzare infrastrutture materiali, sociali ed immateriali all’avanguardia attraverso il rilancio

degli investimenti.

Confcommercio chiede l’istituzione di un Fondo di Emergenza Fiscale che concede direttamente, 5.000 euro ad ogni cittadino italiano maggiorenne con una previsione di spesa pari a 240 mld di euro; al riguardo di come elargire le somme Confcommercio propone la distribuzione di una “carta moneta” [del tipo carta di credito]  da utilizzare per ogni acquisto di beni e/o servizi, senza limiti di tempo e di importo, inabilitata a prelievo di contanti ed alle transazioni sull’ e-commerce.

Noi siamo dell’opinione che è arrivato il momento di attuare una strategia più pervasiva: quella dell’ Helicopter Money, cioè soldi   distribuiti direttamente ai cittadini e alle imprese, iniziando dalle microimprese, come se fossero buttati giù dall’elicottero” -ha dichiarato il vertice di Confcommercio, Nicola Romano.

Stiamo dando il nostro contributo al superamento della pandemia offrendo soluzioni di politica fiscale e NON monetaria con l’obiettivo di incoraggiare i consumi e far ripartire l’Italia - conclude il vertice di Confcommercio- con una avvertenza però: a tutti i benefici che non siano quelli ordinari rivolti alla forza lavoro, sono tassativamente escluse tutte l e imprese con sedi  fiscali  all’estero ”.

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