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Firmato Protocollo d’intesa su ‘Reinserimento e lavoro detenuti’

Posted By Redazione On 16 febbraio 2012 @ 17:15 In Attualità,Lavoro,Testata | No Comments

Politiche sociali e politiche per l’ambiente; iniziative di solidarietà e corretta gestione del ciclo dei rifiuti; reinserimento nella vita sociale dei detenuti e sensibilizzazione collettiva al riciclo: questi temi e queste materie si sono fusi quest’oggi in un protocollo d’intesa siglata nella Sala Consiliare alla Rocca dei Rettori, sede della Provincia sannita.

L’intesa è finalizzata ad offrire ai detenuti della Casa Circondariale di Benevento, una volta scontata la pena, l’opportunità di poter esercitare un lavoro consistente nel recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), avendo acquisito all’interno del luogo di pena le relative conoscenze tecniche ed esperienza.

Il Protocollo, curato dagli assessori della Provincia di Benevento che hanno fortemente voluto questo progetto, Gianluca Aceto con delega all’ambiente, e Annachiara Palmieri con delega alle politiche sociali, è stato siglato dalla direttrice della Casa Circondariale del capoluogo sannita, Maria Luisa Palma, che ha subito accolto con entusiasmo la proposta a favore dei ristretti; da Giovanni Zarro, amministratore unico della Samte, la Società interamente partecipata dalla Provincia che interviene nella gestione del ciclo dei rifiuti e che aderisce con impegno al successo dell’iniziativa; dal rappresentante del Consorzio nazionale Raee, che si occupa per l’appunto del riciclaggio di questi apparecchi, Dario Pasquariello, e dal rappresentante dell’Ucid (Unione Cristiani Imprenditori Dirigenti), Stefano Pighini, che partecipa con spirito solidaristico e forte afflato sociale.

Il progetto, immediatamente operativo, è nato dalle conversazioni tra la Direttrice Palma e l’assessore Palmieri e si è concretizzato sulla scorta delle iniziative che la Provincia di Benevento, promotore l’assessore Aceto, ha assunto ormai da tempo per il riciclo spinto del materiale inservibile e formalizzato dai Protocolli d’intesa siglati con i Consorzi nazionali che si occupano di queste agttività (quello per gli oli usati, la carta, il vetro, etc.).

Per effetto di tale intesa, le Parti condividono l’impegno per un intervento finalizzato alla rieducazione al lavoro e al reinserimento sociale di detenuti ed ex detenuti, in ambiti aziendali aperti anche a liberi cittadini. Particolare riguardo verrà riservato a Corsi di formazione per i detenuti della Casa Circondariale di Benevento che, frequentando un corso di formazione, potranno procedere a smontare le apparecchiature esauste mentre ancora sono ristretti a Capodimonte e, una volta liberi, potranno mettere in pratica le conoscenze e l’esperienze acquisite grazie a Cooperative di lavoro, rientrando così nella società civile a pieno titolo per ricostruirsi un futuro.

Il protocollo impegna i firmatari, nel contesto delle sinergie sociali e economiche, finalizzate alla gestione della filiera dei RAEE a realizzare appositi laboratori presso la Casa Circondariale di Benevento dove i detenuti potranno imparare le tecniche di smontaggio e recupero materiali in sicurezza e correttamente.

L’iniziativa è a costo zero perché si autofinanzia, ha detto Pasquariello. Molto rilevante, come è stato evidenziato dalla Direttrice Palma, l’aspetto relativo all’attuazione delle norme vigenti, spesso inapplicate nelle nostre carceri per una serie di difficoltà e di mancanza di risorse non solo finanziarie, finalizzate al recupero alla vita civile dei detenuti: “la pena si deve sempre accompagnare ad uno sforzo di recupero del soggetto ristretto. Pertanto questo progetto voluto dalla Provincia di Benevento è come la quadratura del cerchio perché riesce a fare campagna di educazione ambientale e nello stesso a realizzare concrete iniziative per il recupero sociale dei detenuti”.

L’assessore Palmieri ha evidenziato come il progetto non voglia esaurirsi come un semplice Corso di formazione, ma voglia costituire invece, nell’ambito di una cultura della solidarietà, una vera e propria opportunità di lavoro nel rispetto dello spirito e della lettera delle leggi vigenti. Aceto ha aggiunto che oltre a questa iniziativa si intende sviluppare una campagna di educazione per la raccolta differenziata all’interno della Casa Circondariale. Questi progetti possono anche essere definiti come un contributo alla crescita della “cultura della legalità”, ha commentato Aceto.


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