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direttore Antonio De Cristofaro

Coldiretti, costituita nuova Organizzazione di produttori Burley Italia

Scritto da il 4 febbraio 2012 alle 18:13 e archiviato sotto la voce Lavoro. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

“Rendere competitiva la coltivazione del tabacco per garantire un adeguato reddito alle imprese tabacchicole” è quanto dichiarato dai tabacchicoltori riuniti nella sede della Federazione Coldiretti di Caserta per la costituzione della nuova Organizzazione di Produttori Burley Italia.

La nuova organizzazione di produttori nasce con l’obiettivo di concentrare la produzione di Burley italiano e garantire una certezza commerciale ai produttori aderenti. “La scelta di costituire una nuova OP si è resa necessaria – dichiara Luigi Auriemma neo presidente dell’Organizzazione di Produttori Burley Italia – per rispondere alle esigenze di un mercato che è profondamente cambiato rispetto al recente passato. Negli ultimi anni – continua Auriemma – si è resa sempre più evidente la necessità di una forte razionalizzazione della filiera tabacchicola per recuperare margini di efficienza e risparmio a vantaggio delle imprese agricole, e la nuova Op intende organizzare e concentrare la produzione per offrire le migliori condizioni contrattuali e una forte riduzione dei costi di produzione, a partire dalla quota associativa e dai costi per l’assistenza tecnica e dei cooncimi e anticrittogamici”.

L’importanza socio economica del comparto tabacchicolo, del resto, è tale da richiedere la massima attenzione non solo dei soggetti economici ma soprattutto delle istituzioni regionali e nazionali.

Il comparto occupa circa 60.000 unità lavorative a livello nazionale nella sola fase di produzione e trasformazione e incide fortemente nelle economie locali di alcune aree del nostro paese peraltro caratterizzate già da un elevato tasso di disoccupazione, come nel caso della regione Campania prima a livello nazionale per numero di aziende interessate alla coltivazione.

“Rendere conveniente la coltivazione e competitiva la filiera attraverso un aumento del prezzo industriale e una riduzione dei costi di produzione” è quanto affermato da Gennaro Masiello, presidente di Coldiretti Campania, presente alla costituzione della nuova OP insieme a Lisi e Sorbo rispettivamente direttore Coldiretti Caserta e Coldiretti Campania eletti nel consiglio di amministrazione. Masiello ha ringraziato i coltivatori presenti per aver compreso la necessità di promuovere e partecipare a un cambiamento che interessa anche le attuali strutture associative auspicando una condivisione degli obiettivi sempre più vasta.

Il 2011, nonostante le molte difficoltà registrate, è stato un anno fondamentale per la tabacchicoltura nazionale; per la prima volta la maggiore multinazionale mondiale, Phillip Morris, ha deciso di acquistare tabacco direttamente dai produttori con un accordo sottoscritto con Coldiretti che ha garantito volumi, prezzi e durata poliennale e di fatto ha consentito di dare certezze operative ai produttori.

“Philips Morris e’ stata l’unica manifattura a dimostrare concretamente l’interesse al tabacco italiano ma siamo consapevoli – conclude Auriemma – che l’accordo da solo non e’ sufficiente per salvare l’intera coltivazione di tabacco. E’ necessario adesso che le altre manifatture facciano la loro parte confermando i quantitativi di tabacco storicamente acquistati sul mercato italiano; questo deve essere un impegno inderogabile dal momento che il mercato italiano non può essere visto solo in funzione delle vendite, non solo Phillip Morris ma anche le altre manifatture che hanno importanti quote di mercato della vendita di sigarette devono mostrare concretamente l’interesse nei confronti del tabacco italiano”.

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