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direttore Antonio De Cristofaro

Presentato l’Osservatorio Economico della provincia di Benevento

Scritto da il 6 maggio 2011 alle 19:49 e archiviato sotto la voce Foto, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Presentato l’Osservatorio Economico della provincia di Benevento

Dall’Osservatorio Economico della provincia di Benevento, presentato nel corso della 9ª Giornata dell’Economia, presso l’Ente camerale sannita, emergono alcuni fattori strutturali che caratterizzano l’economia beneventana e la sua capacità di reazione alle dinamiche esterne. Quella di Benevento è una realtà economica e sociale caratterizzata da squilibri strutturali di lunga durata e le cui peculiarità influiscono sul dinamismo e sulla la competitività del territorio e dei suoi operatori economici. Tra questi:
- un sistema economico che basa la sua capacità di generare ricchezza aggiuntiva quasi esclusivamente sui consumi interni delle famiglie che, però, mostrano una limitata capacità di spesa;
- un modello di sviluppo caratterizzato dalla presenza di piccole imprese, poco propense all’aggregazione e scarsamente patrimonializzate, con difficoltà di accesso al credito;
- uno sviluppo del terziario trainato dalla presenza della Pubblica Amministrazione;
- una elevata componente di produzioni tradizionali;
- un tessuto manifatturiero che dopo un processo pluriennale si selezione e ristrutturazione torna a crescere sui mercati internazionali, grazie ai prodotti di qualità e innovativi;
- una evoluzione demografica che ha visto crescere la presenza degli anziani, con effetti sulla produttività;
- un mercato del lavoro con sacche di disoccupazione nascosta e di disoccupati scoraggiati;
- una situazione territoriale caratterizzata da isolamento infrastrutturale, squilibri insediativi e produttivi.
“Alla luce di tali presupposti, – ha sottolineato il presidente Gennaro Masiello – la Camera di Commercio di Benevento è già da tempo impegnata insieme alle Associazioni di Categoria nella definizione di un quadro di programmazione per il rilancio del territorio, investendo fortemente, nell’ultimo quinquennio proprio sulle relazioni istituzionali. L’obiettivo strategico di livello istituzionale è stato e continua ad essere quello del rafforzamento delle collaborazioni tra la Camera di Commercio, gli altri Enti locali e le strutture associative, al fine di ottenere sinergie sia con il mondo pubblico, sia con l’insieme degli attori e dei soggetti economici operanti sul territorio”.
All’incontro hanno preso parte, oltre a Gennaro Masiello, presidente della Camera di Commercio di Benevento; Alfonso Feleppa, direttore dell’Istituto “Guglielmo Tagliacarne”; Riccardo Realfonzo, ordinario dell’Università degli Studi del Sannio; i rappresentanti delle Organizzazioni imprenditoriali e sindacali, Aniello Cimitile, presidente della Provincia di Benevento e Filippo Bencardino, rettore dell’Ateneo sannita, oordinati da Alfonso Ruffo, direttore del quotidiano economico “Il Denaro”
Emerge con evidenza l’esigenza di individuare gli strumenti più utili per fronteggiare gli effetti di una crisi che interessa tutti i settori e che coinvolge le istituzioni, le organizzazioni, le imprese, il sistema bancario, tutti gli attori presenti sul territorio. A tal proposito, si ritiene utile ed opportuna un’azione sinergica per “chiamare” le banche a riattivare il circuito creditizio, stimolando l’azione dei Confidi, e per stimolare la Regione a svolgere in modo più incisivo il ruolo di programmazione ed investimento.
“Si tratta di attivare misure di rilancio immediato dell’economia, – ha sottolineato il presidente dell’Ente camerale sannita, Gennaro Masiello – nonchè di ragionare sulle politiche di competitività strutturale. Tra le azioni per il rilancio congiunturale si richiama soprattutto l’attenzione sulla flessibilità e sul costo del lavoro, sugli ammortizzatori sociali, sulla questione del rapporto banche – imprese, con particolare riferimento alla liquidità di queste ultime, al costo del denaro, alla flessibilità delle istruttorie creditizie. Non è da escludere, in tale contesto, l’attivazione di un Fondo di Rotazione dedicato alle imprese minori, per la gestione delle risorse utili alla ripartenza, nonchè l’attivazione di percorsi di microcredito per sviluppare l’imprenditorialità e contrastare la disoccupazione”.
