Il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile ha chiesto ‘uno specifico ed urgente incontro’ sulla vertenza del Polo tessile di Airola al presidente della Giunta regionale della Campania, on.le Stefano Caldoro.

Cimitile ha così onorato il primo e più urgente adempimento affidato alla Provincia sannita al termine della riunione svoltasi lo scorso 13 luglio presso il Ministero dello Sviluppo Economico, cui presero parte rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dello stesso Ministero dello Sviluppo Economico, parlamentari, funzionari della Regione Campania, lo stesso Cimitile, il Sindaco di Airola, la Confindustria di Benevento Napoletano, le Organizzazioni Sindacali confederali e di categoria nazionali e territoriali CGIL, CISL, UIL, UGL, FEMCA CISL, FILCTEM CGIL, UILCEM UIL.

In una lettera inviata nel pomeriggio all’on.le Caldoro, il presidente Cimitile fa riferimento alle conclusioni contenute nel Verbale, che peraltro è stato allegato alla lettera trasmessa al Governatore, della riunione del 13 luglio nel corso della quale si affronto la delicata situazione socio-economica ed occupazionale in atto in Valle Caudina, nel Sannio e in tutte le aree contermini di altre Province da cui provengono gli oltre 400 dipendenti del polo.

In quella sede fu stabilito che la Regione avrebbe dovuto provvedere, con un proprio atto deliberativo, a dichiarare per Airola lo stato di ‘Area di crisi industriale complessa’ al fine di poter dare avvio al processo di re-industrializzazione del comune caudino.

Il vertice romano decise pure di conferire ‘formale mandato alla Provincia di Benevento’ per trasmettere copia del Verbale della riunione alla Regione Campania ‘sollecitandone il tempestivo intervento nelle forme e nei modi previsti dalla normativa citata e fornendo alla stessa ogni più utile supporto per le procedure ad attivarsi’.

Proprio a ragione di tale autorevole mandato, il presidente Cimitile ha scritto al Governatore sottolineando la necessità che venga tenuta nella debita considerazione da parte della Regione la specificità della situazione territoriale locale ed il bacino interprovinciale di provenienza dei lavoratori del polo tessile.