“Nessun calciatore parlerà”. A dare la notizia alla stampa è stato un rabbuiato Oreste Vigorito, visibilmente deluso per come la sua squadra si è espressa in campo. Il patron è sceso direttamente dalle tribune dello stadio per annunciarla. Ci teneva, e molto, a farlo personalmente. A metterci la faccia; a prendersi le proprie responsabilità.  “Non è per fare un torto a voi o per mancanza di rispetto nei vostri confronti – continua Vigorito – ma in questo momento è meglio così , perché non saprebbero cosa dire. E’ comunque una punizione che la società vuole infliggere ai propri calciatori”. Parole decise, dure quelle del presidente del sodalizio giallorosso che non si risparmia e non risparmia provvedimenti seri. “Certe prestazioni sono inqualificabili. E’ la prima volta che in una società da me gestita non capisco cosa stia succedendo. Tutto questo è molto grave. Sto anche riflettendo sull’abbandonare il comando, come qualcuno chiede, se questo può servire. Non mancherò di rifletterci in questi giorni. Per ora la squadra andrà in ritiro al Bei Park Hotel. Ma ho già dato mandato ai miei collaboratori di cercarne uno fuori dalle mura cittadine. La squadra ci tornerà solo per disputare le partite. E’ sarà così finché non capiranno che sono qui per giocare al calcio e non per fare altro. Mi scuso con tutti, anche io pensavo di avere una squadra ma probabilmente non è così. Proveremo a modo nostro a far capire la nostra delusione per quanto accaduto. Preferisco non farvi fare cattiva informazione. Dovreste inventarvi qualcosa di buono che in questo momento non c’è, che non vedo”. E già in questi momenti meglio il silenzio e come dice il proverbio lasciare che “i panni sporchi” si lavino in famiglia.
di Edoardo Porcaro