Non secondario è anche il rapporto delle imprese con la Pubblica Amministrazione che richiede una fluidificazione ed una accelerazione nella risoluzione dei crediti. La ripresa del commercio internazionale è una opportunità che deve essere colta con prontezza. Nel 2010, le esportazioni provinciale risultano in crescita, ma risulta urgente mettere in campo strumenti energici di promozione internazionale in tempi brevi.
Per quanto concerne le politiche per un rilancio strutturale della competitività provinciale, in primo luogo si sottolinea la questione delle infrastrutture di trasporto, con particolare riferimento allo sviluppo del settore della logistica, ai trasporti su ferro (ferroviari e metropolitani), alle utilities, ma anche alle reti immateriali.
Un aspetto molto rilevante è, poi, quello della capacità di generare e trasferire innovazione alle imprese, per innalzare il livello di produttività e competitività espresso dal territorio e da quei segmenti di competitività che vi operano, con particolare riferimento al polo aeronautico. In questo ambito, non va sottaciuto il problema della qualificazione e riqualificazione del personale e quindi della formazione.
“Occorre alimentare – ha ribadito il presidente Masiello – la propensione delle imprese a mettersi in rete, ad aggregarsi, a sviluppare filiere, partendo da quello che è un punto di forza della provincia, ovvero il sistema agroalimentare per poi ragionare su filiere integrate intersettoriali. Risulta utile anche ragionare sui settori di investimento e sviluppare opportunità di mercato, in primis per alimentare la domanda sul territorio, quindi il turismo tematico (per lo più culturale ed enogastronomico), poi su quei fattori che possono ridurre le diseconomie esterne sul territorio, come quello delle energie rinnovabili. In tale ambito, la promozione è strategica, per cui la riconoscibilità, la reputazione ed il brand del territorio risultano determinanti; per conferire maggiore competitività alle produzioni locali”.
E’ importante il tema del lavoro come misura di competitività e sviluppo del territorio, nel quadro di una professionalizzazione dei settori di specializzazione e per ridurre le sacche di sommerso ed esclusione sociale. Un aspetto che emerge dall’Osservatorio Economico, ma anche dai diversi contributi delle Associazioni è la necessità di cambiare rotta, di riscrivere l’indirizzo delle traiettorie di crescita sociale ed economica della provincia. Si sta parlando di una nuova vision dello sviluppo, un progetto condiviso o Patto tra gli Attori che operano sul territorio. Occorre, in particolare, avviare i lavori di un Tavolo sistemico ed interistituzionale agile e flessibile, che coinvolga operativamente le Amministrazioni e le Organizzazioni presenti sul territorio nel dialogo con la Regione e nella programmazione di un nuovo progetto di sviluppo. Risulta necessario porre in campo un impegno progettuale importante, in un’ottica di utilizzo di fondi comunitari e nazionali per generare una massa critica di investimenti ed introdurre variabili di rottura nel modello di sviluppo attuale, che come si è visto, è inadeguato a sostenere una nuova fase di sviluppo, ed anche soltanto a reggere agli effetti della recessione globale.
La Camera di Commercio è già impegnata su molti di questi fronti, perseguendo con una pluralità di strumenti e di linee di attività la propria missione volta a sostenere lo sviluppo dell’economia locale ed a rafforzare il tessuto produttivo delle imprese. Sono oltre 20 milioni di euro le risorse complessivamente generate dalla Camera di Commercio destinate, nell’ultimo quinquennio, alle imprese e agli altri portatori di interesse. Il coordinamento e la condivisione di strategie con gli altri Enti, sono stati nel territorio sannita uno dei punti di forza dell’agire camerale.
Rafforzamento della collaborazione tra pubblico e privato; Sostegno all’innovazione e all’internazionalizzazione delle imprese; Tutela e valorizzazione della qualità e delle eccellenze del territorio; Semplificazione amministrativa; Qualificazione delle risorse professionali e tecniche del territorio sono al centro delle politiche di intervento e di servizio della Camera.

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