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direttore Antonio De Cristofaro

Rocca, Consiglio Provinciale: resoconto lavori

Scritto da il 22 aprile 2015 alle 19:35 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Si è riunito oggi il Consiglio Provinciale di Benevento sotto la presidenza di Claudio Ricci. E’ stato adottato lo Statuto della Provincia, che era l’argomento istituzionalmente più rilevante tra quelli iscritti all’ordine del giorno dei lavori. Il provvedimento, come del resto gli altri, è stato adottato all’unanimità dei voti.

Il Presidente Ricci, nel commentare la seduta odierna, ne ha giudicato positivamente la conclusione ed ha dato atto all’Assemblea di aver svolto un ottimo lavoro, improntato alla costruttività ed alla efficienza. Particolare soddisfazione è stata espressa da Ricci per l’adozione dello Statuto, l’architrave della vita amministrativa dell’Ente, che ne regola ed indirizza le attività. Lo Statuto, che dovrà ora essere approvato dall’Assemblea dei Sindaci, costituisce, secondo Ricci, una pietra miliare della sua Amministrazione.

Il documento, redatto da una Commissione appositamente istituita, ha ottenuto il plauso convinto di tutte componenti politiche perché il lavoro istruttorio, come ha sottolineato il Presidente, è stato improntato alla ricerca della massima condivisione possibile.

Lo Statuto infatti, secondo le indicazioni di Ricci, che ha emanato allo scopo due Decreti nello scorso mese di dicembre, è stato redatto nel corso di alcuni mesi di lavoro da parte di una Commissione composta da tutti i Consiglieri provinciali con la cooperazione di un Gruppo tecnico, presieduto dal Segretario generale Franco Nardone e composto da funzionari dell’Ente.

Le discussioni in sede di Commissione sono state quindi rappresentate, sempre su disposizione del Presidente Ricci, a tutti i Sindaci del Sannio, cui è stata inviata una nota a firma del Segretario Generale.

Il documento, che recepisce ovviamente le innovazioni legislative della legge 56 del 2014, tiene intatta la sua natura originaria che è fortemente ancorata alla storia e alle radici del Sannio. Esso interviene a garanzia degli istituti di partecipazione democratica alla gestione della cosa pubblica da parte dei cittadini; assicura a tutto il Consiglio Provinciale gli strumenti di controllo e di promozione dell’attività amministrativa; afferma la effiacia, la efficienza e la economicità della gestione degli Uffici.

La scelta di una redazione ampiamente partecipata è stata peraltro riconosciuta dagli stessi Sindaci nel momento in cui hanno richiesto chiarimenti ed informazioni sui contenuti del documento ed hanno partecipato, sia pure solo informalmente, alla discussione odierna nella Sala del Consiglio. Erano infatti presenti in Aula i sindaci di Circello, Gianclaudio Golia, e di Castelfranco in Miscano, Antonio Pio Morcone. L’approvazione infine da parte di tutti i Consiglieri del documento costituisce ovviamente la conferma definitiva della strategia politica di partecipazione al confronto di tutte le forze politiche in un momento così difficile dal punto di vista istituzionale e socio-economico.

Un altro argomento di grande rilevanza adottato oggi dal Consiglio Provinciale ha costituito un momento politicamente ed istituzionalmente molto significato per la azione di governo di Ricci in quanto ha ottenuto anche il convinto via libero dall’opposizione: si tratta della risoluzione del contratto di fitto dell’azienda agricola di Casaldianni in territorio di Circello. Il provvedimento, che consentirà un rilevante alleggerimento dei conti del Bilancio dell’Ente, dimostra, a giudizio del Presidente, lo sforzo che la sua Amministrazione sta portando avanti per tenere sotto controllo la situazione di cassa dell’Ente, sforzo condiviso e approvato da tutte le componenti del Consiglio.

Per quanto riguarda la cronaca dei lavori, occorre ricordare che i Consiglieri provinciali si sono raccolti in raccoglimento per la tragedia consumatasi nei giorni scorsi nel Mediterraneo e per la prematura scomparsa del Consigliere comunale di Benevento Cosimo Varricchio.

Su richiesta del Presidente Ricci è stata rinviata la discussione sul terzo punto all’Ordine del giorno dei lavori e cioé: “Definizione degli indirizzi per la designazione di rappresentanti provinciali presso enti, aziende, istituzioni e societa’ partecipate”,al fine di consentire approfondimenti di natura tecnica. Il rinvio è stato approvato all’unanimità.

