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Benevento, Bucchi “La strada giusta è quella della continuità”

Scritto da il 8 dicembre 2018 alle 18:56 e archiviato sotto la voce Calcio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Queste le parole del tecnico del Benevento Cristian Bucchi alla vigilia del match con l’Hellas Verona. Il mister ha fatto il punto sugli infortunati e parlato della partita di domani sera.
INFERMERIA – “Per Letizia valuteremo domani, perché ha ancora un dolore al costato. Stesso discorso per Improta. Costa, Nocerino, Del Pinto e Insigne sono tutti a disposizione, solo che non giocano da un po’e non hanno i 90 minuti nelle gambe. Non ci saranno Viola, che ha ancora dolori alla caviglia, e i lungodegenti Tuia e Bukata.”
CONTINUITA’ – “Ci siamo tolti la spocchia della serie A di dosso e ritornati dentro il campionato di B. Le difficoltà fanno parte di questo torneo. Il Verona domani lotterà per i tre punti come noi. La via tracciata è quella di ricercare la continuità di risultati.”
DUTTILITÀ – Davanti abbiamo quattro calciatori che possono giocare sia da trequartisti che da punte. Siamo aperti un po’ a tutte le soluzioni. Era la soluzione che avevo in mente dall’inizio del campionato, anche se ci siamo arrivati un po’ per emergenza. Un’altra soluzione in attacco potrebbe essere quella di utilizzare o punte più veloci, o più strutturate in base al tipo di partite.”
VERONA – “E’ una squadra forte. Costruita per puntare alla vittoria finale. Ha avuto come noi delle difficoltà e anche per loro è servito un po’ di tempo per metabolizzare la serie B. Sarà una partita a viso aperto. Loro sono dotati di punte veloci e alternano anche il sistema di gioco dato che dispongono di diverse soluzioni. Più che sulle caratteristiche dell’avversario, abbiamo preparato la partita su quello che dobbiamo fare noi in campo.
Quando analizziamo gli avversari, analizziamo anche i singoli cercando di mettere in evidenza pregi e difetti perché in area di rigore ci sono duelli che se riesci a vincere hai un vantaggio sull’avversario. Abbiamo giocatori che possono decidere la partita. Non escludo che la gara potrebbe decidersi per un episodio.
Quella di domani è una partita importante tra due squadre forti che sono protagonista in B. Le partite in cui non dovevamo lasciare punti per strada sono state quelle contro l’Ascoli e il Foggia. Le abbiamo perse per una questione mentale, direi di spocchia, perché pensavamo fossero più abordabili.”
FORMAZIONE – “Ancora non l’ho decisa. Sicuramente non inserirò due calciatori che dovrò poi cambiare perché a corto di minutaggio nelle gambe. E’ il caso di Del Pinto e Nocerino che ancora non sono in grado di giocare l’intera partita. Bandinelli e Tello saranno sicuramente della gara. Bandielli potrebbe giocare sia da mezzala che da play. Ma potrei optare, oltre che per il centrocampo a 5, anche per uno a due.”
CAMPIONATO – “E’ un campionato equilibrato. Il Carpi col Pescara non meritava di perdere. Ha preso gol su un’azione viziata da un fallo non fischiato. Il Palermo ha fatto bene, ma era sotto. Poi è stato bravo a recuperare la gara e a chiuderla. Per stare in scia bisogna cercare la continuità. Quando non si riesce a vincere, bisogna almeno ottenere un pareggio perché alla lunga può servire.”
DI CARMINE – “Ha dichiarato che domani farà gol? Spero di no. E’ un attaccante che ho allenato e oltre a essere un ottimo calciatore e pure un ragazzo per bene. Quando lo allenavo non ho fatto altro che credere in lui e dargli fiducia. Nel mio ruolo devi sempre cercare la chiave giusta per entrare in sintonia col calciatore. Con Samuel è stato facile proprio perché è un giocatore forte.”
MERCATO – “Nel costruire la squadra abbiamo pensato a giocatori duttili che potessero giocare in una difesa a 3 o a 4. Per Antei avevamo messo in conto che ci voleva più tempo per recuperarlo. Non pensavamo lo stesso per Tuia e Costa (quest’ultimo ha avuto addirittura due infortuni). Adesso siamo contati. Fin qui siamo sempre riusciti a sopperire, ma è normale che qualche valutazione la dovremo fare sedendoci tutti a un tavolo. E’ chiaro però che ciò dipenderà dalle valutazioni che farà lo staff medico. Anche perché in giro non ci sono difensori forti come i nostri.”
di Giuseppe Marlon Salzano

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