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Sgombero forzato di via Episcopio, sottoscritto un documento

Posted By redazione On 2 ottobre 2013 @ 14:47 In Attualità | No Comments

In relazione all’emergenza venutasi a creare a seguito dello sgombero forzato dell’immobile di proprietà privata di via Episcopio occupato da alcune famiglie, stamani a Palazzo Mosti si è svolto un incontro a cui hanno partecipato il sindaco, Fausto Pepe, il vice sindaco, Raffaele Del Vecchio, il direttore della Caritas, don Nicola De Blasio, ed alcuni rappresentanti del movimento di Lotta per la casa.

 

Al termine dell’incontro è stato sottoscritto un documento con cui il Comune di Benevento ha dato in disponibilità alla Caritas diocesana il primo piano dell’ex edificio scolastico denominato San Modesto 1, sito in via Firenze. La Caritas, a sua volta, si è impegnata a dare ospitalità in detta struttura ai nuclei familiari rappresentati dal movimento di Lotta per la casa, previa esecuzione di lavori di adeguamento della struttura al fine di renderla abitabile. 

Inoltre, il Comune ha dato la disponibilità dell’ex edifico scolastico di via Ponticelli per il tempo strettamente necessario all’espletamento dei lavori in via Firenze. Il tutto, ovviamente, dovrà essere recepito dal provvedimento di concessione che disciplinerà in modo puntuale il rapporto tra Comune e Caritas. 

Infine, il Comune, di concerto con Iacp e Prefettura, si è impegnato a trovare una soluzione all’emergenze abitativa in atto, nel rispetto delle disposizioni normative vigenti.

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Sull’episodio è intervenuta Daniela Basile.

Di seguito il testo integrale della nota:

 

‘Stamattina alle cinque, sono stata svegliata dalla telefonata di una delle famiglie di Via Episcopio che disperata, in lacrime mi comunicava che la polizia stava sgomberando le case chiedendomi di raggiungerli per prestargli soccorso. Alle cinque e dieci ho assistito sgomenta alla pagina più drammatica e politicamente più indecorosa, della storia di questa città che tanti etichettano e definiscono “solidale”. Sul posto gli unici a dare conforto e sostegno la sottoscritta e la Caritas diocesiana nella persona di Don Nicola De Blasio.

L’avvocato Antonio Romano, legale rappresentante delle famiglie nel prendere visione del mandato di sgombero emesso dal magistrato scopre che questi aveva imposto al Comune di Benevento di trovare un’alternativa in cui alloggiare le famiglie e il trasferimento delle stesse nei luoghi indicati dalla municipalità.

 

Il mandato è stato firmato sabato 28 settembre, e gli organi comunali competenti avvisati in tempo. Sul posto le assistenti sociali che assieme ai servizi sociali erano consapevoli di quanto stesse per accadere.

Insomma la Polizia ieri sera alle 17:00 ha convocato il dirigente Fucci, il capo della Polizia Municipale Moschella ed i servizi sociali per comunicar loro le decisioni del giudice, come lo stesso dirigente Fucci ha confermato durante l’incontro al Comune di Benevento, e a parte preparare ed attrezzare la scuola di san Vitale non hanno fatto nulla per evitare che oggi dei bambini subissero il trauma dello sgombero.

Bambini che stamane singhiozzando chiedevano di lasciarli dormire a casa loro, mamme che in lacrime si chiedevano per quale motivo avesse assegnato loro la condizione di indigenza e povertà, invalidi che si sentivano male, disperazione, paura, terrore, momenti di panico e tensione, momenti che potevano essere evitati se gli organi competenti avessero fatto il loro dovere politico piuttosto che quello di semplici esecutori di direttive!

Da venti giorni le famiglie di Via Episcopio avevano acconsentito alla proposta della scuola e da venti giorni non si sapeva di che morte dovevano morire, dovevano fare i sopralluoghi, verificare le strutture idonee. Da venti giorni si chiedevano soluzioni e da venti giorni si rispondeva picche!

L ‘assessore Maccauro, per l’ennesima volta assente al tavolo di concertazione, tavolo, di sua pertinenza visto che il disagio sociale, i diritti familiari e dei minori competono a lei all’assessore assente, all’assessore che ieri sera dinnanzi alla comunicazione di sgombero con disinteresse non ha fatto il suo dovere politico, sociale, morale e civile che le spetta: alzare la cornetta, convocare un tavolo urgente e sottoscrivere lo stesso accordo che è stato sottoscritto stamani, evitando di far vivere un trauma ai cittadini che lei rappresenta.

Isidoro Fucci, è uomo politico, prima ancora che dirigente, ex consigliere comunale, candidatosi nelle fila di Lealtà di Benevento, nominato dirigente perchè non eletto nella carica di consigliere comunale.

Isidoro Fucci, da uomo politico quale è aveva il dovere politico, morale e civile di alzare il telefono e pretendere quel tavolo prima che si consumasse questo vergognoso scempio. Nessuno ha avvisato nessuno, nessuno ha telefonato nessuno: ognuno di loro ha appeso al chiodo il ruolo politico che li investe trasformandosi in meri esecutori di ordini.

Oggi a Palazzo Mosti l’assessore Maccauro era assente, oggi l’assessore Maccauro ha inferto l’ennesimo schiaffo alla comunità che rappresenta. Grave quanto è successo, un gesto irresponsabile di chi sa e non fa nulla per evitarlo. Sindaco e Vice sindaco erano all’oscuro di tutto, come confermato dal Dirigente Fucci e sindaco e vice sindaco sono rimasti sbalorditi da tali notizie. Tutto poteva essere evitato: bastava mettersi in moto ieri sera dopo le 17:00 ma chi aveva l’obbligo politico di informare, allertare, concertate non l’ha fatto. A quei bambini, quelle mamme, quegli invalidi si sarebbero potute evitare lacrime, traumi, terrore se solo la politica avesse fatto la politica.

La macchina politica si inceppa, le informazioni si interrompono e questo non può essere tollerato. I servizi sociali non possono essere luogo in cui tutto si risolve con l’intervento dell’ordine pubblico, i servizi sociali non possono essere lo spettro di questa città, oramai allo sbaraglio di un assessore che ha poche capacità di gestione e di conoscenza capillare di un settore importante e delicato.

I servizi sociali non possono essere gestiti da chi si disinteressa completamente delle problematiche sociali e dinnanzi ad un conflitto se ne lava le mani. A Benevento non può essere più tollerato che le informazioni non vengano divulgate e comunicate al Primo cittadino, è un atteggiamento che andrebbe stigmatizzato se vero che sindaco e vicesindaco non erano stati informati dei fatti.

 

Pertanto dinnanzi a uno scenario simile, mi aspetto che il Sindaco Fausto Pepe assuma una posizione pubblica su questa vicenda stigmatizzando quanto accaduto rimuovendo dall’incarico chi aveva il dovere politico, morale ed etico di allertarsi ieri sera e non lo ha fatto: il dirigente Isidoro Fucci e l’assessore Maccauro.

 


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