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direttore Antonio De Cristofaro

Stagione venatoria, il bilancio del Corpo Forestale dello Stato

Scritto da il 9 febbraio 2011 alle 14:21 e archiviato sotto la voce Attualità, Territorio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Il 30 gennaio scorso si è conclusa la stagione venatoria per l’anno 2010-2011 e pertanto si rende necessario sviluppare un’analisi  dell’operazione che il Corpo Forestale dello Stato ha espletato dando uno sguardo ai risultati conseguiti.
L’attività è stata preminentemente svolta dal personale del Corpo forestale in servizio presso le sedi dei Comandi di Stazione ed in caso di evidenti necessità è stato integrato da unità aggiuntive di questo Comando Provinciale.
Sono state effettuate circa 800 verifiche  e controllati più di 680 cacciatori.
I controlli hanno messo in evidenza attività illegali per le quali sono state inoltrate alla competente Autorità Giudiziaria diciannove comunicazioni notizie di reato con il deferimento di sette persone.
Tra i casi di rilevanza penale rientrano i sequestri di 13 richiami acustici elettromagnetici,  vietati per legge; sono state sequestrate anche n. 6 gabbie e n. 5 reti utilizzati per la cattura di cardellini; dall’operazione anti-uccellagione è stato possibile recuperare e liberare, nell’immediatezza, sul posto, n. 41 cardellini vivi, destinati ad alimentare il mercato illegale delle specie protette.  Non sono mancati episodi di bracconaggio nelle aree protette ove, per alcuni casi, i cacciatori di frodo sono stati costretti a darsi alla fuga per sfuggire alle pattuglie forestali, prontamente intervenute, non potendo recuperare le carcasse degli animali appena abbattuti.
Le sanzioni amministrativi contestate sono state n. 40, per un importo complessivo superiore ai 6.000,00 euro.
I controlli venatori hanno riguardato anche la verifica dell’anagrafe canina, relativamente ai cani al seguito dei cacciatori; in questo caso, come, purtroppo, già noto a questa Amministrazione forestale, sono state  elevate 22 sanzioni amministrative per un importo pari ad euro 3.388,00.
Dall’operazione appena conclusasi si può mettere in evidenza che le maggiori infrazioni sono state riscontrate nella fase iniziale della stagione venatoria fino a ridursi apprezzabilmente verso la fase conclusiva.
Sembra, quindi, potersi sostenere che la sinergica azione svolta dal personale forestale, per l’aspetto della prevenzione, abbia favorito l’espletamento dell’attività di caccia con un elevato rispetto per l’ambiente e concreto senso civico.
Sul fronte della repressione, spesso i bracconieri sono stati costretti a rinunciare e/o a ridurre o pur anche a spostare in avanti la caccia di frodo. Il fenomeno del bracconaggio resta comunque rilevante ed incide notevolmente sulla fauna autoctona.
Nell’intento di preservare la fauna selvatica e l’ambiente dall’azione perturbatrice e illegale di cittadini poco rispettosi della legge e delle stesse comunità locali, questo Comando è sistematicamente impegnato su più fronti dove la caccia è solo una delle tessere che compongono il più variegato sistema delle attività svolte in difesa dell’ambiente, per la conservazione degli ecosistemi e della biodiversità.

1 Risposta per “Stagione venatoria, il bilancio del Corpo Forestale dello Stato”

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