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«In punta di cuore», il trionfo della grande Musica e dell’Orchestra Filarmonica di Benevento

Scritto da il 24 gennaio 2019 alle 20:13 e archiviato sotto la voce Cultura & Spettacoli, Foto, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

«In punta di cuore», il trionfo della grande Musica e dell’Orchestra Filarmonica di Benevento

Ha fatto registrare il pienone del Teatro Massimo il concerto inaugurale «In punta di cuore» della quinta stagione dell’Orchestra Filarmonica di Benevento. Premiata e soddisfatta anche l’attesa che era tutta per il Concerto in Re maggiore per violino e orchestra, op. 35 di Cajkovskij, affidato all’appassionato talento e all’esemplare tecnica di Anna Tifu, una brillante violinista che può vantare una consolidata carriera internazionale. La celeberrima e corposa pagina – unico concerto per violino e orchestra del grande compositore russo – ha preso vita con trascinante immediatezza, incisività ritmica, con un raffinato cesello degli echi vitali e frementi che percorrono la partitura. Ne è scaturita una esecuzione che ha puntato sulla genuinità, sulla cantabilità violinistica, sull’istinto di stupire l’ascoltatore con la maestria orchestrale, grazie anche ad una guida avvolgente e calibrata del direttore Francesco Ivan Ciampa. E tutto questo si è tradotto in una facilità d’ascolto immediato, in particolar modo per l’«Allegro moderato» iniziale e per la «Canzonetta», anche se il «Finale», meno «facile» al primo impatto, è risultato il più trascinante. Ampi consensi e scroscianti applausi per Anna Tifu, strepitoso violino solista. L’intesa complice tra solista/orchestra e direttore è stata sugellata poi anche dal bis, altra pagina nota al grande pubblico, Méditation da «Thaïs» di Massenet, la cui esecuzione ha creato momenti di intimo trasporto, di avvincente cantabilità, cesellati con gusto e ricchezza sonora. Il concerto si è chiuso con un autentico capolavoro del compositore boemo Antonín Dvořák, la Sinfonia n. 8 in Sol maggiore op. 88 «Inglese», resa con impareggiabile valentia tecnico-interpretativa dai giovani professori dell’Orchestra Filarmonica di Benevento, nei meandri di una traccia compositiva portentosa, dove si annida tutta la natura mutevole di Dvořák, «quell’animo perennemente in bilico tra serenità e turbamento che fa parte della stessa cultura boema, dei suoi canti popolari, della fisionomia sfuggente delle sue danze».
Ad introdurre il concerto e a porgere il benvenuto al numeroso uditorio sono stati Rossella Del Prete, assessore alla cultura della Città di Benevento e Marino Scherillo, direttore della Cardiologia interventistica e Utic dell’Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento. Entrambi hanno sottolineato il valore culturale e sociale dell’Orchestra Filarmonica di Benevento che, giunta al suo quinto anno di vita, rappresenta una realtà consolidata e che porta il nome della Città anche oltre i confini regionali. «Ci troviamo di fronte ad un’orchestra – ha detto l’assessore Del Prete, dopo aver dato lettura del messaggio augurale del Ministro ai Beni Culturali, Alberto Bonisoli, – giovane e talentuosa che si è accreditata anche in diversi festival italiani ed avuto la capacità di farsi condurre da maestri d’orchestra di grande spessore essendo, quindi, un esempio di attivismo sul territorio dovuto però ad un impegno di grande rilevanza. Dobbiamo sostenere questi giovani – ha aggiunto Rossella Del Prete – il mio sogno sarebbe quello di avere a Benevento un Teatro bene aperto, preferibilmente il Comunale, ma anche una Compagnia Stabile di Teatro, un’Orchestra Stabile ed una Compagnia di Danza anch’essa stabile, diventando così occasioni di occupazione importante che mettono in moto dei meccanismi virtuosi da un punto di vista anche economico e sociale e che, se animati da giovani, tendono ad avvicinarne altri». «Vedere questo teatro pieno – ha esordito Marino Scherillo – è una cosa da togliere il fiato. La passione e l’entusiasmo di una comunità si riverbera su questi giovani orchestrali ed è questa una cosa che fa bene al cuore. Ancora una volta la cifra luminosa della grande partecipazione entusiastica del pubblico, sia di stimolo per far sì che tutti noi siamo vicini a questi giovani per poterli far crescere e portare in avanti. “Va dove ti porta il cuore”, per dirla con Susanna Tamaro». Il direttore Scherillo ha, inoltre, confermato che nel periodo che comprende in sé il 14 febbraio, anche presso l’Azienda Ospedaliera «San Pio» di Benevento si terrà l’iniziativa nazionale di «Cardiologie Aperte-La settimana del cuore», a cui il concerto dell’OFB ha fatto da preludio e da lancio.

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