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direttore Antonio De Cristofaro

Amorosi e Castelvenere, il teatro che unisce due comunità

Scritto da il 1 luglio 2014 alle 18:42 e archiviato sotto la voce Territorio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

AmoTe, Amorosi Teatro Festival,  storie d’amore e di libertà, la rassegna teatrale ritorna in scena ad Amorosi dal 2 al 15 luglio 2014, organizzata dall’assessorato alla cultura del comune amorosino e da Tabula Rasa Eventi che ne ha curato anche la direzione artistica. Una collaborazione che quest’anno si estende al comune di Castelvenere portando il festival nel cuore del suo centro storico

Non è il teatro che è necessario, ma assolutamente qualcos’altro. Superare le frontiere tra me e te… arrivare ad incontrarti….”  Jerzy Grotowski
 
La finzione teatrale che entra nella vita reale, la quotidianità che si misura con l’eccezionalità. Un rito collettivo che aiuta a recuperare il senso di comunità perché accomuna in libertà, fa sognare, ridere, piangere, sentire, sfogare, svuotare, agire e reagire. Del resto è proprio questa una delle opportunità più intriganti offerte dal teatro, riuscire a mettere a confronto e delle volte a nudo, allo scoperto, relazioni, sentimenti, personalità, solitudini individuali e disagi collettivi. L’idea è quella di raccontare conflitti, separazioni, affanni, identità negate, riscoperte, dando voce a storie di libertà e d’amore.  
Storie di libertà e d’amore che sono proprie di due comunità, Amorosi e Castelvenere. Storie di libertà e d’amore che ritornano per chi in fondo ha la possibilità di viverle, di scriverle, di costruirle.
AmoTe, Amorosi Teatro Festival, due comunità unite nel portare avanti un progetto che è al tempo stesso passione e sogno, impegno collettivo che va ben al di là della singola iniziativa. Un impegno che nasce da lontano, anticipato da un progetto sperimentale e divulgativo dedicato al teatro. PERFORMARE, una pratica di ricerca e d’indagine sul campo, ma allo stesso tempo un’attività formativa, culturale e sociale innovativa che si basa sulla partecipazione attiva e dal basso. In altri termini il messaggio che AmoTe, Amorosi Teatro Festival, da cinque anni prova a costruire, a plasmare. Un messaggio condiviso con chi è impegnato, attivo, in questi territori, ogni singolo giorno, al di la di tutto e tutti, ben al di la di qualsiasi altra cosa.
Un atto d’amore, espressione di passione e ragione. Il desiderio di ritrovarsi insieme, in un bel luogo, Palazzo Maturi, il teatro comunale di Castelvenere, che appartiene al vissuto di un’intera comunità, che da sempre ama il teatro e lo pratica.
Una sollecitazione all’incontro con un teatro povero e autentico  nel cortile di un centro cittadino che diventa luogo della rappresentazione e della scena.
La trasposizione di un’emozione unica e autentica in questo piccolo angolo di entroterra campano,  così lontano, così vicino, da tutto e tutti, nel cuore di una comunità che ha imparato e ha fatto sua quella che è l’essenza stessa del teatro e dell’arte, unica e autentica. Un’emozione che abbraccia i comuni di questo straordinario comprensorio con l’iniziativa Viaggiando s’incontra, promossa dall’assessorato regionale al turismo, mirata alla valorizzazione e alla promozione degli eventi promossi in questo piccolo angolo di Campania.
 
Festival che partirà ufficialmente mercoledì due luglio dal carcere di Secondigliano con lo spettacolo dei Maniphesta Teatro e Giorgia Palombi con gli uomini del carcere di Secondigliano, studio di un particolare. In serata, a Palazzo Maturi ad Amorosi, la festa di apertura della quinta edizione di AmoTe. Eduardo… l’altro, una festa conviviale, di comunità, con l’eccellenza della grande tradizione enogastronomica e dolciaria sannita condita dal buon vino di Castelvenere. 

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