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direttore Antonio De Cristofaro

Telese Terme, il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio 2014

Scritto da il 1 novembre 2014 alle 11:13 e archiviato sotto la voce Territorio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Nella serata di giovedì 30 novembre il Consiglio comunale di Telese Terme ha approvato con nove voti favorevoli e tre contrari il Bilancio di previsione 2014, la relazione previsionale e programmatica e il bilancio pluriennale per il triennio 2014-16. Aillustrarne i punti salienti nel corso del Civico consesso è stato il sindaco di Telese Terme, Pasquale Carofano all’interno della relazione nella quale ha colto l’opportunità per fare una serie di precisazioni.

La prima, ricorda il sindaco Carofano era relativa ai tempi di approvazione. “Nessun mistero, nessuna forzatura – precisa il primo cittadino – stanno  dietro la chiusura delle partita in zona Cesarini, ma solo la necessità e la volontà di lavorare fino all’ultimo per approntare un documento di programmazione serio ed analitico che rispondesse con equilibrio e responsabilità, in un contesto di incertezza normativa e finanziaria, ai tanti problemi che abbiamo davanti. L’ultima modifica dei trasferimenti erariali è stata approvata il 16 settembre 2014 e che era data per certa una ulteriore proroga dei termini. Molti atti propedeutici al bilancio sono stati già proposti ed approvati dal Consiglio Comunale, in ben due sedute nelle quali al centro sono finite questioni relative alle politiche tributarie locali precedute da corrispondenti riunioni delle commissioni consiliari: abbiamo trattato la Tasi, la Tari, l’Imu, approntate le tariffe e i regolamenti”.

Il sindaco Carofano ricorda che “sarebbe stato semplice fare come hanno fatto in tanti: prelevare dai cittadini dai 400mila ai 600mila euro. Con la nuova Tasi abbiamo scelto invece di tener fede al nostro impegno di ridurre, o quanto meno contenere la pressione fiscale e abbiamo azzerato la Tasi facendo risparmiare ai contribuenti di Telese Terme non solo soldi, ma anche complicazioni. Siamo riusciti a garantire la totale esenzione da imposte e tasse locali  prima casa e ad estendere il beneficio agli immobili concessi in comodato. Riteniamo che queste siano scelte forti, significative, concludenti”.

La seconda è sull’indebitamento dell’Ente. “Il presente purtroppo non dipende solo da noi, dalle scelte che facciamo, ma è pesantemente condizionato dall’eredità che ci è stata lasciata. È vero per l’Italia, è vero per Telese Terme! In questo bilancio abbiamo dovuto finanziare quasi 300mila euro di debiti rinvenuti da precedenti esercizi finanziari e lo abbiamo fatto senza ricorrere a nuovi indebitamenti. Riteniamo che il nostro Comune sia già troppo indebitato, abbiamo € 12.258.878,46  di indebitamento un valore medio corrispondente di 1.844 per abitante, € 980.381,00 di oneri finanziari, annui, per ammortamento prestiti oltre 77.000 per altri 10 anni  da sborsare alle Ferrovie, ben oltre il limite di indebitamento ordinario dell’8%. Si capisce bene che il ricorso all’indebitamento determina il consolidamento della spesa per interessi per 10, 20 anni e deve esser finanziato con ricorso a nuove entrate o a riduzione delle spese. Il nostro futuro e quello dei nostri figli è stato perciò ipotecato da tempo!”.

“Viene dunque da chiedersi: sono stati buoni politici quelli che hanno fatto quelle scelte di investimento, sono stati tutti veri investimenti per la collettività di Telese? Possiamo porci criticamente la domanda, ma non possiamo cambiare la realtà e quindi dobbiamo pagare l’ammortamento dei mutui e finanziarlo con il bilancio! Si tratta di spese fisse che determinano la rigidità cosiddetta strutturale, insieme alle spese di personale. Anche qui scontiamo le scelte fatte in passato e non ci consentono alcunché, né progressioni verticali, orizzontali, né uffici di staff, nuove assunzioni; possiamo solo cercare di aumentare la produttività del lavoro migliorando l’organizzazione e utilizzando i fondi di produttività non a pioggia, ma per obiettivi”.

