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direttore Antonio De Cristofaro

Orlando sull’approvazione del bilancio: ‘Si passi da una visione ‘blindata’ della gestione del potere ad una ‘partecipata’.

Scritto da il 26 maggio 2009 alle 09:38 e archiviato sotto la voce Primo Piano, Territorio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

E’ stato un intervento politico, quello di ieri di Nazzareno Orlando, in Consiglio Comunale. Un intervento che ha rilanciato l’esigenza di un imprescindibile dialogo, ma soprattutto di passare da una visione “blindata” della gestione del potere ad una “partecipata” per realizzare finalmente quell’auspicato sviluppo per Benevento.
Di seguito una sintesi dell’intervento:

“Un bilancio di previsione dovrebbe rappresentare uno strumento economico e finanziario dinamico, capace di programmare l’azione che una amministrazione intende mettere in campo per la gestione dell’ente. Esso viene stilato avendo come riferimento alcuni principi che ne dovrebbero condizionare tempi e metodi. Vanno in tal senso menzionati i principi di unità, annualità, integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità. Ci troviamo, in questa occasione, dinanzi ad un Bilancio praticamente imbalsamato, non partecipato, incapace di raccogliere le esigenze del momento, insufficiente per quanto attiene la programmazione e lo sviluppo futuro e, soprattutto, scarsamente pubblicizzato. Seppur richiesto, ai Consiglieri non è stato concesso un tempo di approfondimento e ai cittadini un necessario tempo di informazione. Il dialogo tra le parti, sempre teorizzato, si è miseramente infranto su inutili schermaglie burocratiche e su tatticismi poco consoni ai problemi che aspettano la città e la comunità che in essa vive ed opera.
Sostanzialmente si registra esclusivamente una volontà di poter far proseguire un’esperienza politica confusa e tentennante, a tutto svantaggio di un concreto dibattito mirato allo sviluppo complessivo del territorio e ad una adeguata capacità “programmatoria” indispensabile per affrontare le sfide che i prossimi anni richiederanno.
Manca un vero e consistente approccio di socialità teso a dare, in un periodo di crisi economica mondiale, agevolazioni e sostegno ai meno garantiti. Se, infatti, da una parte potrebbero segnalarsi interventi tampone, dall’altro si prevede un aumento indistinto della pressione fiscale, che penalizza, evidentemente, le fasce più deboli.
Mancano i fondi necessari per supportare concretamente una politica culturale che vorrebbe puntare ad accreditare la nostra città come luogo d’arte e come contenitore di monumenti potenzialmente rientranti nel patrimonio dell’Unesco.
Manca la necessaria strategia per migliorare tecnologicamente l’ente e per essere, conseguentemente, al passo con i tempi sia in termini di efficienza che di velocità di risposta.
E’ assente una consistente previsione per la formazione e l’aggiornamento degli operatori interni, necessaria per fornire adeguate risposte ai cittadini.
E’ presente, di contro, una irrazionale e corposa spesa per le consulenze ed i cosiddetti sistemi di staff cui non corrispondono, evidentemente, benefici tangibili né in termini professionali né in termini di rientro economico.
Si potrebbe proseguire in altri settori…ma basta questo breve spaccato per tracciare un quadro esauriente di uno strumento debole ed inefficace, che non darà respiro ne risposte concrete alle tante esigenze che dal territorio emergono con sempre maggiore insistenza.”
orlando_nazzareno4

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