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direttore Antonio De Cristofaro

Santa Sofia patrimonio Unesco: i commenti

Scritto da il 27 giugno 2011 alle 20:53 e archiviato sotto la voce Primo Piano. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Nazzareno Orlando – Consigliere comunale di Tel

“La notizia che l’Unesco ha riconosciuto la Chiesa di Santa Sofia patrimonio dell’umanità (insieme ad altri straordinari monumenti presenti a Cividale,Campello,Spoleto ecc.), inserendola nel cosiddetto sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere -5687744 d.C.”, non poteva che gratificare l’intera comunità cittadina che, da oggi, avrà nuove responsabilità in termini di tutela e di rispetto della cosa pubblica.
E’ necessario, però, sottolineare alcune situazioni che appaiono correttamente di estrema importanza. In primis che l’Unesco, probabilmente, non avrebbe mai dato il suo assenso se la stessa Chiesa non si fosse trovata in una zona completamente pedonalizzata.
Questo non per rivendicare primogeniture (che pure ci sarebbero visto che i primi contatti risalgono al sidacato Viespoli, che si fece promotore di una serie di interscambi mirati proprio con alcuni dei comuni interessati tra cui, in particolare, Brescia) ma per restituire il giusto merito a tutti coloro che hanno in qualche modo collaborato.
Vi è poi l’idea, che negli anni non ha trovato molta collaborazione, ma che, personalmente, ho più volte rilanciato,della possibilità di fare della zona circostante S.Sofia un unico grande “luogo d’arte”, attraverso la messa in piano della zona laterale alla prefettura (oggi a due diversi livelli visto che uno dei giardinetti è stato eliminato in occasione dell’inaugurazione della Galleria ARCOS) e, contestualmente, l’eliminazione della recinzione e del muretto che dividono la parte esterna del Museo del Sannio da Via Cardinal di Rende. Questa eliminazione, con relativa messa a raso, creerebbe una straordinaria cornice per la nostra Chiesa, mettendola al centro di una quinta naturale dove potrebbero essere lasciate a vista anche preesistenze archeologiche di grandi dimensioni come alcune di quelle che oggi sono a lato del Museo.
Uno squarcio aperto e spettacolare fino a Piazzetta Arechi (Vari) che, se ben concepito, grazie anche alla collaborazione dei commercianti e dei locali pubblici, che ivi insistono, potrebbe essere per davvero un utile implementazione al risultato raggiunto.
E’ evidente ed è inutile nasconderlo, inoltre, che nascerebbero ulteriori problemi per la sicurezza dei siti sopracitati legati anche,inevitabilmente,alla vita notturna…..ma essere “Patrimonio dell’umanità” vuol dire anche sensibilizzare adeguatamente i cittadini e costruire le necessarie sinergie con tutti gli operatori dei settori interessati.
Non dimentichiamo, per concludere, che nelle vicinanze vi sono ben tre Teatri della città, che potrebbero essere strategici nell’ottica di una mirata programmazione culturale, tesa al lancio di questa nuova grande conquista di Benevento”.

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Nicola Formichella – deputato PdL

“Un traguardo storico, per Benevento e per tutto il territorio del Sannio. Un riconoscimento del genere, si raggiunge con il lavoro e l’impegno, mettendo da parte le divisioni politiche, in favore dell’interesse comune.”
I complimenti dunque vanno fatti a tutte quelle persone che hanno lavorato in questo senso”, dall’amministrazione comunale ai semplici cittadini”.

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Filippo Bencardino – rettore dell’Università degli Studi del Sannio

“È con profondo orgoglio che ho appreso dell’attesa notizia dell’inserimento della chiesa di Santa Sofia nel World Heritage List dell’Unesco. Questo riconoscimento consacra ulteriormente Benevento quale indiscutibile polo di eccellenza culturale. Un plauso va a coloro che hanno lavorato con impegno e costanza nel raggiungimento di questo straordinario traguardo.
L’Università del Sannio ha sempre diffuso in Italia e nei Paesi con i quali intrattiene relazioni internazionali il messaggio di una città meravigliosa sotto il profilo storico e artistico. Da oggi porteremo in giro un biglietto da visita che racconterà ancora meglio l’indiscutibile valore culturale di Benevento. Adesso inizia un lavoro che richiederà l’impegno di tutti nella valorizzazione non solo della città ma anche degli altri centri sanniti con un patrimonio altrettanto prestigioso. L’Ateneo del Sannio è a disposizione con i suoi ‘operai’ per fare dello sviluppo turistico e culturale la ‘prima industria’ del Sannio”.

