- il Sannita - http://www.ilsannita.it -

Fondazione Romano, conversazione con Emilia Bersabea Cirillo

Posted By redazione On 7 ottobre 2013 @ 13:25 In Territorio | No Comments

Mercoledì 9 ottobre, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme, ospita la scrittrice Emilia Bersabea Cirillo. All’incontro, coordinato dal prof. Felice Casucci, si presenta il libro  Gli incendi del tempo, Et Al./ Edizioni, 2013. Dopo il romanzo Una terra spaccata (Edizioni San Paolo, 2010), già presentato in Fondazione nell’ottobre 2010, Emilia Bersabea Cirillo torna, con questa raccolta di racconti, a tessere la sua robusta tela letteraria con l’abilità inconsunta dello stupore dinanzi agli “incendi del tempo”, espressione tratta da una strofa del grande poeta rumeno Paul Celan: i postumi del terrorismo nella vita delle persone, come guerra allo Stato, con i suoi lutti e i suoi reduci; il lavoro in una terra straniera e ostile, lo sradicamento, il dolore del distacco e della memoria, in una vibrante denuncia della perdita di senso estetico del mondo e della perdita dei suoi orizzonti valoriali; l’amore, che “arriva cantando e se ne va piangendo” (antica canzone bretone) che spinge una promessa sposa a tracciare nove cerchi concentrici sulla sabbia, per affidare ad una ritualità magica i desideri del corpo; il violino di Sena che smette di suonare, infrangendo i ripari dell’esistenza, tagliando col suo silenzio la coltre che impedisce di vedere e affermare ogni verità contro violenza e disperazione; gli “infiniti possibili” del grande compositore veneziano Luigi Nono ad Avellino, tra giovani in cerca di una nuova identità culturale, “operosa”, “calda”, piena di “speranza”, che avrebbe travolto tutto e tutti; il “sogno” di Amin, l’adolescente algerino, che aveva dovuto dimenticare il sorriso, la sabbia, la famiglia, e conoscere anzitempo gli incubi della morte, da cui difendersi; il ricongiungimento tra la vecchia Menina e la giovanissima Rosa Spina, uccisa nella rivolta del pane del 1917, interpolata dalla “vita celeste” di Mahler e dalle cure amorevoli di una ragazza polacca, con i “capelli corti tinti di rosso” e “gli occhi blu porcellana”. Un saggio plurimo di poesia narrativa, un libro di struggente attualità e di incontenibile bellezza. Impalpabile, umido respiro di nebbia fitta, risalita dal buio del cuore a pagine bianche rigate di lacrime.

Tutti i video relativi agli incontri settimanali sono visibili sul sito della Fondazione (www.fondazioneromano.it) nella Sezione “Mercoledì culturali”.

Emilia Bersabea Cirillo, architetto, vive e lavora ad Avellino. Ha pubblicato raccolte di racconti. Sue prose sono apparse su Il semplice n.3, 1996, nell’Antologia Racconti di fine millennio, Rimini 2000, Gli esiliati, Avagliano, 2002, su A.D., 2003, Le parole dei luoghi, Avagliano, 2007. Ha pubblicato la raccolta di racconti Fragole, Napoli, 1996, Il pane e l’argilla. Viaggio in Irpinia, Napoli, 1999 e Fuori Misura, Reggio Emilia, 2001, giunto finalista al Premio Chiara 2002. Si è aggiudicata il Premio Arturo Loria 1999, con il racconto Il sapore dei corpi, per il miglior racconto inedito. Ha vinto il premio internazionale di narrativa “Lo Stellato 2002” con il racconto Il violino di Sena. Un suo racconto, Angels, è stato inserito nell’antologia: After the War. A Collection of Short Fiction by Post-War Italian Women, Italica Press. N.Y. 2004. Il suo romanzo L’ordine dell’addio, Diabasis, Reggio Emilia, 2005, è stato finalista al premio Domenico Rea 2005. E’ presente nelle antologie di racconti M’AMA?, Padova, 2008, e Le frane ferme, Atripalda, 2010. Del 2010 è anche il romanzo Una terra spaccata, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, che ha conseguito, nell’anno di edizione, il premio Maiella e il premio Prata.


Article printed from il Sannita: http://www.ilsannita.it

URL to article: http://www.ilsannita.it/20130710-102038-fondazione-romano-conversazione-con-emilia-bersabea-cirillo/

Copyright © 2009 il Sannita.it