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Guardia di Finanza Benevento, ecco il consuntivo attività 2010 e obiettivi 2011

Posted By redazione On 11 febbraio 2011 @ 12:58 In Foto,Testata | No Comments

Il Colonnello t.SFP Cesare Maragoni, comandante provinciale della guardia di finanza di Benevento, nel corso di una conferenza stampa ha illustrato questa mattina i risultati conseguiti dalle fiamme gialle beneventane nel 2010.

All’incontro hanno partecipato anche i comandanti dei reparti territoriali: il Ten. Col. Francesco Saponaro (comandante del nucleo pt), il cap. Vincenzo Pesapane (comandante della compagnia di Benevento), il luogotenente Pio Masotta (comandante della tenenza di Montesarchio), il luogotenente Giovanni Onofrio (comandante della tenenza di Solopaca) ed il luogotenente Francesco Sciarrilo (comandante della brigata di san Bartolomeo in Galdo).

L’ufficiale ha innanzitutto espresso parole di cordialità e ringraziamento per i rappresentanti degli organi stampa per l’attenzione con cui hanno seguito le attività di servizio e per la vicinanza che hanno sempre mostrato verso l’Istituzione.

Nella provincia di Benevento prestano servizio 170 finanzieri che nel corso del 2010 hanno conseguito risultati di tutto rilievo. Le attività di servizio hanno spaziato dal settore della polizia finanziaria a tutela delle entrate e delle uscite di bilancio dello Stato, degli enti pubblici e dell’unione europea, al settore di polizia economica a tutela degli interessi economici della collettività, del corretto funzionamento dei mercati e della salvaguardia della libera concorrenza.
Le linee di intervento, ispirate dalle direttive ministeriali, hanno visto la preminente azione di contrasto all’evasione fiscale, il controllo della spesa pubblica, la vigilanza creditizia e valutaria e la tutela dei diritti della proprietà industriale ed intellettuale.
Attività di contrasto all’evasione fiscale
La lotta all’evasione fiscale, ovvero a tutti quei comportamenti fraudolenti tesi ad occultare, dissimulare e sottrarre materia imponibile al pagamento delle imposte, è l’obiettivo prioritario della missione di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. Questo fenomeno lede non solo i bilanci degli enti, sottraendo risorse da destinare ai servizi pubblici essenziali a beneficio di tutta la collettività, ma anche quelle imprese che, rispettando le regole, subiscono la concorrenza sleale di chi sovverte l’etica di mercato ponendosi al di fuori della legalità.
In attuazione delle linee di indirizzo fissate dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, anche nel 2010 l’attività del Corpo è stata orientata alla repressione delle forme di evasione più pericolose quali l’economia sommersa, il lavoro nero, le frodi fiscali. Sul territorio Sannita sono stati effettuati oltre 700 controlli e verifiche fiscali che hanno consentito di far emergere redditi non dichiarati per oltre 70 milioni di euro, cui corrisponde IVA, complessivamente dovuta per circa 20 milioni di euro. Risultati che sono in linea con quelli conseguiti lo scorso anno e che confermano, purtroppo, come anche nella nostra provincia il fenomeno dell’evasione si vada diffondendo sempre più. La diffusa inosservanza e il mancato rispetto delle normative fiscali trova ulteriori conferme e riscontri:
- nell’aumento degli evasori totali: nel 2010 sono stati scoperti 53 soggetti completamente sconosciuti al fisco, con un aumento di oltre 20% rispetto all’anno precedente;

- nell’aumento delle segnalazioni all’Autorità giudiziaria per reati fiscali. Sono infatti state constatate 85 violazioni costituenti reato a carico di 57 responsabili con un aumento di oltre il doppio rispetto all’anno precedente.

Come evidenziato dal Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Nino Di Paolo, nell’audizione innanzi alla VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati dello scorso 26 gennaio, esiste una vasta platea di imprese e lavoratori autonomi che, operando a diretto contatto con i consumatori finali, hanno più possibilità di evadere ponendo in essere comportamenti elementari come la mancata certificazione dei corrispettivi, ovvero il mancato rilascio di scontrini e ricevute fiscali.
In questo settore sono stati effettuati oltre 2500 controlli che hanno consentito di accertare oltre 1100 mancate emissioni di scontrini e ricevute fiscali con una percentuale di irregolarità appena sotto il 50%.

L’azione di contrasto alla diffusione del lavoro irregolare, volta a tutelare non solo i lavoratori e quindi le condizioni di sicurezza, ma anche tutte quelle imprese che operano nella legalità, ha portato alla scoperta di poco meno di cento lavoratori “in nero” ed alla contestazione di violazioni alla normativa sul lavoro nei confronti di trenta imprenditori.
Attività di polizia economico finanziaria a tutela della spesa pubblica
In tale settore il Corpo mette in evidenza le proprie peculiarità sfruttando sinergicamente le facoltà proprie della polizia giudiziaria affiancate a quelle di polizia amministrativa. In tale contesto infatti opera anche alle dipendenze della magistratura contabile alla quale sono state segnalate cinque persone resesi responsabili di un danno erariale complessivamente valutato in oltre 16 milioni di euro.
Peraltro il Corpo è impegnato anche nel controllo delle posizioni di coloro che usufruiscono delle prestazioni sociali agevolate, per accertarne la sussistenza del diritto.
Tutela dei mercati finanziari e valutari e contrasto al riciclaggio
Le restrizioni dei crediti da parte degli istituti bancari unitamente alla minore disponibilità di liquidità sui mercati, ha comportato da un lato l’aumento del rischio di reinvestimento di proventi illeciti da parte della criminalità organizzata in imprese legali, dall’altro una maggiore predisposizione delle imprese e delle famiglie in difficoltà economica a richiedere prestiti a soggetti non autorizzati e sovente a tassi di usura.
Nel complesso delle attività di contrasto, giudiziarie ed amministrative, sono stati effettuati oltre trenta approfondimenti su segnalazioni di operazioni sospette, sei ispezioni antiriciclaggio, e sono stati segnalati alla autorità giudiziaria otto responsabili, tre dei quali sono stati tratti in arresto per riciclaggio e reimpiego di valori.

