Questo il commento di mister Andrea Agostinelli al termine della gara Benevento-Parma terminata 2-2.

“C’è rammarico perché dovevamo vincere. Per come si era messa è stato un miracolo pareggiarla, ma non posso dire nulla alla squadra. Noi purtroppo siamo condannati a vincere per salvarci.
Il primo quarto d’ora lo abbiamo sbagliato mentalmente, poi abbiamo fatto bene sprecando anche i gol. Nella ripresa invece abbiamo fatto una grande prestazione. Ci manca vincere.
Noi non ci rassegniamo. Sappiamo che dobbiamo fare en plain. Quando fai queste partite vedi una squadra viva. Noi a Cittadella sappiamo che dobbiamo vincere. In queste condizioni però non è facile per i ragazzi giocare.
Abbiamo preso dei gol evitabili. Però quando non entri subito in partita non è facile perché sai che giochi con l’acqua alla gola. C’è purtroppo un po’ d’ansia e dobbiamo provare a gestirla. Dopo aver subito i gol ci siamo ripresi.
Che i giocatori escono non contenti fa parte del gioco. Schiattarella l’ho tolto per fare un 4-2-4 e in un centrocampo a due Pasquale può fare più fatica rispettoa Viviani. Anche Letizia l’ho cambiato ma non perché ha giocato male, perché rientrava da un infortunio.
Chi può calciare da fuori perché ha il tiro deve provarci. Negli ultimi 15 metri l’allenatore conta poco. Noi siamo arrivati a tirare tante volte.
Manfredini sta facendo bene ma non toglie nulla a Paleari e a quello che ha fatto.
Leverbe ha avuto un problema muscolare ma devo recuperarlo perché Glik sarà squalificato e ho dovuto fare i conti e togliere Veseli perché diffidato.
Ho visto un Pettinari più reattivo, ha avuto la palla che poteva cambiarci la vita.
Quando sono arrivato ho trovato una squadra scarica. Anche se i calciatori ti dicevano ok, io ho visto una squadra scarica. Ho dovuto lavorare sulla testa di ognuno e sono stato sempre trasparente con loro. In rosa ci sono calciatori molto validi, ma non posso aspettarli, non posso rischiare che qualcuno sbagli una partita perché non ho tempo. Gioca chi sta bene.
Una mia riconferma? E’ prematuro parlarne. Per ora voglio pensare al Cittadella, voglio andare lì e vincere.”

di Edoardo Porcaro