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Eccidio di Pontelandolfo nel 1861: Cimitile scrive al vicentino Disconzi

Scritto da il 24 maggio 2011 alle 18:08 e archiviato sotto la voce Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Com’è noto, l’eccidio di un numero imprecisato di civili inermi in Pontelandolfo, perpetrato nell’agosto del 1861 dall’Esercito regolare del neonato Regno d’Italia, sarà ricordato, nell’ambito dell’evento “Tuttinfesta”, il prossimo 28 maggio a Vicenza, per iniziativa del prof. Luciano Disconzi in collaborazione con l’Assogevi (Associazione Generazioni Vicine) nell’ambito dell’evento “Tuttinfesta”.
La ‘location’ non è casuale essendo appunto vicentino il colonnello Pier Eleonoro Negri, comandante la colonna militare resasi responsabile del massacro.
Il prof. Disconzi, vicentino egli stesso, ma sposato con una cittadina di Ginestra degli Schiavoni (BN), si è molto speso in questi mesi per far riemergere questa vicenda dall’oblio, sulla scia delle iniziative assunte da tempo dalla Civica Amministrazione di Pontelandolfo, nonché da alcune delle Testate giornalistiche più importanti del Paese che hanno mobilitato sull’argomento le migliori firme.
Il prof. Disconzi giunse a chiedere, da vicentino, pubblicamente scusa per quei fatti lo scorso 29 gennaio allorché, si tenne presso l’Auditorium ‘Gianni Vergineo’ del Museo del Sannio di Benevento il Seminario di studi sul tema: ‘Tra eroine ed antieroine, immagini e ruoli di genere nel Risorgimento”, promosso, nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni della istituzione della Provincia sannita, dalla Società Italiana delle Storiche.
Ebbene, proprio al prof. Disconzi il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile ha voluto inviare un messaggio su quanto sta facendo su quella pagina buia della storia italiana.
Ecco il testo:
‘Caro prof. Disconzi,
apprezzo molto i suoi sforzi personali e l’impegno profuso dall’Assogevi (Associazione Generazioni Vicine) perché si possa giungere ad un simbolico gesto di pacificazione a 150 anni dai tragici fatti di Pontelandolfo e Casalduni.
Del resto, è ancora vivo in me il ricordo del suo nobile intervento in occasione di un Convegno sul brigantaggio femminile in epoca post-Unitaria presso l’Auditorium “Gianni Vergineo” del Museo del Sannio di Benevento per contribuire a questo risultato.
Molti, come lei, a cominciare dal dott. Gian Antonio Stella, giornalista e scrittore vicentino, tra le firme più stimate della pubblicistica nazionale, hanno sollevato la questione di quegli eventi terribili che non è giusto cancellare dalla memoria: un Paese maturo e consapevole della forza delle sue Istituzioni, non ha paura degli errori del suo passato, ma anzi li fa emergere affinché siano di ammonimento per le giovani generazioni,
Mi spiace non poter essere presente per pregressi impegni istituzionali all’evento del prossimo 28 maggio a Vicenza nell’ambito di “Tuttinfesta”: auguro a lei e a quanti hanno promosso e lavorato per questa manifestazione il migliore successo, nell’auspicio che sia utile per rinsaldare i legami tra comunità geograficamente lontane, ma unite nell’amore del nostro Paese e nella speranza di un futuro sempre migliore’.

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