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Politiche organiche per turismo e cultura: le province italiane lanciano l’allarme

Scritto da il 15 marzo 2011 alle 19:45 e archiviato sotto la voce Territorio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Gli assessori al Turismo e alla Cultura di tutte le Province italiane, riunitisi a Bari, hanno espresso a voti unanimi l’allarme circa le politiche per il turismo e la cultura del Governo centrale ed hanno lanciato proposte alternative.
Lo sottolinea l’assessore provinciale di Benevento Carlo Falato che ha partecipato alla riunione, in rappresentanza della Rocca dei Rettori.
Falato ha voluto rimarcare il forte senso di responsabilità degli amministratori locali italiane rispetto a quelle che sono le opzioni forti di sviluppo del territorio, cioè turismo e beni culturali, anche per quanto riguarda le aree interne meridionali, sempre più neglette nelle scelte strategiche nazionali.
Falato ha sottolineato come le Province abbiano richiesto per il turismo una sede di concertazione nuova e più efficace per formulare un programma condiviso, con la partecipazione dei protagonisti pubblici e privati del settore, con interventi concreti nella programmazione economica a livello centrale e locale, attuando la sussidiarietà verticale tra le istituzioni e orizzontale tra pubblico e privato.
In questo senso, sarebbe auspicabile, secondo le Province, la re-istituzione del Comitato delle Politiche Turistiche che, nella versione rinnovata, dovrebbe essere presieduto dal Ministro per il Turismo, e prevedere la presenza dei Ministri coinvolti nel settore, oltre che dei rappresentanti di Regioni, Province e Comuni e Associazioni di Categoria. Lamentato il mancato utilizzo delle risorse finanziarie disponibili sul Programma operativo interregionale 2007/2013 ‘Attrattori culturali, naturali e turismo’ (POIn), le Province hanno sottolineato l’esigenza, analogamente a quanto già positivamente sperimentato nel Poin Energia, di prevedere un’interlocuzione diretta dell’Unione delle Province d’Italia con l’organismo intermedio del Poin Cultura e Turismo per la realizzazione di attività integrate su reti di Province.
Secondo le Province, inoltre è necessario un Piano Nazionale del Turismo, per la realizzazione di una ‘governance’delineata con chiarezza di ruoli e responsabilità dei diversi livelli istituzionali, in grado veramente di fare esprimere fino in fondo le enormi potenzialità di un comparto. E’ quindi necessario un Codice del Turismo che dovrà essere l’occasione per rispondere alle esigenze di semplificazione provenienti dal settore privato, che lamenta l’enorme difficoltà degli adempimenti richiesti agli operatori economici; ed infine occorre nuova formazione turistica, rispondente alle esigenze della competizione internazionale, con programmi per la diffusione della conoscenza delle lingue dei paesi strategici per l’offerta di servizi turistici innovativi.
In questo programma di interventi, ha sottolineato Falato, le Province italiane hanno inoltre evidenziato la centralità che riveste la cultura nelle politiche economiche e sociali nazionali come strumento reale di crescita economica, assicurando livelli certi e adeguati di finanziamento del settore che ne permettano l’esistenza e lo sviluppo. Anche per la cultura, ha ricordato l’assessore provinciale sannita, le Province hanno auspicato l’istituzione di una ‘cabina di regia nazionale’, ossia l’insediamento presso il Ministero dei beni culturali del tavolo di coordinamento per l’attuazione del Codice dei Beni Culturali, aperto alle regioni e agli enti locali, da cui lanciare una ‘alleanza per la cultura’ che coinvolga tutti i livelli istituzionali nel rilancio dei Piani territoriali di valorizzazione dei beni culturali.
Le Province chiedono inoltre: il sostegno ad una nuova formazione per la cultura, nella convinzione che nella formazione superiore deve trovare spazio la conoscenza del patrimonio culturale, quale componente fondamentale per la crescita civile delle nuove generazioni; una nuova legge quadro sullo spettacolo, che colmi il vuoto normativo esistente, che riprenda il metodo della programmazione concertata per gli interventi nel settore, allo scopo di individuare congiuntamente gli obiettivi e le azioni prioritarie da realizzare. Secondo le Province infine è necessario un nuovo impulso all’attivazione di sistemi culturali, che prevedono forme di cooperazione in ambito bibliotecario e museale, in cui la Provincia svolge compiti centrali di promozione, di coordinamento e gestione nel contesto del riconoscimento del ruolo del partenariato istituzionale (province e comuni) nella gestione del Programma Interregionale ‘Attrattori culturali, naturali e turismo’ e l’immediato utilizzo delle risorse stanziate.

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