Sarà che c’era una luna quasi piena che si stagliava magicamente sui muri e sulle gradinate antiche del Teatro Romano. Saranno state le note dolci e melodiche che si levavano nell’aria. Sarà stato lo stile di questo giovane cantautore, l’eleganza e la qualità dell’Orchestra Giovanile del Sannio. Sarà stato tutto questo, e sarà stato anche il bisogno profondo di poesia che palpitava nell’aria, ma ieri sera Max Gazzè ha letteralmente incantato il pubblico, numerosissimo, accorso al suo spettacolo, conclusivo della 32esima rassegna Città Spettacolo.
Un finale in bellezza, all’insegna davvero dell’eleganza e della poesia. Un’ora e mezza di spettacolo in cui ai propri successi (primi fra tutti “Una musica può fare”, “Il solito sesso”, “Mentre dormi”), l’artista romano intervallava melodie della tradizione classica (“Una furtiva lacrima”, “La donna è mobile”, ecc.), il tutto sottolineato dai convinti e prolungati applausi del pubblico, che invece era completamente silente e completamente preso dall’esibizione di Gazzè e dell’orchestra che lo ha accompagnato.
Quest’ultima edizione di Città Spettacolo deve farci riflettere sulla qualità di molte proposte messe in campo dagli organizzatori ed anche sul bel clima artistico che si è creato in città in questi ultimi anni, che hanno reso il panorama musicale cittadino assai vivo ed interessante, attraverso le attività del Conservatorio, l’Accademia di Santa Sofia e, appunto, l’Orchestra Giovanile del Sannio, di altissima perfezione tecnica. Vere punte di diamante della città di Benevento, dal pubblico sempre più esigente ed acculturato in fatto di musica e teatro.