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Mario Pepe – deputato Partito Democratico

Il Sindaco di Benevento Fausto Pepe e il Vicesindaco Raffaele Del Vecchio insieme agli amministratori sono riusciti a portare a casa un dignitoso riconoscimento: la Città di Benevento con i suoi beni storici e architettonici è stata riconosciuta patrimonio dell’UNESCO.

Un risultato di notevole spessore culturale che ci aiuterà a rilanciare ancor meglio la Città di Benevento negli itinerari turistici internazionali.

La mia più profonda gratitudine all’amministrazione di Fausto Pepe per gli obiettivi che ancora di più realizzerà in questo quinquennio amministrativo.

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Erasmo Mortaruolo – Segretario Provinciale PD

‘L’inserimento del complesso di Santa Sofia nella Lista del patrimonio mondiale Unesco rappresenta per il Sannio intero una data storica e un’occasione di sviluppo. Un plauso particolare al sindaco Fausto Pepe, all’assessore alla Cultura Raffaele Del Vecchio, all’Amministrazione comunale e a tutti quelli che si sono adoperati per il raggiungimento di questo storico obiettivo’.

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Nicola Danilo De Luca – Assessore alle Attività Produttive al Comune di Benevento

‘L’inserimento del complesso di Santa Sofia nella Lista del patrimonio mondiale Unesco rappresenta un evento di portata storica, che rende merito alla storia e alla cultura della città di Benevento, oltre che alla lungimiranza e alla capacità dei suoi amministratori .

La decisione presa sabato notte a Parigi rappresenta infatti un risultato prestigioso, che dà lustro all’intero Sannio. Un riconoscimento che va ben oltre i confini nazionali e che inevitabilmente avrà un ritorno in termini di riconoscibilità internazionale e di rafforzamento dei flussi turistici.

A tal proposito non possono non essere citati gli sforzi compiuti negli anni passati dall’amministrazione guidata da Fausto Pepe, che ha perseguito l’obiettivo, scommettendo su di esso e impegnandosi per superare tutte le difficoltà del caso. Proprio la decisione di inserire la candidatura beneventana all’interno di quella seriale dell’Italia Langobardorum ha permesso di valorizzare una perla del nostro patrimonio artistico, che a sua volta darà risalto alle tante altre ricchezze del nostro territorio. Senza altrettanta lungimiranza e senza lo stesso impegno, tutto questo non sarebbe mai stato possibile.

Il riconoscimento dell’Unesco, tuttavia, deve essere solo un punto di partenza per continuare sulla strada della valorizzazione delle risorse artistiche e culturali di Benevento e del suo territorio. È solo in questo modo che le ricchezze del passato beneventano riusciranno a rendere più ricca la Benevento di oggi’.

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Fioravante Bosco – segretario generale della Uil di Benevento.

“L’insigne riconoscimento attribuito alla Chiesa di Santa Sofia rappresenta un momento d’orgoglio per i cittadini di Benevento e per l’intero popolo sannita. Il Plauso della Uil va al sindaco Fausto Pepe, all’assessore Raffaele Del Vecchio e all’intera Giunta Comunale per l’ottimo lavoro svolto.
Il complesso di Santa Sofia è dunque inserito nel circuito mondiale dell’Unesco, un circuito virtuoso che porterà alla città un ingente indotto finanziario, capace di rivitalizzare il tessuto economico sannita. Benevento, finalmente, si annovera, a pieno titolo, tra le città turistiche più prestigiose di tutto il Sud Italia”.

