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Lipu, di nuovo allagata la passerella pedonale ai piedi di via Grimoaldo re

Scritto da il 4 febbraio 2015 alle 19:20 e archiviato sotto la voce Ambiente, Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Le piogge degli ultimi tre giorni hanno fatto salire di nuovo le acque del fiume Calore, che pure senza arrivare ancora a livelli preoccupanti hanno comunque determinato un nuovo allagamento della passerella pedonale in costruzione ai piedi dell’argine di via Grimoaldo Re. Tutto ciò conferma quanto affermato nell’ultimo intervento della Lipu, ma sono concetti che la Sezione locale dell’Associazione sostiene da anni, ossia che non è opportuno costruire nell’ambito dell’alveo di piena di un corso d’acqua, innanzitutto per i danni che si fanno alla natura, ma anche per le conseguenze sulle opere pubbliche, e in particolare gli alti costi di gestione per ripristinare la loro funzionalità.

L’allagamento della passerella pedonale in costruzione, realizzata nell’ambito della riqualificazione dell’ex Colonia elioterapica con i fondi del Piu Europa, è avvenuta per la seconda volta nell’arco di una settimana. Le acque del Calore hanno ricoperto di nuovo una buona parte della passeggiata in cemento trasportando altri detriti fluviali, soprattutto limo, il quale si aggiungerà all’altro lasciato dalla precedente piena costituendo uno spesso strato sopra il piano di calpestio. Interviene a questo riguardo ancora Marcello Stefanucci, delegato provinciale della Lipu: “Fortuna del Comune è che tutto questo sta avvenendo nella fase di realizzazione dell’opera, quando il cantiere è ancora aperto, con la possibilità di ripristinare la funzionalità della passeggiata e permetterne l’inaugurazione in primavera, ma cosa accadrà se ciò avverrà annualmente? Essendo la passerella pedonale realizzata nell’alveo di piena del Calore, soggetto anche alle sole piene ordinarie del fiume, è preventivabile che quanto accaduto in questi giorni invernali si ripeterà nei prossimi anni, forse non tutti gli anni, ma capiteranno delle annate in cui il fiume invaderà più di una volta tutto l’alveo compreso tra i due argini cittadini portando decine e decine di metri cubi di materiale che successivamente dovrà essere rimosso, con quali mezzi e forza lavoro? e con quali costi? presumo alti.”
“Inoltre – aggiunge Stefanucci – i costi di manutenzione lieviteranno perché, oltre a rimuovere il limo dalla passerella pedonale, si dovrà tagliare la vegetazione che naturalmente crescerà tra le pietre posizionale tra la passerella e il resto dell’alveo del fiume. Questo pietrisco di media pezzatura, che è stato probabilmente posizionato a ridosso della passerella sia per difenderla dagli eventi di piena sia per non farla affogare eccessivamente dalla vegetazione, con il limo che il fiume sta trasportando e che si inserirà tra le pietre sarà invaso dalla vegetazione nonostante un probabile telo antiradici posizionato al disotto.”

La Lipu per evitare in futuro cementificazioni di aree naturali in prossimità dei fiumi e per scongiurare spreco di denaro pubblico in opere dagli alti costi di manutenzione, chiede al Comune di Benevento di rivedere tutte le opere del genere previste a ridosso dei corsi d’acqua, dando la disponibilità a sostenere tecnicamente queste scelte, così come sta avvenendo per l’ansa fluviale di Cellarulo, dove però il confronto sta avvenendo esclusivamente per iniziativa dei tecnici e non della parte politica.

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