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direttore Antonio De Cristofaro

Boffa: ‘La Regione si disinteressa dei problemi del Sannio’.

Scritto da il 30 marzo 2011 alle 18:49 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

La Giunta Regionale della Campania ha deliberato il finanziamento di alcune opere infrastrutturali significative per la città di Napoli. Si tratta dell’impegno di fondi su “grandi progetti” relativi a Napoli Est, al polo fieristico e al forum delle Culture 2013, al centro storico e a Bagnoli.
“Si tratta di importanti investimenti che impegnano le risorse europee – precisa l’on. Boffa – altrimenti destinate a non essere spese e quindi ad essere restituite. Questi finanziamenti fanno seguito a identici impegni assunti dalla Regione per la città di Salerno nell’incontro del 22 febbraio scorso e riguardanti la metropolitana, il palazzetto dello sport, opere idrogeologiche e politiche sociali. Ci sono poi gli impegni riguardanti l’area casertana che pure sono stati sbandierati ai quattro venti dalla giunta regionale. Restano dunque significativamente e clamorosamente senza risposte le questioni relative alle aree interne e al Sannio. La Giunta Regionale, rispetto alla provincia di Benevento, continua nella sua latitanza assoluta. Ad un anno dall’insediamento della nuova giunta, il Presidente della Regione non si è neanche degnato di mettere piede una sola volta nel Sannio, fatta salva qualche sporadica apparizione nei convegni. Da quando è nata la Regione Campania, sempre, tutti i presidenti, subito dopo la loro elezione, hanno svolto incontri con gli amministratori e le forze sociali per raccogliere le proposte del territorio ed elaborare ipotesi e decisioni su finanziamenti per opere ed iniziative per lo sviluppo. Ad oggi invece Caldoro non ha ancora incontrato gli amministratori del Sannio per decidere le priorità e gli interventi della Regione per questo territorio. Intanto, qui da noi, si aggrava la crisi produttiva e sociale. Non possiamo neanche minimamente paragonare l’attuale immobilismo a quanto fatto dalla Regione per il Sannio dalle precedenti giunte, soprattutto dal 2000 in poi, quando sono state investite notevolissime risorse in molti campi: dalle infrastrutture alle attività produttive, dai beni culturali alla ricerca e all’innovazione, alla riqualificazione urbana. E’ incredibile dunque quanto tempo si sta perdendo ora senza decidere come investire i fondi europei 07-13 disponibili per la Campania, non programmando aumenta il rischio, sempre più concreto, di non utilizzarli con un danno enorme per l’economia regionale. A tutt’oggi, registro dunque il più assoluto silenzio e disinteresse. Anche nelle rare riunioni convocate in Regione, come nel caso della crisi del polo tessile di Airola, gli assessori arrancano senza dare alcuna risposta circa l’individuazione degli strumenti e delle risorse per rilanciare in tempi certi ipotesi di nuovi investimenti. Ancora più sconcertante è l’assoluta inerzia della Regione nell’individuazione delle priorità infrastrutturali per il Sannio (ad oggi non c’è alcuna indicazione di priorità da parte della Regione al Governo sul finanziamento della Telesina e sulla ferrovia Napoli-Bari per la quale non si è ancora incredibilmente espresso, con deliberazione di Giunta, il parere sull’impatto del progetto sul territorio, rallentando cosi la decisione del Cipe)”.
“Avevo proposto in una riunione istituzionale in Provincia – aggiunge il deputato – di alzare i toni in difesa del nostro territorio per farci sentire in Regione. Avevo proposto di inviare un documento firmato da tutti i parlamentari del Sannio, dai consiglieri regionali, dagli amministratori provinciali e da tutti i sindaci, per chiedere urgentemente al Presidente della Regione di venire a Benevento e di concordare le iniziative e le proposte concrete della Regione per fronteggiare la crisi e per innescare processi di sviluppo per il territorio (dal completamento della Fortorina fino a S. Bartolomeo in Galdo, all’approvazione dello studio di fattibilità della logistica del Comune di Benevento, dal finanziamento del progetto di ammodernamento della ferrovia Benevento-Cancello via Valle Caudina, al concreto sostegno all’infrastrutturazione digitale con l’internet veloce per tutta la provincia). Ribadisco oggi quella proposta, che diventa ancora più stringente ed attuale. Occorre a mio avviso farsi sentire in maniera più convinta e determinata perché rischiamo davvero di restare fuori da tutti i circuiti dello sviluppo e di veder vanificare i positivi effetti prodotti nella nostra economia dagli investimenti della passata giunta regionale e di arretrare ulteriormente le nostre attività produttive con le conseguenti crisi sociali e occupazionali”.
“Questi sono i problemi di Benevento e del Sannio. Spero che nella competizione elettorale appena cominciata, le forze politiche,le rappresentanti istituzionali e i candidati, piuttosto che impegnarsi in improbabili complotti, inutili e dannosi per la città, privi di rispetto e senso istituzionale e animati soltanto da rancori personali, trovino il modo di affrontare concretamente queste tematiche che sono le sole che possono interessare i cittadini”.
“Se la Regione decide di non occuparsi dello sviluppo del Sannio – conclude Boffa – vuol dire che i sindaci, i consiglieri regionali, i parlamentari, le forze economiche e sociali, dovranno prendere in considerazione la possibilità di andare tutti insieme alla Regione e di farsi sentire, senza subire passivamente questa protervia e questa indifferenza politica e istituzionale. In tal senso, invito l’amministrazione provinciale e il suo presidente a farsi promotore di questa mobilitazione. Il nostro territorio non può essere preso in considerazione solo quando bisogna risolvere il problema dei rifiuti di Napoli. Da questo punto di vista il Sannio è in credito verso la regione avendo già dato molto in termini di solidarietà. Si diano dunque risposte alle esigenze del nostro territorio, anziché programmare nuovi e assurdi conferimenti di rifiuti, provocando la giusta protesta degli amministratori, dei comitati, dei cittadini di S. Arcangelo Trimonte e di altri comuni: bisogna alzare i toni per difendere le attese e le aspettative del nostro territorio”.

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