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direttore Antonio De Cristofaro

De Vezze: “Rigore netto”. Imbriani: “Oggi poco brillanti, ma era importante vincere”

Scritto da il 29 gennaio 2012 alle 19:50 e archiviato sotto la voce Calcio, Primo Piano, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

“Il rigore era netto, lo chieda ai suoi difensori”. Risposta, secca, decisa, perentoria quella del centrocampista giallorosso Daniele De Vezze che così mette a tacere i dubbi avanzati dal tecnico del Foligno Giovanni Pagliari.

Risposta altrettanto decisa ed anche sincera quando gli si chiede se le condizioni climatiche abbiano potuto condizionare la prestazione della squadra, certamente non spumeggiante come in altre occasioni, ma di sicuro cinica e capace di prendersi i tre punti: “Non credo che il freddo ci abbia condizionato. A Lumezzane faceva più freddo. Abbiamo fatto qualche errore di troppo, forse ci è mancato l’ultimo passaggio e chiudere la partita, ma non ricordo che il Foligno ci abbia fatto soffrire. Oggi era importante vincere, l’ho abbiamo fatto e soprattutto non ci siamo lasciati condizionare dal gioco dell’avversario. Il Foligno – spiega il fantasista romano – è partito solo su nostri errori, lo sapevamo, sapevamo che avrebbero giocato in quel modo perché avevamo preparato la partita”.

Soddisfatto infine della metodologia di gioco proposta dai tecnici Imbriani e Martinez: “E’ stimolante giocare in questo modo. In Italia forse solo la Roma pratica questo tipo di calcio, fatto di pochi automatismi e capace di sviluppare l’azione in maniera imprevedibile e sempre diversa. Certo non è banale farlo, non è sempre bello da vedersi, ma funziona visto che finora ha permesso di vincere sei partite”.

Dello stesso avviso Carmelo Imbriani, il tecnico dei miracoli insieme all’altro maestro di calcio, Jorge Martinez: “Ognuno – spiega il trainer giallorosso – vede il calcio a modo suo. Questa metodologia sta dando i suoi frutti. E’ chiaro che quando si incontrano avversari che giocano con dieci calciatori dietro la linea della palla, diventa tutto più difficile e si è costretti ad attendere. Il Foligno era venuto qui per portarsi a casa il punticino e logicamente si è difeso. Oggi siamo stati bravi perché abbiamo vinto, anche se non belli. Ma va bene così. Cosa non mi è piaciuto? Abbiamo fatto qualche errore di troppo. Siamo andati in difficoltà sulle verticalizzazione perché non avevamo la velocità per sostenerle. E poi non siamo stati capaci di chiudere la partita. Oggi era comunque  importante vincere, per sbloccarci mentalmente. Il ‘Vigorito’ sembrava stesse diventando un bunker (una tana per gli avversari, aggiungiamo noi) piuttosto che un fortino dove fare le nostre fortune”.

Il tecnico di Ceppaloni spiega anche il segreto di questa carrellata di successi (6 vittorie ed 1 sola sconfitta dal suo arrivo): “Noi osserviamo molto l’avversario, lo studiamo per trasferire quanta più informazione possibile alla squadra. Contro la Reggiana abbiamo fatto davvero molto bene. Oggi non abbiamo brillato, il nostro obiettivo era quello di scardinare le due linee a quattro dei nostri avversari e nonostante tutto ci siamo riusciti.  Sono contento del risultato ma soprattutto del carattere della squadra”.

Carmelo Imbriani non pensa però alla sentenza del TNAS, che dovrebbe giungere in settimana, ma: “se dovesse arrivare qualche bel regalo è evidente che sarei molto contento”.

Contento anche della rosa a sua disposizione e in attacco si sente coperto, visto che a breve potrà contare anche su Giacomo Cipriani.

Sulla sostituzione di Anaclerio, poi, il trainer giallorosso conferma le sensazioni avute dalla tribuna: il terzino di Bari si è stirato. Ed aggiunge: “l’ho mandato in campo perché in settimana l’ho visto bene” , ribadendo, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quale sarà il suo modus operandi da qui alla fine del torneo. “Le scelte logicamente – ha inoltre spiegato – sono fatte anche in funzione della squadra avversaria”.

Chiude con una battuta: “Il mio maestro Boskov diceva: è rigore quando arbitro fischia”, facile intuire come la pensa sul calcio di rigore assegnato ai suoi ragazzi dal direttore di gara Ivano Pezzuto.

A chiudere lo spazio interviste le dichiarazioni del capitano giallorosso Emanuele D’Anna, che sta attraversando uno straordinario momento di forma. “Abbiamo fatto una buona partita –  racconta l’esterno di Baiano – ci aspettavamo che il Foligno giocasse così, in modo scorbutico, che si chiudesse, mettendoci in difficoltà. Oggi non è stato facile vincere”.

Ma guai a parlare di un tabù ‘Vigorito’. “Non credo si possa parlare di questo. Solo che quando certe squadre vengono a giocare qui si chiudono perché il loro obiettivo è la salvezza. Oggi sicuramente non è stato facile, anche da un punto di vista mentale, visto il ricordo ancora vivo della sconfitta col Foggia”.

Ora però la sua mente è già proiettata ai prossimi impegni della strega: “Febbraio – spiega – sarà un mese molto tosto, domenica si inizia con la Pro Vercelli che sta facendo un grande campionato. Se riusciamo a passare indenni questo mese avremmo dato una svolta al nostro campionato”.

Finale con appello alla torcida: “Questo per noi è un periodo particolare, difficile ed abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, specie dei tifosi che dovranno sostenerci così come avvenuto oggi. Contro il Foggia meritavamo i fischi perché in 11 contro 9 non dovevamo perdere. Avevano ragione. Ma nell’altra, quella con Simonelli ancora in panchina (contro il Carpi, ndr), dovevano sostenerci ed aiutarci a recuperare il risultato, visto che mancava ancora mezzora. Invece ci hanno fischiato.  Oggi invece ci hanno sostenuto ed aiutato a vincere la gara. Spero che continuino a farlo” .

di Edoardo Porcaro

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