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Paupisi, entra nel vivo la festa di Sant’Antonio da Padova

Scritto da il 10 giugno 2011 alle 11:28 e archiviato sotto la voce Territorio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Entrano nel vivo i festeggiamenti di Sant’Antonio da Padova, patrono di Paupisi. Dopo una peregrinatio del Santo durato un paio di settimane ecco il ritorno nella chiesa parrocchiale del Taumaturgo di Padova. Domani, sabato 11 giugno sono in programma due sante messe: alle ore 10:00 e alle ore 19.00 con la consacrazione dei fidanzati e delle coppie sposate.
Domenica 12 giugno invece alle ore 9:30 e alle ore 11:00 celebrazione sante messe e alle ore 19:00 ci sarà l’arrivo di sua ecc. l’arcivescovo di Benevento mons. Andrea Mugione che celebrerà la santa messa solenne e amministrerà il Sacramento della Santa Confermazione.
Lunedì 13 giugno, festa di Sant’Antonio di Padova, alle ore 9.30 e alle ore 11.00 Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale e alle ore 19:00 Santa Messa Solenne seguita dalla processione del Santo per le vie del paese. Per quanto riguarda invece i festeggiamenti civili c’è attesa in paese per due grandi eventi in programma nel corso dei festeggiamenti del Santo patrono, Sant’Antonio di Padova. Sabato 11 giugno infatti alle ore 21.00, in piazza Municipio, c’è il grande concerto della tribute band di Adriano Celentano “Lui e gli amici del re”.
Un progetto musicale che nasce nel febbraio del 2002 da un’idea dell’amico Rosauro Morici e si concretizza grazie all’incontro tra Adolfo Sebastiani, apprezzato cantante di piano bar, e Dr. Sound, storico e consolidato gruppo di Ascoli Piceno con all’attivo innumerevoli concerti e collaborazioni. L’obiettivo era quello di realizzare un vero e proprio tributo per uno dei più apprezzati e celeberrimi cantanti e showman della musica leggera mondiale: Adriano Celentano.
L’idea era quella di dare vita ad uno spettacolo che in qualche modo riuscisse a far rivivere (ovviamente con le dovute proporzioni) l’atmosfera magica che si respirava negli indimenticabili e inimitabili concerti del molleggiato. Fu così coniata una formula che prevedesse una giusta sintesi tra musica e spettacolo al fine di realizzare uno show estremamente piacevole e coinvolgente. Da allora circa 700 concerti nelle piazze di tutta Italia e un costante successo di critica e di pubblico ne hanno decretato il definitivo riconoscimento come una delle più importanti realtà nel panorama delle Tribute Band tanto da vantare innumerevoli tentativi di imitazione.
Non basta avere solo una grande somiglianza, battere in modo veloce le ciglia oppure toccarsi il mento con una mano. Per somigliare a Celentano ci vuole molto di più. Adolfo Sebastiani è quello che si potrebbe definire l’imitatore perfetto del grande artista sia per l’indubbia somiglianza fisica sia soprattutto per le sue indiscusse qualità vocali. Solitamente lavora in banca ma nel fine settimana si trasforma e diventa “Lui” il personaggio di spicco della band “Lui e gli amici del Re”. Personalità, carisma, professionalità, simpatia, empatia con il pubblico, queste sono le caratteristiche che fanno di Adolfo Sebastiani il vero sosia del Molleggiato.
Domenica 12 giugno invece alle ore 21.00 si balla in piazza con ‘Rocco e gli amici del liscio’. L’altro evento è in programma poi lunedì 13 giugno, con il grande show di Simone Schettino che chiude i festeggiamenti di sant’Antonio da Padova.
Il “fondamentalista napoletano”, sarà pronto ad esibirsi nei suoi più divertenti monologhi e commenti che hanno sancito la sua carriera sempre in ascesa, porterà sul palcoscenico le sue performance comiche commentando la vita quotidiana e i fatti più importanti della nostra società moderna…L’italiano commenta tutto, dal gossip allo sport, dalla politica all’economia e Simone Schettino sarà capace di dare al pubblico una divertente immagine di noi stessi.
Schettino si definisce “fondamentalista” perché per divertire il suo pubblico non ha bisogno di travestimenti, di trucchi, di parodie o di voci iperboliche. La forza di Schettino è nella parola e nell’acuta capacità di osservazione. Con sagacia aggredisce i costumi contemporanei, riporta spietatamente avventure familiari e ama ironizzare, con piglio capzioso, sulle abitudini dei suoi conterranei, tanto che potrebbe fondare una nuova branca del sapere: l’antropologia napoletana. E’ un’immagine super che Paupisi ha già visto qualche anno fa e che riempì in ogni angolo piazza Municipio. Ed ora c’è il grande ritorno del super fondamentalista con lo spettacolo “Scusatemi se insisto”, un titolo ad hoc”.

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