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Povertà alimentare, De Girolamo: ‘Trovare risorse per far partire fondo indigenti’

Scritto da il 17 ottobre 2013 alle 10:13 e archiviato sotto la voce Attualità, Sociale. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

“Abbiamo 4 milioni di persone che soffrono di povertà alimentare nel nostro Paese, per questo credo sia importante aver finanziato nella legge di Stabilità il Fondo indigenti che ci consentirà di proseguire l’assistenza con pacchi e pasti. Per ora abbiamo sbloccato 5 milioni di euro per il 2014, che sono un primo passo, ma che ci consentiranno di avviare un meccanismo che non aveva risorse. Abbiamo bisogno, però, che anche le aziende e i privati siano coinvolti e facciano la loro parte. Li invito quindi a donare le eccedenze al Fondo per alimentarlo e alimentare così milioni di italiani in difficoltà. Allo stesso tempo sto approntando una proposta di sgravi fiscali che possa ulteriormente incentivare il recupero del cibo nella filiera alimentare. Dobbiamo creare un circolo virtuoso tra aziende, enti caritativi e Istituzioni che garantisca ai poveri l’assistenza di cui hanno bisogno. Non possiamo restare fermi, dobbiamo superare anche a livello culturale gli individualismi”.

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, è intervenuta al convegno organizzato dal Banco Alimentare a Roma “Legge del Buon Samaritano: non sprecare cibo è possibile. Dall’Italia all’Europa”, in coincidenza con la Giornata mondiale della Alimentazione.

“Credo che la lotta agli sprechi alimentari – ha proseguito il Ministro – debba essere una priorità politica tanto a livello nazionale, quanto comunitario. Assume un significato particolare, poi, la coincidenza del decennale della Legge del Buon Samaritano con la Giornata mondiale dell’Alimentazione, che abbiamo celebrato alla Fao. Proprio lì ho appena avuto modo di ricordare come sia dovere di chi ha responsabilità di governo nel mondo trovare soluzioni perché sia garantito a tutti l’accesso al cibo. Stridente è infatti il contrasto tra il miliardo di persone che non hanno da mangiare e i numeri spaventosi sullo spreco alimentare nei Paesi occidentali. Sono due fronti sui quali dobbiamo intervenire senza aspettare più tempo, tanto sotto il profilo normativo quanto sotto quello culturale”.

“La Legge del Buon Samaritano è un esempio da seguire: con un solo semplice articolo si è semplificato un processo che ha consentito alle organizzazioni caritative di recuperare cibo perfettamente commestibile e al Banco alimentare di distribuire più di due milioni e mezzo di piatti pronti. Una norma chiara e semplice, che a costo zero elimina burocrazia, attua i principi di solidarietà e sussidiarietà e fa sì che pasti caldi raggiungano chi ha fame, invece di finire in discarica. Ecco, penso che dovremo prendere a modello questo tipo di intervento, perché si traduce in quel fare per la collettività che deve essere sempre il faro per l’azione politica”.

“Sprecare è un delitto. Dobbiamo farlo capire agli italiani, che possono con i loro comportamenti cambiare radicalmente la situazione, anche senza nessuna nuova legge. Buttiamo nelle spazzatura 12 miliardi di euro di cibo, una cifra pari a 3 volte il valore dell’Imu sulla prima casa. È evidente allora – ha concluso De Girolamo – che dobbiamo intervenire anche e soprattutto a livello culturale e informare i nostri cittadini sulla necessità di combattere gli sprechi”.

 

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