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direttore Antonio De Cristofaro

Calcio, Pavone contattato da Benevento e Barletta: ‘Restare sarebbe controproducente’

Scritto da il 11 maggio 2012 alle 12:45 e archiviato sotto la voce Calcio, Sport, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Ci tiene a precisare che sul suo futuro non c´é ancora nulla di certo. Che ha un contratto con il Foggia fino al 30 giugno e che non é detto che lasci il club rossonero. Ma i contatti che il ds rossonero Peppino Pavone ha avuto nei giorni scorsi con altri club di Prima Divisione suonano già come un addio.

Direttore, pare che Benevento e Barletta siano interessate a lei.

‘C´é stato un pourparler, niente di piú. Tra il dire e il fare c´é di mezzo il mare. Fino a fine giugno resto vincolato al Foggia’.

Se dovesse lasciare la società rossonera quale sarebbe il motivo?

‘Troppe tensioni. Si é creata una situazione profonda di contrasto tra la società e l´ambiente. Un motivo ci sarà se la squadra, quest´anno, ha vinto piú gare in trasferta che in casa e se allo Zaccheria ha subito otto sconfitte. Io a Foggia ci vivo, ci tengo molto alla squadra e non riesco a lavorare in queste condizioni. Se la frattura non é sanabile diventa controproducente andare avanti ugualmente’.

E´ soddisfatto di questa stagione?

‘Sí, ma potevamo fare molto di piú. Ringrazio i giocatori ed entrambi gli allenatori per i sacrifici che hanno fatto. Bonacina ha pagato molto lo scotto del dopo Zeman, i paragoni con il recente passato e si é lamentato che non gli fosse stato dato molto tempo per applicare il suo calcio.

In questo ho sbagliato io. Stringara aveva dato un´energia diversa ma forse ha fatto l´errore, ad un certo punto, di puntare troppo sulla Coppa e trascurare il campionato.

La squadra aveva cominciato a perdere partite in serie e non dava piú segni di crescita. Dovevamo intervenire. Bonacina, quando é tornato, mi é sembrato piú sereno e consapevole.

E la vittoria a Lecce, contro il Lumezzane, é stato un suo capolavoro tattico. Va considerato che entrambi hanno dovuto fare i conti con una serie infinita di squalifiche e infortuni di giocatori importanti e quindi hanno sempre dovuto rivedere assetti tattici e ruoli’.

Le sono piaciuti i giocatori che ha preso quest´anno o, col senno di poi, c´é qualcuno che non riporterebbe a Foggia?


‘Ritengo che abbiamo avuto un buon gruppo, con almeno 4-5 calciatori che, se non si perderanno, arriveranno in B. Se si fossero creati gli equilibri giusti e se ci fosse stata piú sintonia con gli allenatori, questi ragazzi avrebbero potuto raggiungere una posizione di classifica sicuramente migliore’.

La delusione piú grande di questa stagione?

‘Senza dubbio Ginestra. In ogni città si puó verificare, durante la stagione, un momento di frizione tra la squadra e i tifosi. L´aggressione é da condannare ma quello che é accaduto dopo non mi é piaciuto.

Quel clamore acceso sulla città, i certificati medici, l´abbandonare la nave nel momento di difficoltà. Se la sua intezione era di finire la stagione anticipatamente, avrebbe fatto meglio a venire in società e firmare la rescissione del contratto’.

Che bilancio si sente di fare di questi due anni?


Un biennio positivo. Non abbiamo centrato i play off ma non abbiamo neanche fatto danni. Non si puó vincere rinnovando completamente ogni anno il parco giocatori. In due anni sono passati di qui circa 50 calciatori. Per vincere serve un progetto pluriennale’.
Cosa spera per il futuro del Foggia?
‘Che la squadra riesca a riprendere il cammino che le compete e a raggiungere traguardi piú ambiziosi. Si puó ripartire da giocatori come Botticella, Marinaro, Traore, D´Orsi, Meduri, Perpetuini, Venitucci. Non é poco’.

da foggiaefoggia.com

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