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direttore Antonio De Cristofaro

Sicurezza in allevamento, presentato il progetto

Scritto da il 11 ottobre 2013 alle 20:08 e archiviato sotto la voce Ambiente. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Gli infortuni sul lavoro sono tali e tanti nell’Unione Europea da determinano uno situazione insopportabile sotto il profilo economico, sociale ed umano: e in Italia, purtroppo, la situazione non si discosta dall’andamento generale. In tale scenario, come ha spiegato oggi la direttrice dell’Inail Avellino – Benevento Grazia Memmolo nel corso della presentazione del progetto “Sicurezza in allevamento”, finanziato dall’Inail e realizzato dall’I.R.Fo.M. (Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno), è stata condotta a termine nel Sannio un’analisi dei rischi presenti nelle aziende zootecniche.

Lo studio, presentato oggi nel corso di una conferenza stampa nella Sala Consiliare della Rocca dei Rettori di Benevento, ha ottenuto il patrocinio della Provincia perché coinvolge una delle principali fonti di reddito e di lavoro nel territorio.

Gli incidenti sul lavoro in ambito rurale sono nel Sannio di gran lunga i più numerosi, superando anche quelli che si lamentano del comparto edile, tradizionalmente tra i più a rischio: proprio per far fronte a questa situazione, in un momento di acuta crisi economica che, come ha sottolineato la dirigente Memmolo, spinge inevitabilmente “ad abbassare la guardia” sulle misure di prevenzione, l’Inail ha voluto questa ricerca il cui obiettivo principale è quello di elevare i livelli quantitativi e qualitativi di prevenzione e protezione della sicurezza in zootecnia.

Il Commissario straordinario della Provincia Aniello Cimitile, nel corso della Conferenza Stampa, ha ricordato gli obiettivi della ricerca che ha avuto la finalità di conoscere meglio il settore e le sue potenzialità economiche di mercato, la sua capacità innovativa, le dimensioni occupazionali, le modalità produttive e le conseguenze in termini di rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori impegnati; ma anche quella di analizzare i rischi della gestione animali nelle varie fasi di lavoro dell’allevamento e quelli relativi alla stalla descrivendo i pericoli connessi alla gestione del luogo in cui gli animali da allevamento vivono. Il Commissario ha lamentato, però, il fatto che la Regione Campania non abbia negli ultimi anni secondato un comparto produttivo come quello zootecnico che costituisce una struttura portante nell’impegno strategico di salvaguardare la vocazione del Sannio quale “cintura verde” della Campania. In particolare Cimitile ha contestato alla Regione il fatto che sono stati lasciati svanire i cosiddetti Progetti Integrati di Filiera della zootecnia che pure avrebbero consentito di far compere al comparto un grande salto di qualità nel Sannio. “Non conta il fatto che le Aziende locali abbiano dimensioni contenute: sono invece proprio queste piccole Aziende che hanno dato prova di grande volontà di misurarsi con l’innovazione e la modernizzazione. Purtroppo la Regione non ha voluto secondare il bisogno di servizi avanzati, di conoscenze e di informazioni che veniva dai produttori”.

La tesi è stata condivisa dall’allevatore Giovanni Belperio, il quale ha espresso il proprio rammarico per non aver trovato sponda nella Regione al lavoro degli allevatori sanniti che hanno portato la produzione della “carne marchigiana” a livelli di eccellenza come attestato dai lunsiughieri riscontri in sede nazionale.

Il rappresentante dell’I.R.Fo.M, Pino Mauriello, è quindi intervenuto per descrivere le attività del progetto. Queste hanno preso avvio da un’analisi del contesto territoriale di riferimento: attraverso lo studio di dati e informazioni di differenti istituti di ricerca e di analisi, pubblici e privati si è delineato un quadro chiaro delle caratteristiche produttive, dimensionali e di mercato delle imprese zootecniche del territorio beneventano. Successivamente si è svolto un lavoro di ricerca sul campo, attraverso l’osservazione delle attività lavorative degli allevatori al fine di individuare i rischi relativi ad ognuna di esse. Da ciò ne è scaturita l’analisi dei rischi e le indicazioni per lavorare in sicurezza. Lo studio descrive nel dettaglio i rischi relativi alla gestione di tutti i tipi di stalle e le indicazioni comportamentali.

Lo studio si è sviluppato anche con confronti con aziende del territorio e con “focus group” con gli allevatori per verificare la percezione e la conoscenza del rischio, ossia gli elementi determinanti per ottenere comportamenti corretti da parte degli operatori.

Il risultato finale del progetto è stata la pubblicazione di tre opuscoli: 1) lo studio di settore 2) i rischi della gestione animali 3) la stalla.

1) Lo studio di settore è un’analisi delle caratteristiche del comparto zootecnico nel contesto regionale e in provincia di Benevento;

2) I rischi della gestione animali analizza le varie fasi di lavoro dell’allevamento con l’individuazione dei rischi ad esse correlati. Alla parte descrittiva, seguono delle tabelle di facile lettura sulla descrizione dell’operazione in base alle buone prassi, i rischi, i fattori che influenzano il rischio, i danni, le misure di prevenzione e le misure di protezione.

3) La stalla descrive i rischi connessi alla gestione del luogo in cui gli animali da allevamento vivono. Lo studio descrive nel dettaglio i rischi relativi alla gestione di tutti i tipi di stalle e le indicazioni comportamentali.

 

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