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Bocchino a Caldoro: ‘Il Sannio non è la cenerentola della Campania’

Scritto da il 15 febbraio 2012 alle 12:43 e archiviato sotto la voce Politica, Territorio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

‘Com’è noto – si legge in una nota di Luigi Bocchino del Coordinamento Provinciale di Sud Noi Sud – la Regione Campania ritiene strategico la realizzazione dell’evento “America’s Cup”, che consiste nelle regate a Napoli per otto giorni nell’aprile 2012 ed altrettanti nel maggio 2013, tanto da finanziarlo con ventidue milioni di euro, cena di gala esclusa, da sottrarre alle risorse destinate ed assegnate agli obiettivi ed alle attività del P.O.R. F.E.S.R. Campania 2007-2013. Soldi che saranno gestiti da una società di scopo costituita appositamente in pochi giorni: una celerità ed una solerzia inappuntabile per Napoli.
Il maltempo, con forti precipitazioni nevose si è abbattuto da venerdì 3 febbraio 2012 in Italia, ed ha colpito pesantemente i territori del Sannio e dell’Irpinia dove, a differenza di altre zone del paese, vi è stata anche l’interruzione della fornitura di energia elettrica esponendo migliaia di cittadini al pieno isolamento, al freddo ed alle intemperie con rischi fisici notevoli per anziani, bambini e disabili: tant’è che vi sono stati anche dei morti. Per non parlare dei numerosi danni ai centri storici, all’ambiente ed al territorio nel suo insieme dato che l’emergenza neve è durata per ben dodici giorni. La giunta regionale, allo stato, ha ritenuto solo di appostare, e nemmeno stanziare, la somma di euro cinquecentomila a valere per l’intera Regione né si è premurata di intervenire con forza ed autorevolezza nei confronti del Governo Nazionale che ha lasciato il Sannio ad affrontare l’emergenza neve con la sola abnegazione dei sindaci e delle forze dell’ordine, encomiabile il lavoro svolto dai carabinieri e dai vigili del fuoco in particolare . Eppure la drammaticità dell’emergenza neve è ancora sotto gli occhi di tutti ed i danni a quantificarsi sono secondi solo al disatroso terremoto del 1980 .
Il Presidente Caldoro, che contestava le nomine di Bassolino per i suoi amici, era impegnato in quei giorni a fare lo stesso con la nomina dei tredici consulenti di palazzo: ed a continuare nel consociativismo con il Partito Democratico, vedi la nomina della Presidente Regionale del Pd Pagano alla Fondazione Campania Festival. Il problema dei danni della neve nel Sannio và affrontato con lo stesso metodo perseguito per l’America’s Cup, né sono sufficienti le visite dell’assessore regionale Cosenza: il Sannio non può essere trattato alla stregua di cenerentola della Campania. Il Presidente Caldoro deve una volta per tutte capire che la Regione Campania non si ferma a Capodichino o, per meglio dire, sul lungomare di Napoli’.

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