Un passaggio Carofano l’ha riservato al ruolo dei dipendenti nella macchina comunale rispetto ai quali sono stati registrate posizioni critiche e polemiche da diverse parti. “Non cerchiamo capri espiatori – ha detto Carofano – non seguiamo l’onda populista che identifica il dipendente pubblico nel fannullone, ma cerchiamo di esaltare le risorse umane che abbiamo a disposizione, chiedendo loro uno sforzo massimo. Va riconosciuto lo sforzo che viene richiesto a chi è in servizio oggi, con contratti di lavoro congelati dal 2009, con un carico di responsabilità, di adempimenti, di novità e di difficoltà crescenti. Questo mi sembra giusto dirlo in risposta a chi ci ha rimproverato di non aver tagliato le retribuzioni e di aver approvato progetti di produttività per il recupero Ici!”.

Ancora un approfondimento sulla Tasi, abbassata allo zero percento. “Ci è sembrato giusto ed equo che siano gli evasori a pagare, invece che prelevare le risorse necessarie per il funzionamento dei servizi mediante introduzione della Tasi o l’aumento della copertura dei servizi a domanda individuale: impianti Sportivi, mensa e trasporto scolastico per i quali non è stato recuperato neanche il tasso di inflazione da anni e sono state mantenute le agevolazioni e le esenzioni per le fasce deboli. Di questi tempi non è poco!”.

Altro tema affrontato quello della possibile introduzione della tassa di soggiorno. “A chi ha gridato allo scandalo, vogliamo ricordare che questa imposta fu istituita in Italia per la prima volta nel 1910 per le sole sezioni termali, climatiche e balneari e che oggi in Italia sono 650 i comuni che la applicano e molti altri, tra quelli che hanno i requisiti si apprestano a farlo per reperire le risorse necessarie nell’epoca del federalismo fiscale municipale”.

Infine un passaggio complessivo sul bilancio “che non è solo numeri ma porta con sé dietro valori finanziari modesti e quasi irrisori, una visione chiara della nostra città ora insignita anche del titolo di Città d’arte e di turismo. Vogliamo esaltare le sue vocazioni, la sua storia, la sua cultura. Da qui il progetto di approvare uno stemma e un Gonfalone Comunale che conseguano il riconoscimento ufficiale, l’adesione alla associazione delle vie Francigene, l’idea di investire sulla promozione turistica, manutenzione, formazione e recupero di siti culturali e ambientali locali finanziati con l’imposta di soggiorno. Vogliamo attuare pienamente il principio di sussidiarietà, sollecitando, attivando e coinvolgendo tutte le associazioni presenti sul territorio, in attuazione dell’art. 118 della Costituzione. In conclusione, questo bilancio è povero di soldi ma ricco di idee, è un bilancio che esprime la serietà e la responsabilità politica di una amministrazione che guarda al bene comune di una città, turistica-termale, moderna, solidale”.

Il sindaco nel corso della seduta ha risposto alle osservazioni dell’opposizione, invitando il consigliere Martucci “a non affannarsi nel delineare scenari di taglio catastrofista”.

Infine la precisazione è arrivata sull’ultimo punto all’ordine del giorno proposto dal gruppo consiliare ‘Telese Terme 2010′ sulla costituzione di un comitato consultivo a livello comunale. “Il voto contrario della maggioranza, esclusa l’astensione del vicesindaco Aceto, è dettato dalla mancata volontà dell’opposizione di una condivisione del tema con la maggioranza anche perchè l’occasione per discuterne si era già presentata nel corso del precedente Consiglio comunale. Ma in quella sede scelsero di allontanarsi dall’Aula e ora, stando ai loro comodi, avremmo dovuto tornare sul tema anche, invitati a dire la loro, il duo Fuschini – Martucci non ha ancora prospettato il suo punto di vista politico sull’attuale tracciato, noi invece lo abbiamo fatto. Le scelte importanti, ricordo non possono attendere. Dicano anche questo Fuschini e Martucci, se realmente sta a cuore la necessità di informare con cura i nostri concittadini”.

Quanto ai punti toccati nella relazione e alle cose fatte nel corso del quinquennio amministrativo saranno ampiamente illustrate nella relazione di fine mandato che sarà redatta ai sensi della normativa vigente.

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