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direttore Antonio De Cristofaro

Maltrattamenti animali, Mazzoni: ‘Ancora un triste primato per l’Italia’

Scritto da il 24 aprile 2012 alle 17:36 e archiviato sotto la voce Ambiente, Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Sono circa 800mila i cittadini europei, spagnoli, inglesi, italiani, finlandesi, che hanno portato all’attenzione della Commissione Petizioni del Parlamento europeo lo scandalo degli abusi e dei massacri degli animali randagi.

La Commissione Europea ha ribadito che “…l’attuazione di misure per la gestione della popolazione canina non rientra nelle competenze dell’Unione, la questione resta di esclusiva responsabilità degli Stati membri…”.
“La gravità dei fatti emersi negli ultimi tempi – ha commentato a margine della riunione l’on. Erminia Mazzoni, presidente della Commissione – e l’espandersi dell’area europea d’incidenza del problema mostrano la necessità di un’inversione di rotta”.

“I dati forniti – ha aggiunto l’on. Mazzoni – sono ‘drammatici’ in molti Paesi europei. Il tragico primato dei maltrattamenti nei confronti dei randagi – ha spiegato – è attribuito alla Romania, seguita da Spagna, Ucraina e Italia.

Nel nostro Paese la situazione è tutt’altro che rassicurante. Siamo una nazione che ogni anno abbandona oltre 135.000 cani e gatti e circa il 33% di questi viene accalappiato e portato nei ‘lager’.

Il Sud è la parte d’Italia più esposta a questo problema: la Puglia ospita 70.600 animali randagi; la Campania 70.000; la Sicilia 68.000; la Calabria 65.000; il Lazio 60.000. Il fenomeno sembra crescere in modo esponenziale in zone dove le autorità registrano un maggior radicamento della criminalità organizzata.

Le associazioni ambientaliste denunciano un vero e proprio business dei “canili del malaffare” che speculerebbero indifferentemente sulla vita e la morte dei randagi. I casi recenti denunciati nel napoletano ne sono una conferma.

Per coinvolgere le istituzioni europee e introdurre principi che mettano fine agli abusi e prescrivano l’adozione di norme stringenti in tema di controlli, autorizzazioni e liceità delle strutture ricettive, perché tornino a essere luogo di cura e prevenzione per animali in libertà, la Commissione Petizioni ha deciso di presentare una risoluzione in Aula a Strasburgo.
Il trattamento degli animali misura il grado di civiltà di una comunità.

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