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Mollica (SIL): ‘Con Nardone Benevento avrà un Bilancio di Genere’

Scritto da il 28 aprile 2011 alle 17:46 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

‘Finalmente sarà possibile inserire nel processo di costruzione del Bilancio comunale la “prospettiva di genere”, se Carmine Nardone sarà eletto sindaco di Benevento’. E’ quanto scrive in una nota Anna Maria Mollica della lista “SUD innovazione e legalità”
‘Il “Gender budgeting” consiste nella lettura di genere del Bilancio, riclassificandolo per aree sensibili al genere e verificando l’effetto della politica economica del Comune su uomini e donne.
Nessuna decisione di politica economica si può definire neutrale rispetto al genere.
Don Milani affermava : “La maggiore ingiustizia è trattare in modo uguale persone disuguali” . Donne e uomini, infatti, hanno bisogni diversi e occupano differenti ruoli all’interno del sistema economico; le donne, per esempio, oltre ad essere impiegate nell’ambito dell’economia retribuita, sono dei veri e propri ammortizzatori sociali, in quanto dedicano buona parte del proprio tempo ad attività (produzione di beni e servizi per la famiglia, lavoro di cura) che rientrano nel campo dell’economia non retribuita.
Il bilancio di genere permette di perseguire risultati di equità, efficienza e trasparenza, attraverso l’attenta valutazione dell’interazione fra i due sottosistemi dell’economia retribuita e di quella non retribuita nelle decisioni di politica economica che riguardano, per esempio, capitoli di spesa a favore di salute ed integrità del corpo, mobilità e trasporti, controllo sull’uso del tempo, promozione della cultura, accesso all’occupazione, partecipazione politica e solidarietà sociale.
Il bilancio di genere inaugura una stagione del “rendere conto” che va oltre le mere informazioni contabili, ma fornisce lo stato dell’arte e le linee di intervento del Comune in materia di pari opportunità.
Dalla IV Conferenza Mondiale sulle donne di Pechino del 1995, i governi si sono impegnati a “promuovere l’indipendenza economica delle donne […] per mezzo di cambiamenti nelle strutture economiche che assicurino a tutte le donne pari accesso, in quanto protagoniste essenziali dello sviluppo, alle risorse produttive, alle opportunità e ai pubblici servizi”. Tra gli obiettivi strategici: “ristrutturare e ridefinire la spesa pubblica per promuovere le opportunità economiche delle donne e il loro accesso alle risorse produttive, riconoscendo i loro bisogni fondamentali nel campo sociale, della formazione e della salute”..
La costruzione dei bilanci pubblici secondo la prospettiva di genere è stata presentata al Parlamento Europeo nel giugno 2003 dalla Commissione per i diritti della donna e le pari opportunità.
Attraverso la futura adozione del Bilancio di Genere, che il candidato sindaco Carmine Nardone ha accettato di inserire tra le priorità del suo programma elettorale, la mia battaglia per le pari opportunità continua, dopo i successi dei ricorsi al TAR per la presenza femminile in Giunta ed il favorevole riscontro del Prefetto per l’inserimento di donne nei Consigli di amministrazione delle società “partecipate”.

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