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Calcio, Vigorito: “Temevo la retrocessione”. Carboni: “continuare a volare bassi”

Scritto da il 10 marzo 2013 alle 19:47 e archiviato sotto la voce Calcio, Primo Piano, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

C’è soddisfazione in casa Benevento dopo la vittoria nel derby contro il Sorrento. In sala stampa hanno parlato, i calciatori Mengoni e Germinale, il tecnico Carboni e il patron del sodalizio giallorosso Vigorito.

Queste le parole di Andrea Mengoni:

“Tutte le partite saranno difficili da qui alla fine, specie con le squadre che dovranno salvarsi, anche se oggi non abbiamo sofferto ma fatto la nostra partita. Abbiamo meritato di vincere. Il cambio di mentalità è stato soprattutto quello di entrare in campo e di fare la nostra partita.

Il rigore? Ero lontano ma mi è sembrato netto. L’espulsione però sicuramente era giusta.

Il nostro obiettivo? Raggiungere i play off a fine stagione. Averlo fatto oggi è solo un premio per l’impegno e la determinazione messa fin qui. Ma conterà esserci riusciti al termine del campionato.

Dobbiamo giocare partita per partita. Ora tocca pensare al Prato e a riscattarci dalla gara d’andata. Stiamo facendo delle buone cose e risalendo in classifica ma le somme le tireremo a fine stagione. Solo allora capiremo il Benevento di che pasta è fatto.

Sicuramente contento per aver raggiunto i play off mister Guido Carboni, ma il tecnico toscano invita i suoi a stare con i piedi per terra. “Oggi abbiamo fatto un passo importante ma il campionato non è finito. Ripartiamo da dove volevamo arrivare, cioè dai playoff. Non dobbiamo meravigliarci però se le partite da qui alla fine non saranno facili sia perché incontreremo squadre che dovranno salvarsi, sia perché dovremmo scontrarci con compagini che hanno la nostra stessa ambizione.

Se mi aspettavo un Benevento così? Da fuori vedevo un organico importante. Ma per certi risultati conta avere anche un gruppo che ti segue. Ho cercato di ristabilire degli equilibri in campo. Per me non conta chi gioca ma raggiungere l’obiettivo. I calciatori che ho in rosa sono tutti importanti, perché arrivano le squalifiche e tutti dovranno farsi trovare pronti. Inoltre le partite da qui alla fine non saranno facili e occorre l’apporto di tutti.

L’APPROCCIO – Il Sorrento ci ha chiuso bene, ha ingabbiato Mancosu, ma nonostante questo abbiamo creato sei sette palle gol. Quello che più conta però e che non si sbagli l’approccio alla partita. E’ fondamentale. Dobbiamo crescere anche nelle piccole cose. Ad esempio dobbiamo evitare di prendere ammonizioni inutili come quella rimediata da Rajcic. Per arrivare in fondo occorrerà vincere anche qualche partita fuori casa. L’assenza di Mancosu mi costringerà a ridisegnerà il centrocampo. E’ importante dunque che chi finora non ha giocato si faccia trovare pronto.

SCELTE TECNICHE – Noi abbiamo trovato più equilibrio con una punta centrale e una seconda punta (Marchi, Marotta), ma ci sono anche altre soluzioni come quella delle due punte (Marotta, Germinale). Tutto dipende dalle situazioni.

Marchi ha chiesto il cambio perché non riusciva ad appoggiare il piede a terra. Sulle sue condizioni però ne sapremo di più in settimana.

Montiel ha giocato bene e ha costruito due buone occasioni ma quando sbaglia un po’ si innervosisce. L’ho tolto perché era in diffida ed ho inserito Espinal che è un calciatore dall’indubbio valore.

PRATO – Ora dobbiamo andare a Prato e dare continuità ai risultati ottenuti fin qui. Per noi partite semplici non ce ne saranno, per questo dobbiamo continuare a volare bassi e nella direzione intrapresa”.

Soddisfazione anche sul volto del presidente Oreste Vigorito, che un Benevento così proprio non se lo aspettava. O meglio … “Mi aspettavo di fare un campionato come questo dall’inizio. Ho chiesto al tecnico Carboni di riportare solo un po’ di serenità  e di tranquillità in tutto l’ambiente. Il mio terrore era la retrocessione, credevo che stessimo scivolando lentamente in C2. Con una squadra a rotoli e con tutto quello che stava accadendo, proprio non speravo in una risalita. Per questo ora voglio pensare prima alla salvezza e poi ad altro. Comunque credo che le vittorie non arrivino mai per caso e spero che continuino ad arrivare, specie per chi si è rimboccato le maniche ed è ripartito. Di questo ringrazio soprattutto il pubblico che ci è stato vicino. Prato sarà per noi un esame importante”.

Da possibile partente a uomo decisivo. Questa la nuova vita di Domenico Germinale a Benevento. L’attaccante trevigiano si sta ritagliando sempre più uno spazio nell’undici giallorosso. Oggi è stato decisivo dagli undici metri. Una bella responsabilità. “Dovevo andar via per una scelta tecnica – racconta Domenico – Poi è arrivato il nuovo allenatore e ho deciso di restare. Ringrazio anche i compagni che mi hanno dato una mano. Quando vieni chiamato in causa ti senti più responsabilizzato. Sul rigore mi sono preso una responsabilità, in genere lo faccio sempre. Ho chiesto io di batterlo, ne avevo bisogno e per fortuna è andata bene. Ho tanta voglia di essere determinante. Di trovare più spazio. Sono andato via perché volevo giocare di più e sono rientrato sotto la gestione di Carmelo e Jorge. Per ritagliarsi uno spazio bisogna stare sempre sul pezzo. Mi fa piacere sentire il pubblico dalla mia parte. Da quando si è creata questa sintonia con i tifosi si lavora anche meglio. Il Prato? Una partita come le altre in cui bisognerà soffrire. Dobbiamo andare lì con umiltà e cercare di portare a casa dei punti. Abbiamo bisogno di stare lì davanti”.

Di Edoardo Porcaro

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