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Benevento forte grazie a uomini veri

Posted By Redazione On 27 maggio 2017 @ 17:11 In Calcio,Primo Piano | No Comments

E’ proprio vero che in una partita di calcio sono condensati decine di stati d’animo, centinaia di emozioni, migliaia di tuffi al cuore. Contro lo Spezia i circa dodicimila tifosi che hanno riempito i gradoni del “Ciro Vigorito” per la gara del turno preliminare dei playoff hanno vissuto 94 intensi minuti sull’ottovolante delle emozioni, in balia degli eventi e dei colpi di scena. Alla fine l’urlo liberatorio di gioia è stato dei giallorossi (2-1), mentre il pianto scendeva copioso sulle guance dei circa cento tifosi liguri che, dopo la rete di Nenè, già pregustavano i tempi supplementari, proprio come l’allenatore Mimmo Di Carlo che nel dopo partita ha raccontato la sua verità e cioè che “lo Spezia meritava di giocare 120 minuti perché alla fine avrebbe senz’altro vinto”. Purtroppo il tecnico di Cassino, suo malgrado è abituato a fare solo chiacchiere, forse anche lui, essendo della provincia di Frosinone, c’è rimasto male per la sconfitta patita da parte dei ciociari nel Sannio. Di Carlo fa solo chiacchiere, questa è la realtà. Il sogno continua, con il Perugia un’altra battaglia Dopo il sogno anche la sfida continua. Superato i liguri dello Spezia, al Vigorito arriva il Perugia, l’ultimo ostacolo che ancora c’è per affrontare la finale. Avete capito bene: la finale per approdare nella serie A TIM. Si tratta della semifinale di andata ed il Benevento la gioca in casa non per aver concluso il campionato a pari punti con gli umbri, non perché i perugini nel campionato hanno pareggiato al Vigorito e vinto al Curi 3-1, ma solo perché il presidente Oreste Vigorito, aveva dato la società (con la gestione economica a suo carico, ben s’intende) nelle mani di Fabrizio Pallotta che ne assumeva anche la presidenza, il quale nel pagare in ritardo le ritenute Irpef del primo trimestre relative al torneo di Lega Pro della decorsa stagione, il Benevento veniva penalizzato di un punti da scontare in questo torneo. Quindi, se il Perugia si trova al quatto posto, lo si deve alla precedente dirigenza e non già alla bravura del Perugia che si appresta a disputare la gara uno in trasferta. Il Benevento di Oreste Vigorito ha, però, ambizioni importanti, nella doppia sfida con gli umbri, i giallorossi metteranno in campo tutta la loro esperienza. Senza tanto guardare ai numeri, relative alle statistiche degli scontri diretti, che assegnano al Perugia 4 vittorie contro le tre del Benevento ed altrettanti pareggi, nei dieci scontri sinora disputati in campionato. Ma in certi casi si può essere più forti della cabala, le maledizioni si possono anche spezzare. Il Benevento si presenta alla sfida forte della netta vittoria ottenuta contro lo Spezia e consapevole dei propri mezzi. Mai infatti si deve dimenticare da dove arriva questa squadra, nessuno avrebbe mai pensato che la prima stagione della serie B si potesse concludere con l’ingresso nei playoff e con qualche vittoria in più e pareggi in meno (in casa) il finale della squadra di Marco Baroni poteva essere ben diverso. E guardando alla posizione di oggi, molti auspicano che si potrebbe arrivare alla finale per la promozione in A. E se poi ci si arrivasse davvero sarebbe un autentico miracolo… Il Perugia di mister Cristian Bucchi gioca un calcio propositivo, in possesso di una forte identità tattica (4-3-3) e con atteggiamento aggressivo. Il tecnico romano è diventato famoso per le sue squadre offensive, per la spinta delle tre punte che si interscambiano tra di loro le posizioni, con i centrocampisti che fanno gioco. Tra le squadre che si trovano nelle prime posizioni è quella che ha collezionato più pareggi ben 20 (11 in casa e 9 fuori), con un attacco che ha realizzato 54 reti, subendone 40, con Di Carmine (13 reti) migliore realizzatore, seguito a ruota la Nicastro, seguito ad una lunghezza da Mustac- chio e Dezi. Perugia avversaria difficile da affrontare senza distrazione alcuna. Una curva fantastica che vibra ad ogni emozione Difficile se non impossibile descrivere quelle che alla fine di una giornata calcistica così come contro, Avellino, Frosinone e per ultimo Spezia, sono solo emozioni. Del resto la Curva Sud del Benevento è un insieme di emozioni, di stati d’animo. Il popolo giallorosso come sempre è fianco dei suoi beniamini. Oggi al Vigorito contro il quotato Perugia, ma anche nella gara di ritorno, nonostante la giornata non festiva al Curi, si prevede che ci saranno non meno di millecinquecento cuori sanniti vestiti di giallorosso, trasportati da autobus, pullmini e da centinaia di auto. Perché la tifoseria crede fermamente nel progetto del presidente Oreste Vigorito e non manca occasione per dimostrare l,’attaccamento dei sanniti al “patron” che sta portando il nome della nostra città alla conoscenza del Centro-Nord, sì diciamoci la verità, Benevento pur essendo una provincia, parecchi non sapevano in quale punto dell’Italia si trova. Oggi è tutto diverso, grazie a Vigorito ed il suo attaccamento ai colori giallorossi. La curva Sud, per un campionato intero, è stata da brividi, da pelle d’oca. E così sarà anche in questi playoff, quando il traguardo potrebbe essere ancora più vicino.

di Antonio Buratto


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