Su richiesta quindi del Consigliere Claudio Cataudo è stato chiesto il rinvio del punto 6 concernente all’O.d.G.: “Convenzione con la Fipsas per la gestione dei diritti esclusivi della pesca di tre tratti del fiume Tammaro”. Secondo il Consigliere il rinnovo della Convenzione, almeno dalle carte agli atti, non è agli stessi patti e condizioni precedenti, ma anzi prevede un ampliamento dei tratti in concessione. Secondo il consigliere era necessario un avviso pubblico per la concessione e per questo ha chiesto un approfondimento ulteriore.

La proposta di Cataudo è stata accolta a voti unanimi.

Si è passati, quindi, a discutere sulla bozza di Statuto.

A tale riguardo ha relazionato il Presidente. Qusti ha ricordato che “lo Statuto viene adottato in un ente che non vive in condizione di normalità. Anzi, dopo questo primo periodo di gestione debbo confermare le mie perplessità già manifestate sin dal primo momento in particolar modo riguardo all’assetto istituzionale che viene fuori dalle modifiche introdotte dalla legge 56 dell’aprile del 2014. Le incertezze che ci trasciniamo da tanti mesi potrebbero peraltro aggravarsi: proprio in queste ore potrebbe verificarsi una ulteriore novità che modificherebbe ancora di più i nostri rapporti istituzionali. Noi siamo obbligati a continuare a gestire i servizi sebbene questi, secondo la legge, non sono più di nostra competenza. E questa è veramente difficile da accettare. Le interlocuzioni regionali su questi argomenti, si concludono quasi sempre con un nulla di fatto. E non basta. Mi hanno imposto la relazione sulla società partecipate, per mandarla, non ad un organo politico, ma alla Corte dei Conti. Ed allora bisogna parlare chiaro: come fa un presidente di Provincia a dire entro il 31 marzo alla Corte dei Conti che una partecipata va bene, un’altra no, se non conosco le competenze di cui devo occuparmi?. Ed ancora: entro il 31 maggio, dovremmo approvare il Bilancio di previsione per il 2015: ma la voce cultura la devo tenere in considerazione o no? E sul turismo, devo impegnare risorse oppure no? E sull’agricoltura? È questo lo stato dell’arte. Signori Consiglieri, vi chiedo tuttavia di approvare lo Statuto: ma io per primo dico che lo Statuto nasce in un momento in cui non sappiamo fino in fondo quelle che sono e saranno le nostre competenze future. Sono diversi mesi che stiamo lavorando su questi temi, ma il quadro istituzionale e legislativo mi pare peggiorato. Si comincia a ventilare la ipotesi di rinvio sulle riforme istituzionali. Se vanno a cambiare anche di una virgola di quello licenziato fino ad oggi, si ricomincerà da zero. I tempi si allungano, e continuare ad avere le Province in questo stato di incertezza e senza risorse finanziarie è gravissimo. Rispetto all’anno scorso dobbiamo contare 7,2 milioni di Euro in meno in Bilancio. In non so che cosa dobbiamo scrivere in Bilancio. Il quadro normativo, ci obbliga a navigare a vista. In ogni caso ho pensato che fosse mio dovere cercare la massima cooperazione e collaborazione da parte di tutti. E non solo da parte di tutto il Consiglio provinciale. Abbiamo chiesto anche ai Sindaci una condivisione la massima possibile: del resto noi abbiamo cercato di portare avanti un lavoro il più rispettoso possibile della legge vigente”.

Il Consigliere Claudio Cataudo ha osservato come le difficoltà gestionali, economiche e legislative che affliggono la Provincia sono intuite da parte delle popolazioni amministrate. “Il momento è tanto grave da rendere opaco un appuntamento come questo che è davvero importante. E’ stato svolto un lavoro intenso e un buon lavoro da parte dei Consiglieri e degli stessi Uffici per conseguire questo risultato, sia pure nella diversificazione dei ruoli e delle posizioni politiche. Il nostro contributo è stato serio e scevro da qualsivoglia strumentalità politica. E’ ora necessario far seguire alle previsioni normative statutarie i concerti atti di innovazione regolamentare interna. In ogni caso io con orgoglio invito all’approvazione dello Statuto, che naturalmente è uno strumento perfettibile, come ogni cosa; ma nella situazione attuale, con le norme con le quali ci siamo confrontati, penso che questo Statuto sia il migliore possibile”.