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Costantino Boffa

“Quella di sabato – dichiara l’on. Costantino Boffa – è una data che rimarrà scolpita nella storia della Città di Benevento e dell’intero Sannio. La decisione adottata a Parigi di includere il complesso di Santa Sofia, insieme agli altri siti presenti nel progetto “Italia Langobardorum: i luoghi del potere((568-774 d.C.), nel Patrimonio Mondiale Unesco rappresenta un risultato straordinario che apre al nostro territorio nuove prospettive e scenari”.
“E’ il prezioso riconoscimento del lavoro svolto negli ultimi anni da quanti, a partire dall’amministrazione comunale di Benevento, dal Sindaco e dall’Assessore alla Cultura in primo luogo, si sono dedicati con passione, entusiasmo e tenacia, ad un progetto di valenza strategica per la crescita e lo sviluppo della città e della provincia.
Un risultato che rende merito ovviamente all’impegno profuso in sinergia dalle istituzioni locali coinvolte e da tutte le rappresentanze e forze politiche che hanno sostenuto questa candidatura e realizzato, passo dopo passo, tutte le condizioni necessarie al successo della nostra proposta. D’altronde, obiettivi così qualificanti si raggiungono soltanto facendo squadra e anteponendo il bene comune alle appartenenze politiche. E’ infine l’ennesima testimonianza delle enormi risorse che in campo storico e artistico il Sannio è in grado di esprimere.
La sfida oggi è ottimizzare l’identificazione Unesco che inserisce Benevento nei grandi circuiti turistici internazionali e sfruttare a pieno le potenzialità e le opportunità legate a questo prestigioso riconoscimento: dalla valorizzazione del patrimonio storico può giungere una spinta propulsiva decisiva per lo sviluppo complessivo del nostro territorio.
Occorre dunque continuare a lavorare in sinergia con le altre realtà territoriali del progetto “Italia Longabardorum “. Con esse, in virtù della condivisione di un percorso storico comune, abbiamo raggiunto questo importantissimo traguardo ed è con esse che possiamo ora elaborare una strategia complessiva in grado di valorizzare al meglio questa straordinaria occasione di crescita.
Proseguendo infine – conclude l’on.Costantino Boffa- sulla strada della collaborazione istituzionale e politica intorno a quegli interventi programmatici condivisi e decisivi per il rilancio del sistema Sannio, possiamo raggiungere anche gli importanti e attesi obiettivi che ci siamo prefissati nel campo produttivo, economico ed infrastrutturale”.

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Giovanni D’Aronzo – delegato nazionale del Partito Socialista Italiano

Il delegato nazionale del Partito Socialista Italiano, Giovanni D’Aronzo esprime a nome del partito soddisfazione per il raggiungimento della candidatura all’Unesco.
“Siamo soddisfatti – dichiara D’Aronzo – prima come cittadini e poi come rappresentanti di partito, per il traguardo raggiunto, Benevento finalmente è patrimonio mondiale dell’Unesco. Si tratta di un obiettivo che il Vice Sindaco Raffaele del Vecchio ha portato avanti con determinazione ed abnegazione, in termini di visibilità e notorietà questo riconoscimento catapulta la città di Benevento e l’intero Sannio in uno scenario di conoscenza mondiale fino ad oggi mai esplorato. Adesso, bisogna creare una sinergia Istituzionale, non va dimenticati tuttol’intero patrimonio storico- artistico ancora in possesso della nostra comunità. Questo risultato è da considerarsi il vero volano di sviluppo, Benevento inizia a parlare una linguaggio culturale al mondo intero. Complimenti!

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Luigi La Monaca – Presidente Provinciale Ekoclub International

Ekoclub International esprime tutta la sua soddisfazione per l’importante riconoscimento ricevuto dalla città di Benevento grazie all’impegno dei suoi Amministratori cittadini che, da molti anni, hanno lavorato costantemente e solertemente per il raggiungimento di questo importantissimo risultato.
Da sanato Benevento può contare su questo eccezionale riconoscimento e la Chiesa di Santa Sofia si conferma un bene prezioso, non solo per l’Italia ma per tutta l’Umanità. Ora è giunto il momento di valorizzare ancora di più il territorio sannita, Santa Sofia nell’Unesco deve diventare un importante e qualificante simbolo di traino per le innumerevoli bellezze presenti sul territorio beneventano.
Ekoclub International e il suo Presidente provinciale Giornalista Luigi La Monaca, suggeriscono un’importante e mirata operazione di marketing che dovrà vedere come protagonista la Chiesa Unesco e tutti gli importanti siti monumentali del capoluogo sannita, a partire dal Teatro Romano per finire all’Anfiteatro Romano (via Munanzio Planco). Un ringraziamento particolare al Sindaco Fausto Pepe e all’Assessore Raffaele Del Vecchio che hanno sempre creduto fermamente al raggiungimento di questo importante risultato di rilevanza mondiale.

