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direttore Antonio De Cristofaro

Ept Benevento, all’Auditorium Sant’Agostino concerto con Tosca

Scritto da il 30 dicembre 2010 alle 10:03 e archiviato sotto la voce Attualità, Cultura & Spettacoli, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Oggi il quarto appuntamento con “Il Natale tra Arte Colta e Tradizioni Popolari”, la kermesse natalizia dell’Ept di Benevento. Presso l’Auditorium Sant’Agostino, si esibirà Tosca, accompagnata da due grandi polistrumentisti, Ruggiero Mascellino (pianoforte, chitarra e fisarmonica) e Giovanni Mattaliano (sax e clarinetto), in “AnimaMundi Natale 2010”, una suadente miscela di canzoni, letture e suoni dal mondo. Un concerto acustico e raffinato, uno spettacolo che, in alcuni passaggi, riesce a sovvertire gli stessi canoni all’interno dei quali è concepito, spaziando tra molteplici autori con canti e letture in varie lingue (portoghese, romeno, russo e iracheno) o in dialetto ed arricchito per Natale di canti tradizionali Natalizi ed “Ave Maria”. Una performance pensata per essere rappresentata in chiesa, ma anche in teatro, scuole ed università ed in ogni luogo ove si celebri il Natale. E l’Auditorium Sant’Agostino è il posto giusto perché in questo caso incarna una sintesi perfetta tra questi luoghi. Oferta de Flores e Auma Musica du Povu (in portoghese), Magnificat e Mater Jubilei (in latino), Serenata de Paradiso (in romanesco), Kolibel’Naja (in russo), Quanno nascette ninno e Dimme na vota sì (in napoletano), Vin Colindatori (in rumeno), Adeste Fideles (in iracheno), La Vita è Bella (in spagnolo), e ancora What a Wonderful World, Tu Scendi dalle Stelle, Jingle Bells, Ave Maria, con in aggiunta altri brani e letture di Borges, Trilussa, De André, Pessoa, Brecht e Madre Teresa di Calcutta. «Ho sempre pensato che la musica fosse la seconda lingua di un paese – ha dichiarato Tosca spiegando come è nato il progetto “Anima Mundi” – con la differenza che mentre la prima lingua la devi conoscere per poterla condividere, la musica non ha bisogno di conoscenza profonda per essere ascoltata e capita, autonomamente e inspiegabilmente nel suo liberarsi ti emoziona e ti rivela da dove proviene. Così, se senti una cornamusa sai che sei in Scozia, un insieme di chitarre in Andalusia, delle congas a Cuba, delle percussioni tribali in Africa, degli origami vocali in Arabia, un sitar in India, un mandolino in Italia etc. Sono sempre stata affascinata dall’anima musicale del mondo ed ogni volta che ho avuto la possibilità di viaggiare mi sono portata via non solo gli usi , i colori, le fotografie del posto dove sono stata ma soprattutto le radici musicali, l’anima. Ogni tanto riascolto quei suoni ed è come se viaggiassi di nuovo. Da tutto questo è nato Anima Mundi. Uno spettacolo sui suoni e le parole del mondo che riesce magicamente a portare me e lo spettatore lungo un cammino poetico ed emozionale seppur si esprima con lingue molto lontane». «Passare da un fado portoghese a una Ninna nanna russa, da un canto sciamano a un canto di matrimonio della tradizione yiddish, da una melodia in rumeno all’Adeste Fideles in iracheno fino ad approdare alle nostre radici, inframmezzando il tutto con le parole di Borges, di Brecht e altri, credo che sia qualcosa di semplicemente fantastico – ha spiegato il commissario straordinario dell’Ept Antonello Barretta – ed è per questo che ho condiviso la scelta del direttore artistico Vittorio Iollo di inserire nel cartellone il concerto di Tosca. Di meglio non potevamo scegliere per l’occasione». «Per Natale – ha concluso il curatore scientifico della rassegna Stefania Bibbò – gli spettacolo sono ancora più suggestivi, grazie all’atmosfera magica che si crea in questo periodo, i luoghi in cui avvengono le esibizioni ed i canti tradizionali Natalizi che vanno ad inserirsi nella scaletta dei vari eventi. Anima Mundi è forse il non plus ultra da questo punto di vista». Dopo Capodanno la kermesse prevede altri tre appuntamenti: Quintetto Ars Nova (2 gennaio a Dugenta), Michele Placido (4 gennaio a Molinara) e Luca Aquino (6 gennaio a Benevento). L’ingresso a tutti gli eventi è libero.

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