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direttore Antonio De Cristofaro

Questione rifiuti, De Caro: ‘Gli interessi di potere hanno penalizzato la Campania interna’

Scritto da il 13 aprile 2011 alle 18:25 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

“La provincializzazione della gestione del ciclo dei rifiuti è ormai superata; il peggio dell’emergenza rifiuti napoletana continuerà a riversarsi in particolare sulle province di Benevento ed Avellino; interessi di potere hanno di fatto, per l’ennesima volta, penalizzato gli interessi della Campania interna”. E’ la sintesi dei problemi sollevati dall’on. Umberto Del Basso De caro, vicecapogruppo PD al Consiglio regionale della Campania, nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare la discussione sul piano rifiuti presentato dalla regione lunedì scorso e per dare conto del voto contrario, dello stesso consigliere, sul progetto stesso. Una conferenza stampa cui erano presenti anche Perifano, presidente della Samte, Aceto, assessore provinciale all’Ambiente, Abate.

“La vicenda – ha ricordato De Caro – ruota intorno ad un sub emendamento presentato da Gennaro Salvatore, consigliere PDL ma, soprattutto, vero e proprio alter ego di Caldoro in Consiglio regionale: in esso si parla di compensazione nella gestione dello smaltimento dei rifiuti nel caso in cui una Amministrazione Provinciale ne facesse richiesta non essendo in condizione di essere autosufficiente. In sostanza: chi non ce la fa, sversa da altre parti. Il caso, ovviamente, riguarda la sola provincia di Napoli che ha già dato corso a richieste di aiuto da altre province. Il tutto mentre la raccolta differenziata, che risolverebbe gran parte dei problemi, viaggia sul 50% nel Sannio, su cifre similari in Irpinia, al 70% a Salerno. Il tutto mentre 55 comuni, tutti ricadenti in Provincia di Napoli, tra cui il capoluogo, andrebbero sciolti e commissariati, in forza di legge, non avendo raggiunto la quota minima di differenziata, il 35%.

Si è trattato, ha proseguito De Caro, anche di una brutta pagina per partiti ed esponenti della maggioranza: in particolare per l’UDC che per bocca dell’on. De Mita senior, aveva minacciato fuoco e fiamme se l’Irpinia fosse stata investita da nuove ondate di rifiuti napoletani. De Mita junior, invece, non solo ha fatto votare a favore del provvedimento dai consiglieri del suo partito ma è anche intervenuto, in sede di dibattito per difendere il subemendamento a spada tratta. Votare contro avrebbe significato la crisi della Giunta Caldoro.

Si è trattato di una pura e semplice difesa degli interessi di Napoli e della sua Provincia, una difesa di cui sono stati paladini i veri pilastri politici della Giunta regionale: Cesaro, presidente della Provincia di Napoli e Cosentino. A nulla – ha ricordato De Caro – sono valse le richieste di conoscere tempi e quantitativi di questi nuovi sforamenti di rifiuti vero le aree interne. Le crisi di Napoli sono state ancora una volta scaricate sulle aree interne: a giorni – detto De Caro – discuteremo concretamente del piano presentato il 15 marzo. Si tratterà, anche questa volta di evitare altre beffe come quella che si preannuncia di costruire nell’area di Forlicoso, a Vallata in provincia di Avellino, la più grande discarica d’Europa che potrebbe essere anche al servizio del Lazio e di Roma.

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