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Santaniello a Genito: ‘Confonde il candidato unico con il manifesto unico’

Scritto da il 12 marzo 2010 alle 11:46 e archiviato sotto la voce Elezioni Regionali 2010, Territorio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Maurizio Genito (candidato consigliere regionale per l’API) nella sua conferenza di presentazione tenutasi domenica scorsa presso il Cilindro Nero a San Giorgio del Sannio ha iniziato il suo discorso, con una affermazione che, fino a quando non sarà da Genito stesso rettificata e, magari, accompagnata dalle scuse di rito, rimane un clamoroso FALSO: ”SONO L’UNICO CANDIDATO DEL MEDIO CALORE”. Lo scrive in una nota Elvira Santaniello, Candidata al Consiglio Regionale della Campania con la lista della Federazione della Sinistra e Responsabile per la Campania della Rete Interregionale delle Rose Rosse.
‘Tutti sanno, infatti, tranne Genito a quanto pare, che, io, Elvira SANTANIELLO, responsabile per la Campania della Rete Interregionale delle Rose Rosse, sono CANDIDATA alle Regionali come indipendente nella lista della Federazione di Sinistra e che abito a San Giorgio da oltre 10 anni.
Tutti sanno, inoltre, avendolo confermato sin dal primo momento e anche nella presentazione ufficiale della candidatura, avvenuta, alla presenza di Paolo Ferrero, domenica scorsa a Benevento, che io e la Rete delle Rose Rosse ci siamo dichiarate contrarie, rinunciandovi, ad imbrattare la città con migliaia e migliaia di manifesti, i quali, oltre a rappresentare un grande e inutile spreco di denaro, sono di difficile smaltimento e arrecano danno (a causa dei colori industriali di stampa) a quella raccolta differenziata che, nella nostra San Giorgio, sta ottenendo ottimi risultati (e questo aspetto è stato già più volte evidenziato attraverso denunce a mezzo stampa sia da parte dell’Asia sia dell’Amministrazione Comunale di Benevento).
Genito, invece, ed i suoi collaboratori vanno quotidianamente ad occupare spazi non destinati alla pubblicità elettorale con modalità a volte esasperanti: basta fare quattro passi per le strade di San Giorgio per vedere i suoi manifesti incollati su tutti i pezzi di muro disponibili e, a Benevento, perfino sui cassonetti della spazzatura.
A lui, infatti, al candidato unico sangiorgese, tutto è concesso, e gli è concesso solo grazie al benestare di qualche suo “amico” e sostenitore, membro dell’amministrazione comunale, che gli evita di essere doverosamente sanzionato. Qualche “amico” che, addirittura, spacciandosi per candidato e mescolando indebitamente la sua appartenenza politica con il ruolo di amministratore comunale che ricopre, in occasione della distribuzione di materiale elettorale regolarmente autorizzata dal comune di San Giorgio che ho effettuato domenica scorsa sul Viale Spinelli, non esitava a rivolgersi a me con tono violento e minaccioso, urlandomi non solo che mi dovevo vergognare in quanto con la mia candidatura lavoravo per far vincere Caldoro ma anche che si sarebbe impegnato a far sì che ogni richiesta al comune firmata a mio nome venisse automaticamente respinta.
A costoro, mi preme sottolineare che per troppe volte i manifesti da me personalmente affissi negli spazi consentiti, sono stati coperti nel giro di non più di mezz’ora!
Io penso che il candidato Genito, con suo sorriso sornione che vediamo in tante belle gigantografie sparse in tutta l’area del medio Calore e nel Sannio, ben farebbe a parlare del modo in cui vorrà impegnarsi per ridisegnare lo sviluppo del Medio Calore e di San Giorgio in caso di elezione.
Quel che è certo è che, se agirà in perfetta continuità con quanto fatto a San Giorgio nel suo ruolo di assessore all’urbanistica e alle attività produttive, ovvero dare vita con una scellerata politica di cementificazione del territorio ad un paese dormitorio ben lontano dal paese dei fiori e della cortesia di cui si legge nei cartelli di Benvenuto all’ingresso del paese, oppure continuare ad illudere la gente sulla presunta vocazione commerciale di San Giorgio, dove i negozi chiudono dopo una settimana che hanno aperto, oppure ancora rimanere insensibile alle esigenze degli anziani, dei bambini, dei disabili, delle categorie deboli che a San Giorgio vivono come stranieri in patria, completamente abbandonati a se stessi, senza luoghi di socializzazione, senza un parco, senza attenzione, senza sostegni assistenziali che non siano demandati alle parrocchie, alle associazioni di volontariato e ai singoli cittadini buoni di cuore, se così fosse, sarebbe sicuramente meglio per tutti che questo figlio del Medio Calore non venisse affatto eletto’.
santaniello_elvira

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