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direttore Antonio De Cristofaro

Nota del Comitato insegnanti e Ata precari sanniti.

Scritto da il 14 aprile 2012 alle 13:11 e archiviato sotto la voce Foto, Territorio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Nota del Comitato insegnanti e Ata precari sanniti.

‘Ci autodenunciamo e dichiariamo di aver ricevuto soldi pubblici finalizzati al reinserimento lavorativo dei precari della scuola licenziati nel 2009 , nel 2010 e nel 2011’. E’ quanto scrive in una nota il Comitato insegnanti e Ata precari sanniti.
‘Ci autodenunciamo perchè dinnanzi all’improvvisa perdita di lavoro non ci siamo arresi ma abbiamo protestato sui tetti, abbiamo scioperato, occupato, denunciato le ingiustizie e progettato idee valide . Ci autodenunciamo perchè dinnanzi alle porte sbattute in faccia e al licenziamento non ci siamo depressi ma, abbiamo avuto la forte intenzione di costituire una cooperativa sociale onlus dal nome stravagante R.A.P.S.S. (rete autorganizzazione popolare precari scuola sannita) costituita da 40 soci precari e disoccupati e di progettare nuovi percorsi di reinserimento lavorativo. Ci autodenunciamo perchè affetti da pensieri solidali, perchè crediamo nel concetto che in periodo di grave crisi piuttosto che chiudersi in casa a piangere e casomai suicidarsi sia necessario solidarizzare, organizzarsi, collaborare e condividere i propri disagi, le proprie incertezze o paure. Ci autodenunciamo perchè il progetto Scu.do scuola dopo, finanziato dal comune di Benevento, per il recupero e il potenziamento degli alunni delle scuole elementari e medie, porta benefici alla comunità. Ci autodenunciamo perchè garantiamo diritto allo studio a 80 studenti che non possono permettersi l’insegnante privato o una retta mensile e la retribuzione a 7 docenti e 1 collaboratrice licenziati e assunti scorrendo una sort-list pubblica stillata da comune e Usp provinciale. Ci autodenunciamo perchè i 7 docenti in servizio attivo non riescono a soddisfare tutte le richieste di aiuto pervenute. Ci autodenunciamo perchè pur di soddisfare tutti , pur di non mandare a casa un ragazzo che ha necessità di recuperare, affianchiamo in modo volontario e gratuito i nostri colleghi. Ci autodenunciamo perchè abbiamo anteposto la solidarietà al lucro, perchè ci tratteniamo in servizio oltre al dovuto e al pattuito e perchè ci sta a cuore il bene dei nostri allievi, degli anziani che si rivolgono a noi per trovare conforto, del disoccupato che può distrarsi mentalmente per qualche ora impegnandosi in attività sociali gratuite. Ci autodenunciamo perchè abbiamo agito nella legalità, rispettando tutte le clausole e le finalità del progetto scu.do (scuola dopo del Comune di Benevento) ed utilizzato i 52.000 euro di contributi esclusivamente per l’assunzione di personale docente e non docente senza posto di lavoro da novembre 2010 a settembre 2011 . Ci autodenunciamo per non aver utilizzato dei soldi pubblici destinati solo ed esclusivamente al reinserimento lavorativo al pagamento di fitti ed per esserci rifiutati di effettuare procedure illegali. Ci autodenunciamo per non aver sottoscritto un contratto di fitto che non rispettava gli accordi sottoscritti precedentemente , per aver chiesto più volte agli organi competenti un tavolo di discussione sul tema del volontariato e della produttività dello stesso e per aver instancabilmente chiesto di trovare una soluzione equa per tutto il mondo associativo e non solo il nostro. Ci autodenunciamo per aver collaborato con la Provincia di Benevento nella stesura del percorso formativo SMARRITI, progetto, finanziato direttamente alle scuole pubbliche che ne hanno fatto richiesta che prevede utilizzo e assunzione di personale disoccupato scorrendo una graduatoria pubblica. Ci autodenunciamo perchè la Provincia ha affidato alla cooperativa 12.000 euro e non 60.000 come erroneamente qualcuno sostiene, per la stesura di un data base e per l assunzione di ulteriori disoccupati. Ci autodenunciamo per aver agito nella legalità ed utilizzato il contributo come previsto dalle clausole dello stesso, per dare lavoro a chi non ne ha! Ci autodenunciamo infine perchè abbiamo progettato attività gratuite in modo volontario senza lucrare come fan tutti, senza chiedere o pretendere rimborsi alle associazioni che ci danno una mano o rette a coloro che frequentano i corsi, e per aver aperto l’asilo 31 bene comune alla comunità. Siamo certi che se avessimo commesso delle irregolarità qualcuno avrebbe acclamato a suon di fischietti. Messi alla gogna da speculatori di turno a testa alta autodenunciamo la nostra onestà!’

1 Risposta per “Nota del Comitato insegnanti e Ata precari sanniti.”

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