Il Consigliere Renato Lombardi ha detto di condividere l’impostazione del tono e il contenuto del discorso di Cataudo e si è unito al compiacimento per il lavoro svolto dagli Uffici. Il Consigliere ha anche auspicato che finalmente il Legislatore regionale e quello statale vogliano dare delle risposte ai tanti problemi che sono rimasti sul tappeto dopo l’approvazione delle legge 56 del 2014. Ed infine ha detto: “In Commissione abbiamo lavorato nell’interesse dell’Ente e non certo delle nostre rappresentanze politiche”.

Per alzata di mano, il documento di Statuto è stato approvato all’unanimità.

Si è quindi passati al punto all’O.d.G.: “Acquisizione al demanio stradale provinciale di area adibita a viabilità di pubblico transito della provinciale “S. Agata – Presta” di collegamento tra le Ss.Pp. n. 118 – 121″ in Sant’Agata de’ Goti, catastalmente censita al foglio n. 22 mappale n. 370 – art. 31 commi 21 e 22 legge 448/1998 (Finanziaria 1999)”. Sulla questione ha relazionato il Consigliere provinciale Lombardi. L’argomento è stato approvato all’unanimità.

Sul quinto punto: “Azienda agricola Casaldianni: risoluzione del contratto di fitto” ha relazionato il Presidente Ricci, il quale ha ricordatop che l’Azienda, che ha una estensione di320 ettariin tenimento di Circello, costituisce un lascito ereditario all’Ospedale Civile “Rummo”. La Provincia l’ha affittato per circa 150mila Euro l’anno con l’intenzione di far sì che nella tenuta si avviassero interventi e ricerche sulla zootecnia, l’agricoltura etc. Oggi però, ha spiegato Ricci, a causa della Legge di Stabilità e di altre norme degli ultimi mesi, c’è l’obbligo di dismettere questo tipo di attività: anche su questo argomento, il Presidente ha ritenuto di fare in modo che vi fosse la più ampia condivisione da parte del Consiglio.

Il Consigliere De Minico ha denunciato quello che a suo dire ha costituito uno sperpero di denaro pubblico in circa 7 anni per una iniziativa improduttiva. De Minico ha definito dunque i Consiglieri provinciali in carica come “bonificatori” delle casse pubbliche. “Devo dare atto del coraggio del Presidente Ricci che sta sconfessando anche l’operato di amministratori del suo stesso Partito che in passato hanno governato la Provincia. Non capisco perché questo Ente abbia avviato questa operazione tanto più che l’Ente ospedaliero non sapeva che farsene”.

E’ intervenuto informalmente anche il sindaco di Circello il quale ha a sua volta denunciato che la collettività di Circello non ha mai potuto giovarsi di quella immensa proprietà che invece ha visto l’instaurarsi di una sorta di vera e propria anarchia perché non esiste alcun tipo di controllo sulle attività che vi si svolgono.

Il consigliere Giuseppe Molinaro chiede dei chiarimenti sul provvedimento.

Il Consigliere Domenico Matera ha chiesto di conoscere se, come tutti gli enti pubblici sono tenuti a fare, sia stata richiesta per i fitti passivi la riduzione del 15% come per legge. Sul tema specifico di Casaldianni Matera ha affermato che dovrebbero essere salvaguardati i contratti in essere di natura economica e produttiva con scadenza anche pluriennale. “Va detto però che la Provincia non ha più la competenza in materia di agricoltura. Non può comunque essere fatta scelta diversa che non quella della dismissione del contratto di fitto”.

Il Consigliere Damiano ha chiesto di verificare tutte le questioni aperte che costituiscono un costo per la Provincia e che debbono essere normalizzate in particolare per quelle relative a materie che non sono più di competenza.

Il Consigliere Cataudo ha espresso parere favorevole sulla dismissione della Azienda, anche se riconosce che all’origine quel provvedimento aveva una sua giustificazione su progetti di carattere innovativo.

Il Consigliere Giuseppe Ruggiero ha richiamato sulla questione l’attenzione per il fatto che la Provincia ha anche incamerato fondi cospicui dai contratti di subaffitto soprattutto derivanti dalle colture olivicole e delle graminacee. Il Consigliere ha sottolineato anche la necessità di dare spazio al Comune di Circello quale supervisore alla gestione di Casaldianni.

Il Consigliere Oberdan Picucci ha dichiarato il suo voto favorevole alla proposta.

Il Consiglio De Minico ha infine invitato ad avere una certa prudenza nell’azione di rescissione in relazione a possibili contenziosi ed ha chiesto formalmente una relazione tecnica generale sulle entrate e uscite di questa operazione nel corso degli anni perchè è necessario che qualcuno si assuma la paternità di quella operazione.

Alla fine del dibattito la proposta è stata approvata all’unanimità.

 

 

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