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Pasquariello: ‘Bene Coletta ma evidente incapacità dell’amministrazione Pepe’

Scritto da il 4 settembre 2013 alle 20:26 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

‘Dopo ripetuti inviti da parte dei consiglieri di opposizione, finalmente, la commissione urbanistica ha avuto la possibilità di confrontarsi con l’assessore al ramo, Prof. Coletta’. E’ quanto scrive in una nota Mario Pasquariello –  Capogruppo di “Territorio è Libertà”.

‘La discussione odierna, evidentemente non esauritasi considerati i diversi argomenti “sul tappeto”, si è incentrata, in particolar modo, sul progetto di housing sociale proposto dalla Giustino Costruzioni sull’area di Santa Clementina.

In proposito sono da apprezzare, per le motivazioni addotte, per la oggettività e per la onestà intellettuale, le risposte fornite dall’assessore.

Infatti, senza alcun infingimento, il Prof. Coletta ha chiaramente affermato che il progetto in questione “non va” per una svariata serie di motivi:

-insiste su un area che il piano territoriale di coordinamento provinciale ed il piano urbanistico comunale definiscono e tutelano come “corridoio ecologico”;

-è contrario alla destinazione urbanistica del p.u.c. che per i terreni che dovrebbero “ospitare” il progetto in questione prevede “zona agricola”;

-ricade in una zona ad alto rischio idrogeologico;

-si sviluppa su un’area che, con tutta certezza, nasconde preesistenze archeologiche;

-prevede un intervento urbanistico di alcun particolare pregio che mal si attaglia al limitrofo storico insediamento di Via Piccinato;

-non è stato adeguato alle prescrizioni dettate dal Consiglio Comunale allorchè il civico consesso ha riconosciuto il “pubblico interesse” alla realizzazione del progetto.

Di conseguenza, l’assessore Coletta ha annunciato che rappresenterà questa sua opinione sia in seno alla Giunta che in sede di conferenza dei servizi, ritenendo, tra l’altro, che, alla luce delle su esposte considerazioni, sull’argomento debba tornare ad esprimersi (anche sulla effettiva esistenza o meno dell’interesse pubblico) la civica assise.

Orbene, le dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica mostrano, ancora una volta, tutta l’incapacità politico amministrativa dell’amministrazione Pepe.

E’, invero, lecito domandarsi: ma le critiche mosse al progetto in questione dall’odierno assessore all’urbanistica, considerata la solare evidenza delle argomentazioni che le sostengono, non potevano essere rilevate a suo tempo, prima di proporre la delibera al consiglio comunale?

Perché l’amministrazione, se era convinta della bontà della proposta progettuale in questione, ha successivamente, mostrando tutta la sua incongruenza, approvato un p.u.c. che prevede per le aree in questione la destinazione agricola? E perché, dopo l’approvazione del p.u.c., ha portato avanti e sostenuto il detto progetto? Quali sono le vere ragioni?

Perché l’amministrazione si è ostinata anche dopo la discussione in consiglio comunale, quando sia l’opposizione che parte della maggioranza hanno sollevato le criticità oggi mosse dal neo assessore all’urbanistica?

Perché l’amministrazione non ha tenuto in considerazione i rilievi, mossi nello stesso senso, da diverse associazioni ambientaliste?

Insomma, perché tanta caparbietà per un progetto non sostenuto neanche dalla maggioranza consiliare considerato che la relativa delibera è stata approvata con soli dieci voti favorevoli (pari al 50% dei consiglieri che sostengono il sindaco Pepe).

Fortunatamente per la città la vicenda, grazie all’insistenza dell’opposizione, di qualche consigliere di maggioranza e delle associazioni ambientaliste, sembra incanalarsi verso una soluzione positiva.

Resta il fatto, però, che l’amministrazione Pepe, ancora una volta, su argomenti fondamentali per il governo del territorio, mostra di navigare a vista o, per meglio dire, di brancolare nel buio, il che dovrebbe consigliare a chi vuole veramente (e non solo a parole) bene alla nostra città di trarre le dovute conseguenze nell’unico vero interesse da tutelare che è quello della comunità amministrata’.     

 

 

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