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Calcio, Oreste Vigorito: “Lo stadio diventi la casa di tutti, in primis dei beneventani”

Scritto da il 14 novembre 2010 alle 18:33 e archiviato sotto la voce Calcio, Primo Piano, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Un Oreste Vigorito, ancora visibilmente addolorato per la perdita del fratello, è stato il primo a prendere la parola nel dopo partita contro la Cavese non solo per ringraziare tutti quelli che l’hanno aiutato a superare questo momento difficile, ma anche per gettare acqua sul fuoco delle polemiche che avevano tenuto banco dopo l’intitolazione del Santa Colomba al compianto fratello: “Ringrazio i cittadini e l’Amministrazione comunale per quello che hanno fatto. Mi auguro che questo stadio, intitolato a mio fratello, diventi la casa di tutti, dei beneventani in primis,  ed anche quella di Ciro”.

Subito dopo si è passati a parlare di calcio, quello giocato, analizzando la partita con mister Agatino Cuttone che ha visto una buona prova della squadra: “Abbiamo sofferto, ma nella norma anche se ci sono state diverse palle gol che non siamo riusciti a concretizzare. I ragazzi hanno fatto una partita di contenimento, sfruttando bene le ripartenze con gli esterni. Dovevamo solo chiudere la gara per evitare di soffrire”.

Il tecnico ha elogiato la prova di Diego Palermo, non in buone condizioni fisiche, e del talentino di casa Antonio Vacca, autore di una prestazione superlativa capace di entusiasmare e infiammare il pubblico con alcune giocate da vero fantasista: “Tutti conosciamo le qualità di Antonio Vacca – ha aggiunto mister Cuttone –  un ragazzo del novanta che sta crescendo in fretta. Ha giocato con temperamento, grinta, commettendo qualche errore nei passaggi, ma ha pur sempre vent’anni e non si può avere tutto. Ha, comunque, fatto una partita di grande contenimento”.

E’ stata, poi, la volta di Giampiero Clemente, sua la rete che ha deciso il match consentendo ai giallorossi di acciuffare il nono risultato utile consecutivo e di continuare la marcia verso la cadetteria. Il capitano ha elogiato la prova della squadra: “La prestazione è stata ottima, anche se il risultato è un po’ bugiardo per le occasioni avute. Di fronte avevamo, comunque, una compagine che ha lottato fino alla fine, ma noi siamo riusciti a resistere”. Ed aggiunge: “La Cavese mi porta bene, anche l’ultima volta ho segnato io”.

A chi, invece, gli fa notare che sono state sfruttate poco le corsie laterali, risponde: “Stiamo lavorando per migliorarci anche sulle fasce e consentire così a Felice Evacuo di sfruttare più occasioni”.

A chiudere la conferenza stampa è stato Andrea Signorini che ha sbarrato con autorevolezza le incursioni dei metelliani specie quelle tentate da Camillo Ciano che non ha mai impensierito più di tanto il giovane difensore sannita: “Ciano lo conosco bene, dai tempi della Primavera, lui è forte col mancino, ma siamo stati bravi sia io che Angelo (Siniscalchi, ndr). Oggi, però, la squadra è stata coesa, i reparti erano uniti e non ci sono stati grossi pericoli”.

di Edoardo Porcaro


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