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direttore Antonio De Cristofaro

Salute: aumentano gli attacchi di panico. Spesso è colpa del mal di suocera

Scritto da il 3 ottobre 2010 alle 18:55 e archiviato sotto la voce Primo Piano, Salute. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Non e’ solo un pregiudizio vecchio stampo. Il ‘mal di suocera’ esiste e puo’ persino scatenare seri attacchi di panico, che portano dritti al Pronto Soccorso. Soprattutto per le donne del Sud, in contesti sociali dove la vicinanza e persino la convivenza con la famiglia d’origine del proprio partner e’ frequente. E infatti, in un caso su cinque tra le persone arrivate in ospedale per le conseguenze fisiche di questi gravi stati d’ansia, all’origine del malessere c’e’ proprio il difficile rapporto con la suocera e le ‘ingerenze’ nella relazione di coppia. Lo spiega, ‘dati alla mano’, Enza Cipolletta, psicologa e psicoterapeuta che ha partecipato ad un progetto in una struttura dell’hinterland napoletano, al Pronto Soccorso di Giugliano, dove era stato attivato, lo scorso anno, un team di psicologia – in collaborazione con il Distretto di Salute mentale Asl Napoli 2- per verificare la quantita’ di visite legate a disturbi di origine psicologica e cercare risposte piu’ adeguate a questo fenomeno che, oltretutto, costa caro al sistema sanitario perche’ produce di analisi e prestazioni inutili per l’esclusione di patologie organiche gravi. “La percentuale di pazienti con problemi psicosomatici – spiega Cipolletta – e’ risultata notevole con una particolare frequenza di dolori acuti ai reni, all’uretere, alla vescica, allo stomaco: si parla di poco meno del 50% , di cui circa un 15% di casi di ipocondria e un 35% di attacchi di panico. E per quanto riguarda questi ultimi, dai colloqui con il pazienti ho scoperto il ‘disturbo da suocera’, che colpisce soprattutto le donne: una buona fetta delle persone a cui e’ stata diagnosticato l’attacco di panico aveva un problema reale con una suocera troppo presente nella vita di coppia”. Nella maggior parte dei casi si trattava di donne che subivano le conseguenze di un legame intenso tra il loro partner e la madre. “Le donne raccontavano, in generale, storie di un forte dipendenza madre/figlio – spiega ancora Cipolletta – in cui veniva trascinato anche il nuovo nucleo familiare. Le pazienti si trovavano a dovere ‘combattere’ per salvaguardare l’autonomia senza nessun sostegno e finivano per sentirsi in trappola”. Da qui gli attacchi di panico, con disturbi che spesso ‘mimano’ l’infarto’, il paziente, che arriva pallido e molto sofferente, afferma di ‘sentirsi morire’. Un fenomeno “ovviamente molto legato anche alle condizioni sociali. Evidentemente – aggiunge l’esperta – e’ piu’ facile che tutto questo avvenga in zone del Sud dove spesso le famiglie d’origine abitano vicinissime e dove non mancano, soprattutto per problemi economici, i casi di convivenza forzata”. Ma l’Italia dei ‘mammoni’ non si limita al Meridione quindi “non mi sento di escludere, anche se non ci sono i dati, che non ci siano casi del genere in altre altre aree del Paese”. Il problema, inoltre, si sta riproponendo anche in famiglie di immigrati, dove la cultura tradizionale ‘importata’ – che prevede un forte potere del nucleo d’origine – si scontra con i bisogni psicologici di maggiore autonomia delle giovani generazioni che quindi possono soffrire parecchio l’effetto suocera.

                                                                                                                                                                                             Fonte Adnkronos Salute

1 Risposta per “Salute: aumentano gli attacchi di panico. Spesso è colpa del mal di suocera”

  1. Sostenere un’opinione e dimostrare scientificamente la sua validità sono due cose ben diverse e soltanto in questo secondo caso possiamo fare affermazioni chiare soprattutto in campi così delicati come la salute. Questo è molto importante perché si rischia di condizionare, in maniera non fondato, la scelta del percorso terapeutico e la possibilità di tornare a star bene.
    Sono rimasto molto perplesso nel leggere la notizia……..in cui viene proposto che gli attacchi di panico siano causati da incomprensioni o conflitti con la suocera. Per dire che esiste una associazione tra un evento (attacchi di panico) e un altro (suocera invadente) non è sufficiente l’osservazione personale ma è fondamentale dimostrarlo mediante ripetuti studi scientifici correttamente svolti. Mentre nelle due principali banche dati mondiali biomediche e psicologiche (Pubmed e PsycInfo) esistono ben 9225 e 9859 articoli scientifici riferiti agli attacchi di panico, non esiste alcun articolo che parli dell’associazione tra attacchi di panico (panic attacks) e suocera (mother-in-law). Già questo dato ci dice che non è corretto affermare che esista questa associazione.
    Mi chiedo quindi se coloro che hanno diffuso questa informazione abbiano condotto uno studio scientifico a riguardo e, se sì, dove esso sia stato pubblicato o sia in corso di pubblicazione, quali criteri siano stati utilizzati per selezionare il campione, secondo quale metodo, con quale gruppo di controllo e quali criteri diagnostici siano stati applicati. In mancanza di questi dati, ci troviamo di fronte semplicemente a un’opinione personale che non ha alcun valore scientifico e non può essere generalizzabile. Capire, in sostanza, se è l’opinione di un professionista, oppure se è un dato scientificamente fondato.
    Dalla mia esperienza di oltre 25 anni nel curare chi soffre di panico in istituzioni scientifiche di prestigio, nello studiare scientificamente questo disturbo (con oltre 50 pubblicazioni scientifiche internazionali al riguardo) e dal mio impegno nell’aggiornamento scientifico continuo in questo campo non ricavo elementi che possano sostenere l’esistenza di questo rapporto causa-effetto, soprattutto in riferimento all’affermazione “Una buona fetta delle persone a cui è stato diagnosticato l’attacco di panico aveva un problema reale con una suocera troppo presente nella vita di coppia”. Perfino la semplice affermazione che gli attacchi di panico siano causati da problemi relazionali non ha alcun chiaro sostegno scientifico. Non dubito che alcune persone si possano presentare in Pronto Soccorso per una reazione emotiva intensa scatenata da un litigio o conflitto familiare ma la diagnosi di attacco di panico e di Disturbo di Panico poggia su criteri ben precisi e non deve essere confusa con la reazione emotiva ad un evento.
    La considerazione che soprattutto mi preme sottolineare è che la stampa e i media (internet compreso) toccano argomenti sulla salute dei cittadini con troppa superficialità. Gli attacchi di panico possono indurre un disturbo così grave da togliere la libertà di muoversi, essere autonomi e, in ultima analisi, la possibilità di decidere della propria vita. E’ un dovere informare i cittadini ma è anche una grande responsabilità accertarsi della validità delle informazioni che vengono fornite perché chi soffre è particolarmente sensibile alle notizie senza però avere gli strumenti scientifici per valutare il valore delle informazioni riportate.

    Prof. Giampaolo Perna
    Direttore Scientifico e Primario, Dipartimento di Neuroscienze Cliniche, Casa di Cura Villa San Benedetto, Albese con Cassano (Como) e del Centro Europeo per i Disturbi d’Ansia ed Emotivi (CEDANS)(Milano). Professore Onorario in psichaitria e Neuropsicologia, Università di Maastricht (Olanda). http://www.giampaoloperna.com, http://www.cedans.it, http://www.fidans.it, http://www.ansia.info

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