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direttore Antonio De Cristofaro

Convegno all’Unisannio in occasione dei 30 anni dal terremoto dell’Irpinia

Scritto da il 23 novembre 2010 alle 19:05 e archiviato sotto la voce Attualità, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

A trent’anni dal terremoto dell’Irpinia, il 23 novembre 1980, questa mattina l’Università degli Studi del Sannio ha ospitato un convegno scientifico al quale hanno preso parte anche il nuovo capo di Dipartimento della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, e l’assessore regionale ai Lavori pubblici e Protezione civile, Edoardo Cosenza.
L’evento rientra in un fitto calendario che Regione, Centro di competenza AMRA e Università campane hanno organizzato nel trentesimo anniversario del terremoto irpino.
Per ricordare il tragico evento che ferì le terre campane, nella sessione di saluti hanno preso la parola anche il rettore Filippo Bencardino; il prefetto di Benevento, Michele Mazza; il sindaco di Benevento, Fausto Pepe; il preside della Facoltà di Ingegneria, Filippo de Rossi; il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Benevento, Francesco Cardone. L’incontro è stato coordinato dalla prof. Marisa Pecce, presidente del Corso di Laurea specialistica in Ingegneria Civile.
Tutti gli intervenuti hanno ribadito la necessità di favorire la conoscenza e, quindi, la prevenzione, per evitare o almeno limitare le conseguenze sulle persone e sulle cose delle catastrofi ambientali. Il folto pubblico era composto da studiosi e ricercatori e, per la maggioranza, da studenti provenienti dalle Università del Sannio, del Molise e del Salento.
“La città di Benevento – ha spiegato l’assessore Cosenza – ha una storia sismica molto complessa. E rientra tra quei territori dove è puntata l’attenzione della Regione. In questo senso – ha ribadito -, faremo una politica selettiva nei finanziamenti, assicurando le risorse necessarie solo a quei Comuni che si trovano sulle faglie conosciute. Investiremo dove c’è un alto rischio sismico”.
“Nella drammatica visita di Pertini sui luoghi della catastrofe – ha ricordato Franco Gabrielli -, e dalla sua celebre espressione: ‘dov’è lo Stato?’, si posero le fondamenta di quello che oggi è il sistema Protezione civile. Da allora il Paese ha fatto grandi passi in avanti. Vorrei – ha continuato – che la stessa determinazione usata nel chiedere i fondi per l’emergenza venisse rivolta alle azioni di prevenzione. Abbiamo bisogno di una politica che non guardi agli elettori ma alle nuove generazioni”. A chiusura del suo intervento, un dichiarato sfogo: “Non credo che all’Aquila tutti i problemi siano stati risolti ma non mi arrendo ad una rappresentazione dei media che non è fedele alla realtà. Da prefetto dell’Aquila, ho presieduto la maggioranza delle gare d’appalto e non ho mai ricevuto da Bertolaso alcuna pressione. Mentre la Procura sta per archiviare i procedimenti sulle infiltrazioni mafiose, ancora oggi leggo sui giornali di una mancata mia attenzione in quanto prefetto. Non sono politicamente corretto, sono un uomo fuori dal tempo. Non rinuncerò mai alla mia onestà intellettuale”.
Nella sessione scientifica sono intervenuti Mauro Dolce, direttore dell’Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico del Dipartimento della Protezione Civile, su “Il Progetto CASE” dell’Aquila; Marisa Pecce, organizzatrice dell’evento e presidente del Corso di Laurea specialistica in Ingegneria Civile della Facoltà di Ingegneria dell’Università del Sannio, su “Problemi strutturali e interventi per gli edifici esistenti in zona sismica”; Armando Lucio Simonelli, docente di Geotecnica, su “Gli aspetti geotecnici della progettazione in zona sismica”; e Giulio Zuccaro, docente di Scienza delle costruzioni, su “Uno strumento concreto per la riduzione del rischio sismico in Campania (l’attuazione dell’art. 11 del decreto Abruzzo”.

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