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direttore Antonio De Cristofaro

Emergenza tetracloroetilene, Altrabenevento chiede un incontro al Prefetto.

Scritto da il 30 maggio 2019 alle 18:16 e archiviato sotto la voce Ambiente, Attualità, Cronaca, Foto. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Emergenza tetracloroetilene, Altrabenevento chiede un incontro al Prefetto.

Questo il testo della PEC inviata oggi ad Antonio Cappetta, Prefetto di Benevento, dall’Associazione Altrabenevento.                                                     

Illustre Sig. Prefetto,

dalla lettura della stampa locale appaiono incomprensibili e contraddittorie le conclusioni dell’incontro tenuto ieri in Prefettura con i rappresentanti del Comune di Benevento, la Provincia, la GESESA, la Regione e la ASL, sulle problematiche connesse all’uso delle acque dei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni contaminate da tetracloroetilene.

In verità, diversi giornalisti hanno premesso di aver dovuto attingere ad informazioni riferite da chi ha partecipato alla riunione alla quale la stampa  non ha potuto assistere. Ne risulta la parzialità e la estrema confusione delle informazioni fornite ai cittadini su questioni delicate, come la qualità e la utilizzabilità dell’acqua servita agli abitanti dei rioni Ferrovia, Libertà e Centro Storico.

Ad esempio, risulta ribadita la potabilità dell’acqua che però è certamente contaminata per la presenza di tetracloroetilene oltre la soglia stabilita dalla Tab. 2 All.5 Parte IV D.Lgs.n.152/06.

Anche la Regione Campania-UOD Autorizzazioni Ambientali e Rifiuti di Benevento ha segnalato che in questo caso occorre attivare le norme per la salvaguardia della salute pubblica (Art. 240- lettere m) e t) del D.Lgs. 152  del 2006), quindi chiudere in via cautelare quei pozzi, come deciso  recentemente per i pozzi della zona industriale di Ponte Valentino contaminati da Cromo. Dalle dichiarazioni di parte, rilasciate alla stampa da qualche rappresentante istituzionale, non si comprende se tale questione fondamentale sia stata affrontata. Non si capisce, inoltre, quali decisioni sono state assunte in merito alla mancanza di concessioni da Provincia o Regione per l’emungimento da quei pozzi oppure sul mancato rispetto delle norme a tutela di quelle fonti idriche che Altrabenevento ha segnalato più volte.

Confuse e contraddittorie sono anche le notizie sulla utilizzazione da parte di Gesesa della maggiore fornitura di acqua dal Biferno. Qualche testata giornalistica non fa menzione del fatto, altre riferiscono di quantitativi minimi (15 litri al secondo) erogati di recente dalla Regione ed altre riferiscono di acqua buone del Biferno che vengono, mischiate con quelle contaminate.   Dalle informazioni che abbiamo, facilmente verificabili, risulta che la Regione Campania fornisce già alla città di Benevento altri 50 litri al secondo di acqua buonissima dalle sorgenti del Biferno, in aggiunta ai 140 litri già serviti alla parte alta. Perchè non è stato chiuso almeno uno dei tre pozzi contaminati?

E’ evidente che le informazioni ai cittadini su materie tanto delicate non possono essere frutto di indiscrezioni o faziose informazioni. Abbiamo appreso con piacere che Lei ha chiesto a tutti i soggetti coinvolti di pubblicare i risultati degli accertamenti e gli altri documenti relativi a questa emergenza e per questo chiediamo che anche i risultati degli incontri tra i diversi Enti, come quello di ieri, siano comunicati ufficialmente ai cittadini, magari con la contestuale diffusione del verbale della riunione.

Le chiediamo, infine, di essere ricevuti per fornirLe le informazioni in nostro possesso sulla gestione della crisi idrica da parte della Gesesa.

 Distinti saluti

Il presidente: Gabriele Corona

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