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Chiusura discarica Sant’Arcangelo, i Comitati: ‘Fondate le nostre preoccupazioni’

Posted By redazione On 24 marzo 2011 @ 11:03 In Attualità,Foto | No Comments

In merito alla chiusura della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte sono intervenuti i Comitati Civici di San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi.
Di seguito il testo integrale della nota:
‘Le dichiarazioni dell’assessore Aceto dopo la chiusura della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte causano non poche perplessità in chi ha da sempre denunciato irregolarità e pericolosità della discarica e si è dovuto sentire accusare di “ingiustificato allarmismo“, oltre che di “manifesta disinformazione e profonda incompetenza”, per aver richiesto la chiusura immediata della discarica e un piano alternativo. Dopo tutto, l’Assessore e la Samte avrebbero dovuto semplicemente realizzare tutto ciò che nel Piano rifiuti della Provincia era sbandierato come proposta per la riduzione a monte di tutti i materiali che quotidianamente finiscono in una discarica. Invece l’Assessore ha preferito inviare il nostro comunicato alla Procura della Repubblica e convocarci minacciosamente ad una seduta del Tavolo tecnico della commissione di vigilanza sulla discarica appositamente costituito dalla Provincia, accusandoci in seguito di non avervi partecipato per poter continuare nella nostra opera di disinformazione. Per la verità, neanche l’Assessore ha partecipato.
Ci chiediamo se abbia partecipato alle altre sedute e se abbia controllato davvero l’operato della società che gestisce la discarica. Il Tavolo tecnico in ben 6 relazioni, pubblicate sul sito dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Benevento, sfortunatamente, ancora non aveva trovato nulla da eccepire sull’operato della Daneco, né in materia di inquinamento da essa causato né di disastro ambientale, che invece ha permesso al Corpo Forestale dello Stato di richiedere al GIP il sequestro preventivo dell’intera discarica.
Vale la pena ricordare all’Assessore che solo 3 mesi fa aveva sostenuto la seguente posizione: “la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte non costituisce una bomba ecologica disastrosa per l’ambiente e l’economia della nostra Provincia…; la discarica non produce pericoloso continuo inquinamento, ne è causa di disastro ambientale”. L’assessore Aceto, inoltre, ribadiva “la necessità della discarica di Sant’Arcangelo per accogliere i rifiuti nei prossimi anni come previsto nel Piano Provinciale. Affermare che essa vada chiusa immediatamente, senza proporre una valida alternativa, è da pazzi”. D’altra parte la necessità della discarica è stata ribadita la prima volta il 30 luglio 2008 con una delibera di Giunta sulla gestione integrata dei rifiuti e ancor più fermamente riconfermata nel Piano rifiuti che non prevedeva soluzioni ad essa alternative. Smentendo tutte le pretese di essere “ un altro piano possibile e alternativo “.
Tornando al sequestro, la Daneco riconferma ancora una volta un curriculum pieno di ombre nella sua attività di gestione delle discariche, ma l’Assessore non sembrava esserne preoccupato.
Ora che la discarica è sotto sequestro, per i soliti, purtroppo, ovvi motivi, l’Assessore non sembra ricordare la sua difesa ad oltranza della buona gestione e sicurezza della discarica, scaricando sempre su qualcuno o qualcos’altro le sue responsabilità. Che abbia visto la discarica, difesa a spada tratta nonostante le denunce di criticità e pericolosità, come indispensabile e sostenibile, grazie al controllo della Provincia, non sembra ricordarselo, come non sembra ricordare le nostre critiche sul ricorso al vecchio schema della discarica come unica soluzione in assenza della realizzazione di politiche di riduzione e recupero dei materiali.
E’ un comodo alibi la scusa del Commissariamento come unico responsabile della cattiva gestione dei rifiuti nella nostra provincia, o della regione che non tiene in nessun conto la programmazione della stessa provincia. Se qualcosa si poteva fare, era proprio l’avvio di politiche reali di diminuzione della produzione dei rifiuti,di riuso e recupero per rendere sempre meno necessario lo smaltimento in discarica. In questi due anni invece abbiamo letto solo vuoti comunicati sulle “buone pratiche“ rimaste mere intenzioni, soprattutto relativamente alla partecipazione dei cittadini, al monitoraggio continuo e attento della discarica da parte della Provincia, alle azioni e progettazioni avanzate e sostenibili messe in campo. D’altra parte, non vi è nemmeno traccia di azioni concertate coi comuni che permettano di pianificare e di gestire in autonomia e con più ampio respiro le piccole strutture necessarie ad una filiera locale del rifiuto, creando economie, risparmi ed agevolandone il controllo diretto.
Alle richieste di maggiore trasparenza e informazione puntuale su questi argomenti non abbiamo mai avuto risposta, se non insulti e accuse di pretestuosità.
Purtroppo le nostre preoccupazioni si sono rivelate invece fondate, e a questo punto ci sembra pretestuoso che l’Assessore cerchi di uscirsene senza un minimo di autocritica, scaricando le sue responsabilità e ribadendo la sua coerente e corretta gestione, il che la dice lunga sulla credibilità di politici come lui che parlano di confronti e che agiscono in maniera autoreferenziale e intimidatoria contro chi li contesta’.


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