Tra i compiti della Guardia di finanza vi è anche il contrasto alla produzione, detenzione e spendita degli euro falsi. Sono state condotte 17 operazioni di contrasto con il sequestro di 134 banconote per circa 7000 euro.
Attività di polizia economico finanziaria a tutela della proprietà intellettuale, dei marchi e dei diritti di privativa industriale
Il fenomeno della contraffazione nella provincia di Benevento non assume, almeno dai dati sinora emersi, forme particolarmente gravi, anche con riferimento a quanto accade in altre provincie limitrofe. La guardia viene però mantenuta alta: otto sono le persone che sono state deferite all’autorità giudiziaria con il sequestro di circa 3000 pezzi di beni e materiali contraffatti.

Importante e stata anche l’azione svolta a contrasto del gioco d’azzardo e delle scommesse clandestine. Nel corso dell’anno sono stati effettuati poco meno di 60 interventi che hanno consentito di sottoporre a sequestro 44 apparecchi di videopoker non autorizzati con contestuali contestazioni nei confronti di 279 persone.

Di particolare interesse i risultati conseguiti nel contrasto al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Oltre ai servizi periodicamente effettuati con l’ausilio di unità cinofile nei pressi degli edifici scolastici, delle stazioni ferroviarie e nei punti di maggior ritrovo e consumo di sostanze stupefacenti, nello scorso anno sono state identificate 92, di queste 48 sono state deferite all’autorità giudiziaria per spaccio o detenzione di sostanze stupefacenti e dieci sono state tratte in arresto.

Nel contrasto alla criminalità organizzata i reparti operanti nella provincia di Benevento provvedono a monitorare i settori sensibili come quello degli appalti pubblici. Sono stati effettuati diversi accertamenti patrimoniali nei confronti di soggetti sospettati di appartenere ad organizzazioni criminali di stampo camorristico.

La vigilanza sul commercio e detenzione di manufatti pirotecnici ha consentito di eliminare dal mercato materiale illegale costituente pericolo per la pubblica incolumità. In tale contesto di attività sono stati sequestrati, in diverse operazioni, oltre 4 tonnellate “di botti” denunciando all’autorità giudiziaria otto persone.

Nell’espletamento dei compiti di polizia ambientale gli uomini del comando provinciale di Benevento, avvalendosi anche del supporto aereo garantito dal Reparto Operativo Aeronavale di Napoli, hanno condotto diverse operazioni che hanno consentito il sequestro di 5 aree adibite a discarica abusiva e di due cave per estrazione di materiali inerti non autorizzate.
Le linee d’azione per il 2011
Nel nuovo anno l’attività del Corpo sarà sempre più improntata al contrasto dell’economia sommersa, alla repressione delle frodi IVA, in particolare le frodi carosello ed alla salvaguardia del corretto impiego delle risorse nazionali e comunitarie.

Per far questo sarà ulteriormente rafforzata l’attività di intelligence ed analisi anche avvalendosi delle diverse banche dati in modo da supportare con sempre miglior determinazione l’attività investigativa dei Reparti territoriali che operano in perfetta sinergia ed unità di intenti con tutti gli altri attori del Sistema preventivo e repressivo.
In tale prospettiva il d.l. n. 78/2010 ha previsto l’adozione di specifici piani d’azione per un più attento controllo e monitoraggio di alcune categorie di contribuenti nelle quali, i dati di analisi hanno fatto emergere un più alto rischio di evasione: le imprese di breve durata, le imprese che risultano presentare costantemente dichiarazioni senza utili o in perdita, i nuovi operatori intracomunitari. In tale ottica sarà ulteriormente implementata la collaborazione con la Direzione Provinciale del Lavoro per approfondire e intensificare la lotta al lavoro sommerso.
Per quanto concerne il contrasto alle truffe sui finanziamenti pubblici l’attività del Comando Provinciale sarà altresì proiettata verso una miglior conoscenza e un maggior approfondimento delle modalità di impiego delle risorse nazionali e comunitarie.

Tali obiettivi potranno essere conseguiti non solo con le attività di prevenzione e repressione proprie dei Finanzieri, ma anche, e soprattutto, prendendo coscienza che il problema dell’evasione fiscale non è un fatto che riguarda “gli altri” o riguarda solo le imprese e gli imprenditori scorretti. Combattere l’evasione fiscale, “pretendere” che le risorse pubbliche siano correttamente utilizzate è un obbligo ed un diritto per ogni cittadino e deve divenire un obiettivo socialmente condiviso. La corretta osservanza delle norme fiscali, il giusto “pagamento delle tasse” significano, in sostanza, più risorse per gli enti pubblici e quindi maggiori e migliori servizi resi alla Comunità.


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