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Aniello Cimitile – presidente della Provincia di Benevento

Il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, ha espresso vivissima soddisfazione per la decisione della 35a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale.
«L’inserimento della chiesa di Santa Sofia nella World Heritage List – ha dichiarato Cimitile – è un riconoscimento storico per la città di Benevento e per l’intero territorio sannita che possono vantare un patrimonio archeologico, architettonico e monumentale di sicuro pregio e prestigio. Si tratta in particolare – ha proseguito il presidente – di un’occasione eccezionale per la Chiesa di Santa Sofia che si pone quale snodo cardine del percorso sovraregionale “Italia Langobardorum” e può essere punto d’attrazione per nuove forme di turismo culturale in grado di intercettare nuovi flussi a favore del nostro territorio».
Ricordando poi il consistente impegno finanziario a suo tempo posto a carico del del Bilancio della Provincia per il restauro della Chiesa candidata all’Unesco, il presidente Cimitile ha voluto ringraziare quanti, a cominciare dal sindaco di Benevento Fausto Pepe, dall’assessore comunale alla Cultura Raffaele Del Vecchio e dall’arcivescovo Andrea Mugione, si sono adoperati per il raggiungimento dello storico obiettivo dichiarando nel contempo la disponibilità dell’Ente a cooperare con la città e i suoi rappresentanti istituzionali per le ulteriori iniziative che saranno intraprese nelle prossime settimane.
A tal proposito, il presidente Cimitile ha evidenziato l’impegno della Provincia di Benevento per il potenziamento dei servizi afferenti al Museo del Sannio perché vengano create ulteriori tappe presso il prestigioso patrimonio monumentale di epoca longobarda di proprietà dell’Ente. «Un’opera di valorizzazione – ha ricordato il presidente Cimitile – che ha riguardato in modo particolare il Chiostro e il Museo di S. Sofia, dove tra l’altro sono custodite importantissime testimonianze dei cinque secoli di ducato e principato longobardo».
A breve inizieranno i lavori al primo piano del Museo del Sannio per il completamento della Sezione Longobarda e saranno portate avanti una serie di azioni volte alla valorizzazione ai fini turistici e culturali del sito Unesco.
Dal canto suo, l’assessore provinciale alla cultura ed al turismo Carlo Falato ha dichiarato: «Finalmente una buona notizia: in un momento non certo esaltante per il nostro patrimonio culturale, rifulge come una stella di prima grandezza – e comunque lo è per davvero – il riconoscimento prestigioso alla storia straordinaria del Sannio, che già vanta sul suo territorio un altro sito Unesco, e cioè l’Acquedotto Carolino del Vanvitelli. L’iscrizione nel Patrimonio dell’Umanità della Chiesa di S. Sofia di Benevento è un attestato per l’insigne periodo del Ducato e Principato Longobardo che ebbe come capoluogo Benevento, ma che tante e tali straordinarie testimonianze ha lasciato nell’intero territorio sannita. Per la nostra Provincia si tratta di una straordinaria opportunità per il decollo dell’opzione turistica culturale e di qualità: abbiamo la possibilità di mettere Benevento in rete con l’Italia Longobarda, secondo un tracciato storico che risale a 1.500 anni fa e possiamo rafforzare il programma dei Siti Unesco del Mezzogiorno per il quale stiamo comunque lavorando da mesi. Queste azioni e queste misure ci consentiranno di intercettare un pubblico più vasto a coronamento di uno sforzo che viene da lontano e grazie al quale pensiamo di guardare al futuro con minore apprensione ed anzi con fondate speranze».

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